Studio Ghibli rivela perché Kiki alla fine del film non riesce più a parlare con il gatto Jiji

Studio Ghibli rivela perché Kiki alla fine del film non riesce più a parlare con il gatto Jiji 

E’ sempre lui, Toshio Suzuki storico produttore Ghibli, che svela misteri irrisolti dei film dell’amico e socio Hayao Miyazaki. Ogni tanto i film Ghibli passano nella Tv giapponese, come succede spesso durante l’evento Kinyo Roadshow (venerdì Roadshow) sul canale Nippon TV. Quando è toccato al meraviglioso film Kiki consegne a domicilio Suzuki si è divertito, come ha già fatto in passato, a svelare alcuni particolari inediti e succulenti per i fan Ghibli dall’account twitter dell’evento, @kinro_ntv.

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Ad esempio, una chicca sul dipinto di Ursula. Sicuramente in pochi sanno che è basato su un’opera d’arte originale che esiste nel mondo reale intitolata Niji no Ue wo Tobu Fune (La nave che vola sull’arcobaleno). E’ stato realizzato da studenti speciali della Hachinoheshi Ritsuminato Junior High School della Prefettura di Aomori.

Nell’opera originale, attualmente in mostra all’Hachinohe Art Museum, si può notare però che c’è il cavallo ma non la ragazza.

Un’altra curiosità che alcuni potrebbero non aver notato, è il fatto che ad un certo punto appare Hayao Miyazaki nel film. Guardate la persona con gli occhiali indicata dalla freccia dietro il vecchio che si vanta di aver prestato lui lo spazzolone a Kiki nel finale del film: assomiglia inequivocabilmente a Miya-san da giovane.

Studio Ghibli rivela perché Kiki alla fine del film non riesce più a parlare con il gatto Jiji

Sebbene alcune di queste rivelazioni fossero già note ai fan più accaniti, ogni tweet relativo a questi argomenti ha ricevuto tantissime interazioni. Ma quello che è diventato virale è proprio il tweet del titolo all’articolo. Ovvero il perché Kiki da un certo punto del film in poi non riesce più a capire e quindi a comunicare con Jiji, il suo famoso gatto nero.

Traduzione del tweet qui sopra:

“Quando Kiki torna ad essere in grado di volare con la scopa, non riacquista anche il potere di capire le parole del gatto Jiji. Il motivo non è che i suoi poteri magici si sono indeboliti. Kiki è passata a un nuovo livello come strega ma perché Jiji invece è tornato ad essere solo un gatto?

Anche Hayao Miyazaki, che ha diretto il film del 1989, aveva ai tempi confermato la teoria secondo cui Kiki è cresciuta alla fine del film e quindi non ha più bisogno di parlare con il suo amico felino. Ma nel prossimo tweet condiviso sempre dall’account di Kinyo Roadshow, sembra che Toshio Suzuki abbia informazioni inedite e sconvolgenti da aggiungere all’argomento:

Traduzione:

“Jiji non è solo un animale domestico, è un altra sé stessa per Kiki. Quindi, quando sta conversando con lui, in realtà la streghetta sta parlando da sola” (!)

Poi continua in un altro tweet:

“Il fatto che non sia in grado di parlare con Jiji alla fine del film, significa che non ha più bisogno del suo alter ego e che ora può realizzarsi nella città di Koriko. Kiki diventerà una brava strega che può fare le cose da sola senza dover fare affidamento su Jiji.

Molti fan si sono spesso chiesti se Kiki e Jiji in futuro sarebbero tornati a comunicare tra loro ma questa frase di Suzuki pone un punto fermo di irreversibilità. Sebbene sia triste che una fase della loro relazione finisca per sempre, effettivamente il tema del film è proprio la crescita e il cambiamento di Kiki. Ma la novità sconvolgente svelata da Suzuki non è che Jiji sia “un altro sé” per Kiki, perché questo era già stato spiegato da Miyazaki. Bensì il fatto che Kiki per tutto il film quando si rivolgeva a Jiji stava in realtà parlando da sola!

Studio Ghibli rivela perché Kiki alla fine del film non riesce più a parlare con il gatto Jiji

Questa teoria già in spassato era uscita fuori ma sempre smentita da molti perché esistevano prove della sua infondatezza. Se Jiji non potesse davvero parlare e quindi Kiki stesse parlando da sola, come sarebbe stata in grado di ottenere alcune informazioni? Tipo su luoghi in cui non è mai stata? E come si sarebbe accesa da sola la radio mentre volava con la scopa? E come avrebbe potuto sapere cosa dicevano gli uccelli?

Va comunque ricordato che stiamo sempre parlando di un film di fantasia con protagonista una strega. I suoi poteri volendo le avrebbero permesso di fare tutto questo anche senza l’aiuto di un gattino nero. Inoltre, ogni volta che si tratta di fare una scelta tra logica della storia e fantasia, Miyazaki nei suoi film sceglie sempre la magia per dare un tocco inconfondibile alla narrazione.

Comunque scommetto che ora state pensando quello che sto pensando io: rivedere al volo il film Kiki consegne a domicilio per concentrarci meglio sulle conversazioni e il comportamento tra Kiki e Jiji. Ha davvero parlato da sola per tutto il tempo? O_o

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Fonti: @kinro_ntv e @soranews24


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