Nuovi robot vigilanti prendono servizio nel Palazzo del Governo Metropolitano di Tokyo
Lo scorso 11 agosto una squadra di tre robot di pattuglia autonomi hanno cominciato il loro servizio permanente presso il famoso grattacielo del Governo Metropolitano di Tokyo. Noto anche come Tokyo Metropolitan Government Building. Si tratta di modelli SQ-2 dotati di intelligenza artificiale e realizzati dall’azienda nipponica Seqsense.
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Sono in grado di riconoscere persone ed ostacoli per evitare collisioni mentre fanno la ronda attorno al palazzo del Governo con percorsi predefiniti. Hanno sensori e telecamere installate addosso, soprattutto nella testa. Questa ruota continuamente a 360° per creare mappe 3D di ciò che li circonda trasmettendo tutto direttamente negli schermi dell’ufficio del personale di sicurezza umano dell’edificio. Guardate il video e ditemi se non è stranissimo vedere avanzare questi robot con testa rotante! Sembrano usciti da un anime.
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In caso di bisogno il robovigilante ha anche un sensore manuale “touch to call” che mette subito in contatto audio con le guardie in carne ed ossa che monitorano dalle telecamere del robot. Quindi ha si l’intelligenza artificiale ma dietro c’è sempre la presenza umana. Ancora perlomeno.
E’ in grado di spostarsi per tutto il grattacielo a doppia torre del Governo, addirittura prendere da solo i vari ascensori presenti. Quando le batterie stanno per esaurirsi, come ogni buon robot aspirapolvere fa ormai da anni, cercherà un punto di ricarica. Ma anche da fermo continuerà comunque ad essere operativo e a svolgere il suo lavoro di vigilanza.

I commenti dei giapponesi su questi nuovi robot vigilanti sono sia incuriositi che sarcastici. Pur amando i robot, stavolta c’è anche chi non è del tutto convinto che fossero loro la migliore opzione per rendere più sicuro il Palazzo del Governo di Tokyo:
“Il modello R2-D2 non è disponibile?”
“Perché non installare al loro posto un mucchio di telecamere a 360 gradi?”
“Il solo fatto che le telecamere sulle loro teste ruotino è un ottimo deterrente per spaventare i malintenzionati. Dovrebbero usarli anche nelle scuole”.
“Io metterei del nastro adesivo sulle loro telecamerine…”
“Al loro posto preferirei uno dei cani di Boston Dynamics.”
“Le guardie di sicurezza umane stanno ancora facendo le cose importanti però…”
La creazione di robot in grado di svolgere tutti i compiti di una normale guardia di sicurezza umana, compresi quelli interpersonali, per ora non è ancora possibile. Per ora. Aumenterebbe anche notevolmente il loro prezzo. Siamo ancora lontani da un futuro in cui i robot fanno tutti i lavori pericolosi o noiosi che gli umani non vogliono fare. Ma questo è un piccolo inizio. I robot vigilanti in Giappone colmano una carenza di manodopera e pure ad un prezzo concorrenziale. Costano meno dello stipendio mensile di un umano.
Un manager del Palazzo del Governo di Tokyo ha confermato: “Abbiamo deciso di introdurre questo nuovo sistema robotico proprio per risolvere una grave carenza del personale di security”. È ancora una volta un segno che in Giappone i robot lavoratori, che siano avatar manovrati da remoto o con intelligenza artificiale e autonomi, sono più presente che futuro. I giapponesi sono molto meno spaventati da questo cambiamento rispetto agli occidentali, questo è un dato di fatto.
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Fonti: @NHK e @seqsense