Uomo giapponese arrestato per aver chiamato la polizia 2.000 volte in una settimana 

Uomo giapponese arrestato per aver chiamato la polizia 2.000 volte in una settimana 

In Giappone si identificano diverse forme di molestia. Dalle ben note molestie sessuali alle molestie da abuso di potere a forme più specifiche come molestie in maternità a molestie da parte dei clienti. Ed ora pare ne sia nato un nuovo tipo, le molestie alla polizia. Solo pochi giorni fa è accaduto un episodio da ricondurre a questo tipo di molestia: un uomo d’affari era entrato sgommando con la sua motocicletta nel cortile di una stazione di polizia per lamentarsi dell’incapacità dei guidatori giapponesi. Ed ora ci risiamo con una vicenda ancora più strana.

Il quartier generale della polizia della prefettura di Saitama ha ricevuto ripetute chiamate da parte dello stesso uomo. Durante le telefonate diceva ai poliziotti che avrebbero dovuto licenziarli perché dei “grandi stupidi stronzi” e “ladri di tasse”. Ancora peggio delle offese verbali è il fatto che nell’arco di una settimana sono arrivate un totale di 2.000 chiamate, tutte così. Facendo i calcoli più o meno viene fuori incredibilmente una chiamata ogni 6 minuti per 7 giorni consecutivi!

E’ proprio l’estrema frequenza che ha determinato un reato, ovvero l’intralcio al lavoro della polizia. Così, il 28 novembre scorso, un uomo di 67 anni residente della città di Kawaguchi viene arrestato con l’accusa di interruzione di pubblico servizio dato che occupava il personale e le linee telefoniche inutilmente. Come spesso accade quando un nipponico finisce in manette l’uomo ha ammesso la sua colpa, aggiungendo: “Sapevo che un giorno la polizia sarebbe venuta a prendermi”.

Ecco anche un notiziario giapponese su Youtube che ne parla:

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Il motivo che ha spinto l’uomo a fare questo gesto non è ancora chiaro. Ma durante le indagini sui tabulati telefonici, la polizia ha scoperto che telefonava da anni in centrale. Anche se solo negli ultimi mesi ha intensificato la frequenza all’ennesima potenza. I commenti online alla notizia sono tra il meravigliato e l’ironico.

“Sembra solo un anziano senza hobby e con troppo tempo libero.”
“Bene, ora può urlare contro i poliziotti tutto il giorno. È perfetto per lui!”
“Sembra avere un’abilità lavorativa sfruttabile come operatore telefonico.”
“Pensa a cosa potresti fare con il tempo e l’energia necessari per effettuare 2.000 chiamate in una settimana”.

Quello che ha fatto l’uomo sembra una bravata ma in realtà è terribile. Ha impegnato risorse e linee telefoniche della polizia che sarebbero servite anche per salvare vite umane. Ma non è la prima volta che succede una cosa simile. Nel 2019 un uomo di Saitama di 71 anni ha effettuato circa 24.000 chiamate al suo operatore telefonico. All’inizio di quest’anno invece un altro uomo di 48 anni sempre di Saitama ha effettuato circa 9.000 prenotazioni di posti in treno per poi cancellarle sempre dall’aeroporto all’ultimo minuto. Pur essendo numeri più grossi del caso protagonista del post, entrambe le vicende si sono verificate in tempi più lunghi, un anno o due. Non in una sola settimana!

Uomo giapponese arrestato per aver chiamato la polizia 2.000 volte in una settimana 

L’uomo una volta rilasciato, potrebbe trovare facilmente impiego in una società di telemarketing. Con la sua caparbietà e costanza la renderebbe sicuramente la più potente del mondo. Oppure potrebbe anche venire assunto dalla polizia stessa come esperto nell’avere a che fare con suoi futuri emulatori. Chi meglio di lui?

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Fonte: @soranews24


Uomo giapponese arrestato per aver chiamato la polizia 2.000 volte in una settimana