In Giappone treno ritarda 1 minuto: multa di 56 yen al macchinista
I treni giapponesi sono ammirati in tutto il mondo per la loro pulizia e puntualità incredibili. Per raggiungere questo primato però ci vuole una gestione estremamente rigida delle società ferroviarie. Che a volte sfocia in episodi un tantino esagerati, almeno per gli standard inferiori che abbiamo in occidente. In Giappone treno ritarda 1 minuto: multa di 56 yen al macchinista che però per principio fa causa alla società Japan Rail West.
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L’uomo che lavora per la filiale di Okayama di JR West si è visto detrarre, secondo lui ingiustamente, dallo stipendio 56 ¥ (0,43 €). Dopo un piccolo disguido verificatosi durante un suo turno di lavoro. Racconta:
“Quella mattina stavo aspettando un treno vuoto al deposito della stazione di Okayama per dare il cambio alla guida ad un mio collega. Mi sono reso subito conto che stavo aspettando al binario sbagliato, quindi mi sono precipitato a quello giusto. Ma questo errore ha fatto sì che lo scambio avvenisse con due minuti di ritardo.”
In seguito all’accaduto JR West ha detratto 85 ¥ (0,66 €) dalla busta paga dell’autista sostenendo che nei due minuti persi non ha lavorato. L’uomo si è poi andato a lamentare all’ufficio del lavoro di Okayama. Così la JR West ha ridotto il ritardo accumulato ad un minuto, su consiglio dell’ufficio stesso.
Ritenendo che ciò fosse ancora ingiusto, dato che l’errore non ha provocato nessuna interruzione del servizio poiché il treno era vuoto, l’autista ha deciso infine di fare causa a JR West. Chiedendo un risarcimento pari alla multa di 56 ¥ ma soprattutto di 2,2 milioni di ¥ (quasi 17.000 €) per danni morali.
L’azienda dal canto suo afferma di non aver discriminato il lavoratore. Semplicemente ha applicato il principio universale “no work, no pay” (niente lavoro, niente paga). Avrebbe fatto lo stesso se si fosse trattato di un ritardo nell’orario di partenza di un treno o in caso di assenteismo ingiustificato.
I commenti online dei giapponesi a questa notizia, hanno dato tutti ragione al macchinista:
“Se la società ha ragione, allora perché l’Ufficio del lavoro ha consigliato loro di diminuire i due minuti iniziali?”
“Tutti commettono errori: i tagli salariali non dovrebbero essere fatti a meno che non si tratti di un grosso problema. Se questo diventa la normalità, tagli simili potrebbero estendersi anche ad altri settori”.
“Quindi le aziende possono ridurre lo stipendio di un minuto ma non possono pagare gli straordinari di un minuto?”
Nonostante il popolo del web si sia schierato con il dipendente, non c’è dubbio che la buona reputazione in fatto di sicurezza e puntualità delle ferrovie giapponesi costi cara. L’errore umano ci può sempre stare ma in questo settore può anche avere gravissime conseguenze. Non solo un ritardo nell’orario di partenza.
Sono milioni ogni giorno i passeggeri giapponesi che viaggiano con i treni ad alta velocità. Anche una inezia quando si parla di veicoli che arrivano a toccare i 300Km/h potrebbe potenzialmente causare un incidente terribile. Per questo c’è una severità così estrema con i dipendenti.
Non dimentichiamo che gli Shinkansen giapponesi, che esistono dal 1964, non hanno mai registrato nemmeno un incidente con morti o feriti in oltre 50 anni di attività. Numeri incredibili che possono esistere solo grazie alla pignoleria ed intransigenza tipica delle società di trasporti giapponesi.
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