Le scuole giapponesi hanno adottato per la prima volta costumi da bagno genderless

Le scuole giapponesi hanno adottato per la prima volta costumi da bagno genderless

Footmark, fornitore leader in Giappone di costumi da bagno e cuffie per le scuole, dallo scorso anno ha realizzato i primi costumi in due pezzi senza genere, o unisex. Va specificato che in Giappone tutte le scuole, sia pubbliche che private e di qualsiasi grado, possiedono una piscina olimpionica. E molto spesso dei club di nuoto che fanno competizioni nazionali importanti. Quindi, oltre alla divisa, viene sempre fornito il costume da bagno scolastico per fare anche educazione fisica in vasca.

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Negli anime si vedono spesso personaggi che lo indossano, quelli classici sono costume intero blu per le ragazze e pantaloncini corti per i ragazzi. Ma già da qualche anno sono comparsi dei costumi che nascondono più pelle, tipo le tutine integrali dei nuotatori professionisti. Ma erano comunque sempre suddivisi per genere, aderenti e poco confortevoli per entrambi.

Adesso invece questi nuovi costumi sono identici sia per i maschi che per le femmine e non strizzano il corpo, essendo più larghi e di un materiale tecnico più morbido. Ma soprattutto sono senza genere e quindi indossabili da tutti senza imbarazzi, tenendo conto anche della difficile età adolescenziale di chi li deve portare. E della forzata suddivisione nei due generi maschile o femminile che ad alcuni ha sempre creato problemi.

Tre scuole giapponesi nelle prefetture di Kyoto e Hyogo hanno già adottato lo scorso anno (2022) questi nuovi costumi. Ovviamente era un’opzione in più, si potevano scegliere comunque anche i costumi vecchio stile. Il risultato è stato che circa la metà degli studenti ha scelto di indossare quelli senza genere. Per questo nuovo anno accademico 2023, oltre 200 scuole hanno scelto di adottarli.

Le scuole giapponesi hanno adottato per la prima volta costumi da bagno genderlessIl nuovo costume da bagno genderless è disponibile nel colore standard usato da tutte le scuole, il blu navy. La parte superiore si presenta come una maglia a maniche lunghe della tuta, anche per una maggiore protezione dai raggi UV in caso la piscina della scuola sia esterna. La metà inferiore invece sono i classici pantaloncini larghi da bagno che normalmente indossano tutti i ragazzi per nuotare. Ma potranno essere scelti anche dalle ragazze.

Il Giappone si sta sempre più adoperando verso una crescente attenzione alle diverse esigenze degli studenti. In particolare, quelli che non si identificano in uno dei due generi (non binari) e che prima avrebbero dovuto per forza scegliere solo in base al sesso di nascita. Il modello e il materiale utilizzato per i costumi da bagno genderless possono essere personalizzati a seconda delle aree del corpo che non si vogliono evidenziare. Sono anche incorporate delle tasche e una protezione alle cerniere per evitare che si aprano durante il nuoto. I pantaloncini sono in un tessuto che non aderisce alla pelle ed hanno anche la biancheria intima incorporata. Dei fori laterali evitano anche che si gonfino eccessivamente quando sono in acqua.Le scuole giapponesi hanno adottato per la prima volta costumi da bagno genderless

L’introduzione di questi nuovi tipi di costumi da bagno senza genere è importante e significativa. E’ già successo qualche tempo fa con le divise scolastiche, diventate anch’esse senza genere maschile e femminile. Niente gonna o pantaloni in base al sesso, si può scegliere il tipo di uniforme che si preferisce. Il design dei costumi da bagno scolastici invece era rimasto saldamente diviso per genere dall’era Showa (1926-1989). Da allora e fino allo scorso anno, non c’erano mai stati cambiamenti significativi.

Le scuole giapponesi hanno adottato per la prima volta costumi da bagno genderless

L’evoluzione che hanno fatto i costumi da bagno scolastici in Giappone può essere vista nell’immagine qui sopra. Partendo dagli anni 70 del costume intero per le ragazze e gli slippini per i ragazzi, si sono poi aggiunti mano a mano sempre più centimetri di stoffa per entrambi i sessi. Fino ad arrivare a quelli genderless del 2022.

Di seguito sono riportati i commenti degli studenti che hanno già sperimentato i nuovi costumi da bagno lo scorso anno accademico. Il risultato positivo è stato praticamente unanime:

“Sono stata in grado di concentrarmi sulla lezione di nuoto senza preoccuparmi del mio corpo.”
“La nuova tuta in realtà ha reso più facile nuotare.”
“Rende più facile fare lezione anche quando il clima è più freddo.”
“Su una scala da 1 a 5, gli darei un 5!”
“Sono stato contento di coprire sia la pelle che i peli. E in estate non mi sono scottato con il sole.”

Sulla base dei riscontri incoraggianti ottenuti finora nelle scuole, l’azienda Footmark ha anche deciso di vendere i costumi al pubblico, non necessariamente solo a studenti. Sono infatti già in vendita dal 19 aprile in Giappone nel negozio online di Footmark e su Rakuten (l’Amazon giapponese). Attualmente i prezzi al dettaglio vanno da 6.710 ¥ a 7.150 ¥ (crc. 45-49 €) e sono disponibili in dieci taglie.

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Le scuole giapponesi hanno adottato per la prima volta costumi da bagno genderless