I suicidi di ragazzini in età scolare hanno raggiunto livelli record in Giappone

I suicidi di ragazzini in età scolare hanno raggiunto livelli record in Giappone 

Un recente sondaggio del Ministero dell’Istruzione giapponese ha evidenziato un dato allarmante, anche per il Giappone. Tutti sappiamo che il paese ha statistiche molto alte per quanto riguarda i suicidi in generale. Purtroppo anche per quelli infantili, di ragazzini in età scolare.

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Il sondaggio riferito allo scorso anno, il 2020, afferma che il numero di suicidi tra i ragazzi ha superato, per la prima volta nella storia, quota 400! Inoltre, anche un numero record di studenti, oltre 190.000 tra scuole elementari e medie, ha smesso di frequentare.

Il Ministero giapponese conduce questa indagine sulla situazione degli studenti ogni anno. Nelle scuole elementari, medie, superiori e scuole per studenti con bisogni educativi speciali. Questa considera anche i noti problemi di bullismo (ijime) e il conseguente assenteismo, che spesso nascondono le motivazioni dietro ad un suicidio giovanile.

I suicidi di ragazzini in età scolare hanno raggiunto livelli record in Giappone

Mercoledì scorso il Ministero ha pubblicato i risultati del sondaggio per l’anno scolastico 2020. Il numero sconvolgente di minori suicidati totali è stato di 415. Un aumento di quasi 100 suicidi rispetto all’anno scolastico 2019. Si tratta nello specifico di 7 scolari delle elementari, 103 delle medie e 305 studenti delle superiori.

E’ aumentato anche di 15.000 il numero di studenti che sono stati assenti da scuola per più di 30 giorni, solitamente campanello d’allarme di qualche disagio. Va specificato che ovviamente in questi aumenti ha influito anche la pandemia. 30.287 studenti delle elementari, medie e superiori sono stati assenti per più di 30 giorni nel 2020 per questo motivo.

I suicidi di ragazzini in età scolare hanno raggiunto livelli record in Giappone

Eguchi Arichika, capo del dipartimento del Ministero dell’Istruzione, ha inoltre affermato che i cambiamenti nell’ambiente scolastico e domestico a causa della pandemia hanno avuto un impatto negativo incredibile sul comportamento di bambini e ragazzi.

Nel caso dei suicidi chiaramente ha influito di più il cambiamento in ambito domestico, in situazioni familiari già problematiche. Il dover stare a stretto contatto con genitori pessimi e la percezione di un futuro incerto ha portato a conseguenze drastiche in soggetti giovani particolarmente sensibili.

Arichika ha aggiunto infine che il Ministero giapponese sta lavorando con tutti i mezzi per garantire sempre di più che ogni minore in difficoltà possa chiedere e tempestivamente ricevere, tutto l’aiuto possibile.

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