Il capolavoro Nausicaä della Valle del Vento di Miyazaki
Mentre nel 2022 alle porte dell’Europa è arrivata una guerra che credevamo ormai anacronistica, e tutt’ora continua, 39 anni fa usciva un capolavoro ancora attualissimo: Nausicaä della Valle del Vento, il film più pacifista del pacifista Hayao Miyazaki. Non è il suo primo lungometraggio, debuttò infatti come regista nel 1979 con Lupin III – Il Castello di Cagliostro. Pur discostandosi molto dal mood dalla serie classica di Lupin, il film ebbe molto successo, tanto che vinse anche il premio Ofuji Noburo Award al Mainichi Film Concours.
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Toshio Suzuki, all’epoca direttore della società di produzione Animage, decise di contattare l’allora 38enne Miyazaki e gli chiese di lavorare per lui. Tutte le sue prime idee di film vennero però scartate dalla società, che invece gli chiese di realizzare un manga. Così Miyazaki cominciò a scrivere e a disegnare Kaze no tani no Naushika, titolo originale di Nausicaä della Valle del Vento, nel 1982. Fu un successo immediato e travolgente, puro spettacolo su carta.

Tanto che Animage a questo punto gli chiese di poter trarne un film per il cinema. Miyazaki accettò ma solo alle sue condizioni. Sospendere la lavorazione del manga e dirigere personalmente il film, avendo un controllo totale sulla sua opera. E così iniziò a lavorare al lungometraggio assieme ad Isao Takahata, già regista di Heidi che lui aveva animato nel 1978. Sarà lui uno dei due futuri soci (l’altro sarà lo stesso Suzuki), con il quale fondò lo Studio Ghibli nel 1985, un anno dopo l’uscita Nausicaä.
E così l’11 marzo 1984 uscì nei cinema giapponesi Nausicaä della Valle del Vento, capolavoro di Miyazaki dal profondo messaggio pacifista e ambientalista. Oggi, alla luce degli eventi bellici terribili che stanno accadendo, possiamo vederlo o rivederlo con occhi diversi. Più consapevoli e disillusi del fatto che l’uomo continua a non imparare mai dagli errori del passato.
Nausicaä della Valle del Vento è la storia di una giovane ragazza schiacciata tra due paesi in guerra. E sarà proprio lei che avrà un ruolo chiave nel risolvere il mistero del mondo post–apocalittico in cui vive. Una terra completamente stravolta da un passato conflitto nucleare. Nausicaä vive in un ipotetico pianeta terra del futuro che, nonostante la devastazione provocata dalla follia dell’uomo, piano piano si sta auto–curando. Un luogo diventato inospitale per gli esseri umani popolato da insetti giganti mutanti. Questi costringono i sopravvissuti a rifugiarsi dove ancora non è arrivata la temibile foresta tossica nata dopo il rilascio di terribili armi belliche chimiche e nucleari.
In volo con il suo aliante bianco sopra un deserto che avanza e dei funghi velenosi giganti che costringono ad indossare delle maschere antigas, Nausicaä ci mostra tutto l’orrore di una ipotetica guerra futuristica. Ora nemmeno più tanto ipotetica. E lo fa sia mostrandoci la violenza tra gli stessi esseri umani, che quella scatenata da letali armi robotiche giganti costruite da incoscienti antenati. La follia umana che non solo distrugge quello che la circonda, ma crea appositamente per distruggere.
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