Operaio trova 10 milioni di ¥ nella spazzatura
I tesori possono spuntare nei posti più strani, com’è successo a Sapporo, nel nord del Giappone. Un operaio netturbino, dopo aver raccolto la spazzatura nei quartieri Nishi Ward e Teine Ward della città, la stava smistando in un centro di raccolta. Stava dividendo la carta per riciclarla meglio, quando ad un certo punto trova un sacco contenente molti soldi. Erano ben 10 milioni di ¥ (crc. 66.000 €) in contanti!
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Dovete sapere che le banconote giapponesi sono tra le poche al mondo realizzate con vera carta invece che fibre di cotone o polimeri misti. Quindi tecnicamente possono essere riciclate come normale carta. Secondo la legge giapponese, dal momento che qualcosa di smarrito viene ritrovato, inizia un periodo di tre mesi nei quali il proprietario può farsi avanti e reclamare il denaro. Dimostrando che è veramente suo.
Nei tre mesi successivi al ritrovamento dei 10 milioni di ¥, ci sono stati 16 tentativi di reclamo. Alcune persone affermavano di averli accidentalmente gettati via avvolti in un giornale. Altri hanno raccontato che lo aveva fatto qualcuno della famiglia affetto da demenza. Ci sono state descrizioni tra le più fantasiose possibili per cercare di convincere i funzionari del governo di avere davanti i veri proprietari del malloppo.
Tuttavia, nessuno di loro è stato in grado di descrivere con precisione le condizioni esatte in cui sono state trovate le banconote. Pertanto, il 30 aprile scorso, la proprietà di suddetto denaro è stata ceduta alla città di Sapporo. Chi ha appreso la notizia, però ritiene che una parte dei soldi sarebbe dovuta andare anche all’operaio che li ha trovati fisicamente ed è stato così onesto da non tenerseli. Ecco alcuni commenti sotto la notizia:
“Niente per la persona che l’ha trovato? Avrebbe dovuto semplicemente intascarselo.
“Non sto dicendo di dare tutto all’operaio, ma almeno una ricompensa per la sua onestà ci stava.”
“Penso che sia meglio restituirlo alla Banca del Giappone per essere smaltito. È strano che una città ne possa trarre profitto indebitamente.
“È spaventoso immaginare perché qualcuno dovrebbe buttare via così tanti soldi.”
“È divertente come tanti bugiardi abbiano tentato di accaparrarselo.”
I giapponesi quando si tratta di essere onesti e corretti comunque sono i numeri uno. Fuori dal Giappone nessuno avrebbe consegnato alle autorità dei soldi in contanti trovati accidentalmente, dato che è difficilissimo stabilire a chi appartengono. Ma non dimentichiamo che durante il terremoto del 2011, in tutto hanno riconsegnato l’equivalente di 125 milioni di € in contanti trovati tra le macerie. Oltre che lingotti d’oro e gioielli, il contenuto di 5.700 casseforti di case e aziende distrutte dallo tsunami. Lo sciacallaggio, abbastanza normale durante le catastrofi naturali in tutto il mondo, in Giappone non esiste.
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Fonte: STV News