Le scuole giapponesi cominciano ad abolire vecchie regole
I discutibili regolamenti scolastici giapponesi generano spesso indignazione, non solo all’estero. Infatti negli ultimi tempi, sia genitori che studenti hanno chiesto di rivedere alcune norme scolastiche estreme in vigore in Giappone. E così alcune scuole giapponesi cominciano ad abolire vecchie regole ormai assolutamente inadeguate.
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Il desiderio di cambiamento è partito dopo che sono stati denunciati alcuni episodi assurdi. Studenti castani costretti a tingersi i capelli di nero. O studentesse costrette a mostrare il colore della biancheria intima agli insegnanti prima di entrare in classe.
Queste norme in vigore da decenni, hanno come scopo principale quello di mantenere uniformità tra gli studenti. Ma quando dei manuali scolastici costringono ad avere solo capelli neri o biancheria intima rigorosamente bianca c’è un problema. La discriminazione e la violazione dei diritti umani fondamentali è in agguato.
A causa di queste preoccupazioni, molti consigli scolastici giapponesi sono sotto pressione per rivedere i propri regolamenti. E per fortuna si sta verificando, anche se lentamente, un cambiamento. La prefettura di Saga è stata la prima ad aver abolito le limitazioni alla biancheria intima e al colore dei capelli.
E ora anche la prefettura di Mie dice di aver seguito l’esempio. Da questa primavera tutte le scuole superiori pubbliche di Saga e Mie hanno abolito queste regole. Aggiungendo anche la fine del divieto di avere appuntamenti e relazioni amorose tra studenti. Sembra impossibile ma in molte scuole giapponesi ancora è proibito.
Le modifiche sono entrate in vigore dopo un sondaggio: su 54 scuole superiori delle suddette prefetture, 17 chiedevano agli studenti un certificato che garantiva il colore naturali dei capelli! E 18 vietavano agli studenti di frequentarsi tra di loro! Incredibile.
Inoltre, 2 di queste scuole chiedevano che l’intimo delle studentesse fosse rigorosamente bianco per renderlo meno visibile sotto l’uniforme. Controlli mattutini venivano fatti anche da insegnanti maschi durante i quali le ragazze dovevano spogliarsi e mostrare i reggiseni!
Tutte queste assurde regole ora sono state abolite, anche se solo in due prefetture dell’intero paese. Un rappresentante della Divisione Orientamento studenti le descrive come reliquie del passato che devono sparire al giorno d’oggi.
Il Ministero dell’Istruzione, della cultura, dello sport, della scienza e della tecnologia sta ora incoraggiando altri consigli scolastici a rivedere le loro antiquate politiche. Tutto questo sembra destinato a determinare un cambiamento epocale in tutto il rigido, quasi militare, sistema di norme scolastiche rimasto fermo al secolo scorso in Giappone.
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Fonte: @soranews24
