L’impennata del turismo in Giappone interferisce con la vita e il lavoro dei residenti

L’impennata del turismo in Giappone 

Da quando il Giappone ha riaperto le frontiere dopo tre anni di chiusura causa pandemia, il turismo internazionale è letteralmente esploso. In tutto l’arco del 2023, soprattutto questa estate, i viaggiatori di tutto il mondo hanno scelto il Giappone come meta delle loro vacanze. Ovviamente l’economia della nazione, duramente provata dagli anni di stop turistico, ne ha ampiamente beneficiato.

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Tuttavia, questo vero e proprio over-tourism ha destato anche delle preoccupazioni nelle istituzioni del paese. Il Giappone non è storicamente abituato ad avere folle esagerate di turisti stranieri poco disciplinati rispetto a quelli locali. L’impennata del turismo in Giappone dopo la riapertura era prevista, ma non a dei livelli così ottimistici.

L’impennata del turismo in Giappone interferisce con la vita e il lavoro dei residenti

Pellegrinaggi pericolosi

Ma facciamo alcuni esempi pratici. Dal mese di agosto sono state avvistate folle di persone attorno a un passaggio a livello vicino alla stazione Kamakura Koko Mae sulla linea Enoshima Electric Railway che costeggia la zona della spiaggia di Shonan. Perché mai dei turisti stranieri dovrebbero affollarsi davanti ad un passaggio ferroviario bloccando il traffico anche in modo pericoloso? Semplice. Questo spot è una famosa location del manga e anime a tema basket Slam Dunk. In tanti si mettono a fotografare il treno che passa in questo punto cercando di catturare una famosa scena che fa da sfondo alla celebre opera di Takehiko Inoue.

“Molti turisti stranieri hanno iniziato ad affollare questo luogo dopo la pandemia e non tutti seguono le regole. Sono preoccupato, prima o poi potrebbe scapparci un incidente ” ha dichiarato un abitante del posto ad un giornale locale.

Il traffico qui è molto intenso nelle ore di punta e gli automobilisti sono infastiditi dalle persone che si muovono avanti e indietro sulla strada pur di catturare la foto perfetta con questo scenario. Hanno inviato anche dei vigili urbani per controllare la situazione e potato gli arbusti di un parco vicino per incoraggiare le persone a scattare le foto dall’interno e non dalla strada. Questi provvedimenti però non hanno sortito l’effetto sperato, le persone continuano ancora ad affollarsi in mezzo alla strada.

La città costiera di Kamakura è un posto fantastico, pieno di luoghi turistici interessanti. Sia per chi ama il Giappone tradizionale che per i turisti nerd in cerca delle ambientazioni del loro manga preferito. Il bellissimo Tsurugaoka Hachimangu Shrine e il Grande Buddha sono entrambi vicini alle zone residenziali. Lo stesso le famose location di Slam Dunk. Trovare un equilibrio tra la promozione del turismo che comunque fa guadagnare i locali e la tutela della loro vita quotidiana, è una sfida che il Giappone si trova e si troverà a dover affrontare sempre di più in futuro.

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Interferenza con il pendolarismo

Le prenotazioni nei principali hotel di Kyoto hanno superato quota 70% da marzo 2023 ad oggi. Il Saki Matsuri, la prima parte dell’annuale Festival di Gion che si tiene dal 14 al 17 luglio a Kyoto, quest’anno ha attirato ben 820.000 visitatori. E’ il numero più alto negli ultimi dieci anni.

La repentina ripresa del turismo, in particolar modo a Kyoto che non ha una rete di mezzi di trasporto al livello di Tokyo, ha influenzato negativamente il pendolarismo dei residenti. Soprattutto sugli autobus urbani, il mezzo di trasporto vitale per i locali, dato che la metropolitana a Kyoto non è così capillare. Le persone che ci abitano usano i bus per spostarsi per lavoro e nelle incombenze della vita quotidiana. Il loro continuo affollamento a causa dei turisti crea moltissimi problemi agli abitanti.

“A volte non riesco a scendere alla mia fermata perché ci sono troppi turisti. Così vado fino al capolinea e poi prendo un altro autobus per tornare indietro”, ha dichiarato un uomo di Kyoto di 86 anni.

L’ufficio dei trasporti della città ha anche aumentato gli autobus che partono dalla stazione JR di Kyoto verso i templi principali della città nei fine settimana. E dalla fine di settembre 2023 cesseranno anche le vendite dei biglietti giornalieri dell’autobus, dato che il 90% di questi è utilizzato da turisti. Poi, a partire dall’autunno, verranno rilasciati dei biglietti gratuiti per il trasferimento dall’autobus alla metropolitana, nel tentativo di incanalare alcuni viaggiatori verso l’uso della metro. Ma questa è molto scomoda per raggiungere i maggiori siti turistici di Kyoto, dato che molti non hanno stazioni vicine.

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Danno ambientale

Nella città nordica di Biei, nell’Hokkaido, famosa per le sue ‘colline patchwork’ che si estendono fino all’orizzonte, i turisti hanno causato molti problemi entrando a piedi nei campi per scattare foto. Per evitare che i loro raccolti venissero calpestati e distrutti, gli agricoltori hanno quindi individuato quattro punti panoramici. E installato dei cartelli per guidare le persone a scattare foto da lì. La città ha anche emanato un’ordinanza in inglese sull’etichetta turistica da tenere nel luogo. Ma quest’estate, durante la stagione del raccolto, sono stati avvistati comunque molti stranieri dentro i campi.

“Renderemo l’ordinanza ancora più efficace informando i turisti in tutti i modi possibili”, ha dichiarato un funzionario della città dopo le ripetute lamentele degli agricoltori.

Capo Maeda nel villaggio di Onna, prefettura di Okinawa, è un bellissimo spot per fare immersioni, vantando una barriera corallina ancora intatta e la famosa ‘grotta blu’. Attira circa 500.000 visitatori all’anno e l’impatto ambientale dei turisti che sbadatamente calpestano il corallo è ormai diventato un problema. L’Okinawa General Bureau del Cabinet Office ha condotto un’indagine ed ha riscontrato che i coralli subiscono, in media, danni in circa l’80% della loro superficie.

L’ufficio di presidenza ha anche limitato il numero di subacquei nella zona a 200 alla volta ma non è bastato. Ha anche proposto di introdurre tali restrizioni in tutte le principali zone diving dell’arcipelago di Okinawa. Ma a causa dell’opposizione dei negozi di articoli per le immersioni questo non è stato possibile, almeno per il momento. Come sempre il fattore economico vince su tutto, anche in Giappone.

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