Una scena di Captain Tsubasa (Holly e Benji) ha fatto finire in tribunale una Tv cilena

Una scena di Captain Tsubasa (Holly e Benji) ha fatto finire in tribunale una Tv cilena

In Cile il famoso anime spokon sul calcio Captain Tsubasa, conosciuto in Italia come Holly e Benji, è finito al centro di una vicenda giudiziaria. Incriminata la puntata 33 della serie storica ed una scena in particolare. Chi conosce il famoso ‘cartone animato’ degli anni 80′ che ha appassionato un’intera generazione di bambini italiani già patiti di calcio, forse avrà già capito quale.

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Per chi invece vuole una conferma o non ha idea di che scena si tratti, ecco la spiegazione. Uno dei tanti avversari che incontra il protagonista dell’anime Tsubasa Ozora (Holly Hutton in Italia) si chiama Jun Misugi (Julian Ross in Italia) ed è un giocatore molto forte. Si crea subito una sana rivalità con Holly, entrambi eccezionali calciatori per essere ragazzini delle elementari. Ma Jun ha un segreto, una malattia al cuore che gli permette di giocare solo per poco tempo. Ovviamente lui non lo dice ai suoi avversari, per non ricevere un trattamento di riguardo che falserebbe le partite, o peggio della antisportiva pietà.

Yayoi Aoba (Amy in Italia), l’apprensiva manager della squadra di Jun però, spiffera tutto ad Holly e addirittura gli chiede di perdere intenzionalmente la partita. Una vera onta per Jun che si infuria con lei, ed è qui che avviene il fattaccio che ha provocato la denuncia alla rete televisiva cilena TVN che ha trasmesso la puntata: Jun stampa un manrovescio sulla guancia di Yayoi. Secondo l’accusa questa scena incita alla violenza sulle donne perché a fare il gesto è un personaggio considerato positivo, non il cattivo di turno. La trovate qui sotto al min. 2:08.

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La conseguenza è stata una multa di 6000 per l’emittente cilena. Che però ha contestato la cosa in tribunale. Il giudice alla fine ha dato ragione all’emittente, questa la sentenza:

“Captain Tsubasa non è una storia che mostra violenza sulle donne ma parla della crescita di bambini che vivono per il gioco del calcio. L’aggressione fisica non è avvenuta perché la manager è una donna ma perché ha svelato slealmente i segreti di Jun senza il suo consenso.”

Una scena di Captain Tsubasa (Holly e Benji) ha fatto finire in tribunale una Tv cilena
Ovviamente la violenza su bambine/donne non è mai giustificata, in nessun paese del mondo. Ma va considerato che la scena in questione proviene da un anime degli anni 80′, un periodo in cui in Giappone in particolare, certi atteggiamenti erano considerati con altri pesi e misure. Molti vecchi anime, soprattutto gli spokon ovvero quelli con una trama incentrata sul sacrificio sportivo tanto caro ai nipponici, sono pieni di violenza tra ragazzini, bambine e donne.

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Un esempio anche peggiore di quello di Jun? Quello che accadeva in Attacker You (Mila e Shiro in Italia) altro famoso anime sportivo, sarebbe inconcepibile al giorno d’oggi. Il tremendo allenatore Mister Daimon picchiava violentemente le giocatrici della squadra di volley della sua scuola. Lo faceva sempre con un bastone da kendo, con pallonate o con schiaffoni micidiali che facevano volare le ragazze. In particolare la protagonista You (Mila) Hazuki ma soprattutto l’alzatrice della squadra Nami Ayase.

In una puntata in cui You si rompe un braccio alla vigilia di una partita importante, Daimon prima la picchia. Poi addirittura la spoglia e le strappa il numero dalla maglia della squadra di cui secondo lui non è degna perché non può giocare. Oggi certe scene non potrebbero più passare impunemente per un target basso come un tempo, nemmeno in Italia. E pensare che i cartoni di una volta erano già molto censurati, ma per assurdo lo si faceva più per le nudità che per la violenza…

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