Come fanno gli animali in Giappone? 

Come fanno gli animali in Giappone? 

Quando vai in un paese straniero, non solo le persone ma anche gli animali parlano una lingua diversa dalla tua. I gatti non fanno miao e i cani non fanno bau. E questo capita ovviamente anche in Giappone, dove molte cose sono strane e diverse dalle nostre. Imparare i versi degli animali in giapponese sicuramente non è di primaria utilità se volessimo imparare la lingua o andare in Giappone in vacanza o addirittura a vivere. Ma per quanto riguarda le curiosità nipponiche tutto fa brodo. Di niwatori (gallina) ovviamente.

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Per noi i gatti fanno miao, ma in giapponese invece fanno nyā o nyan. I cani abbaiano wan wan invece di bau. Nella fattoria, i maiali grugniscono bū bū (non oink), mentre le mucche sono abbastanza simili alle nostre e fanno . Negli stagni, le rane cantano kero kero e le volpi gridano kon kon nei boschi. Non so come fanno le volpi in italiano però… Sui rami, o sulle reti sopra i sacchi dei rifiuti che si usano in Giappone, i corvi gracchiano kā kā. Ma quello che forse è il mio esempio preferito, è che gli elefanti fanno paōn (?). A fine articolo trovate un elenco di altri animali, ma vediamo come queste onomatopee si possono usare nella lingua giapponese.

Proprio come in tutti i paesi, i versi degli animali vengono appresi durante l’infanzia dai bimbi giapponesi. Lo fanno attraverso libri illustrati, televisione e fumetti. Con i bimbi più piccoli, come si fa anche in Italia, si usa il suono che fanno anche per indicare gli animali stessi. I genitori potrebbero indicare un wan wan (cane) che si diverte nel parco o parlare di cosa sta facendo l’animale domestico nyan-chan (gatto). Il suono può assumere anche il suffisso affettuosochan, variazione molto confidenziale del noto –san, per indicare l’animale stesso.

I versi degli animali spesso fanno parte anche dei nomi di popolari mascotte Yuru-chara, molto in voga in Giappone. Si tratta di quei buffi pupazzoni che rappresentano luoghi o aziende giapponesi. Come la popolare mascotte del gatto Hikone Hikonyan, il Pokémon felino Nyāsu (conosciuto da noi col nome internazionale di Meowth) o il personaggio televisivo di un programma per bambini Wanwan, un cane antropomorfo. Quello nell’immagine qui sotto.

Come fanno gli animali in Giappone?

Quando usati in una frase, i versi degli animali sono talvolta combinati con il verbo naku, una parola multiuso che significa piangere. Ci sono solo pochi altri verbi che rappresentano i suoni degli animali, come hoeru per l’abbaiare e l’ululato di cani e lupi, saezuru per il cinguettio di piccoli uccelliinanaku per il nitrito dei cavalli.

Nel seguente elenco alcuni dei versi giapponesi degli animali più comuni. Esistono delle piccole variazioni, ad esempio nyan e nyā per i gatti, o kero kero e gero gero per le rane. In giapponese, questi suoni onomatopeici, che si trovano spesso anche nei manga, possono essere scritti sia in alfabeto hiragana che katakana. Il mio preferito è quello del gallo (che non fa chicchirichì!)

Gatto: Nyā

Cane: wan wan

Cavallo: Hihin

Mucca: Mō mō

Pecora/capra: Me

Topo: Ciu ciu

Volpe: Kon kon

Lupo: Uōn

Rana: Kero Kero

Serpente: Shu

Scimmia: Uki uki

Leone: Gaō

Elefante: Paón

Gallo: Kokekokkō

Pulcino: Piyo piyo

Anatra: Gā gā

Piccolo uccello: Chun-chun

Piccione: Poppo

Corvo: Ka ka

Cuculo: Kakko

Gufo: Ho ho

Usignolo: Hohokekyo

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Come fanno gli animali in Giappone?