Niente ferie: solo il 18% dei lavoratori giapponesi prende un congedo retribuito
Da un recente sondaggio condotto online dalla società di risorse umane Staff Service Holdings nel luglio 2023, è uscito fuori un dato prevedibile per il Giappone ma sconcertante. Sono stati intervistati 920 lavoratori giapponesi di età compresa tra 17 e 62 anni ed è risultato che solo il 18,8% di questi usufruisce di tutte le sue ferie annuali retribuite. Un dato incredibilmente basso se rapportato a quello medio dei lavoratori europei. Perché i nipponici non prendono le ferie che gli spettano?
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In Giappone i lavoratori sono famosi per essere degli stacanovisti. La loro cultura del lavoro gli impone una fedeltà e obbedienza quasi totale alle loro aziende. Per questo non rifiutano mai di fare gli straordinari per non mettere in difficoltà i capi e soprattutto i colleghi. Figurarsi prendere le ferie. Molti giapponesi rinunciano ogni anno alle loro ferie legittime pur di non perdere, o meglio non far perdere all’azienda, dei giorni lavorativi. Mentre generalmente le persone in ogni paese del mondo lavorano per vivere, in Giappone no. Per loro possiamo veramente usare l’espressione ‘vivere per lavorare‘. Purtroppo.
Quelle poche persone che prendono le ferie, è raro decidano di andarci random. Solitamente lo fanno quando ci sono delle festività comandate uguali per tutti per non mettere in difficoltà nessuno con la loro assenza. La più importante dell’anno è la settimana di Capodanno, dal 29 dicembre al 3 gennaio, uno dei pochi periodi in cui nessuno lavora e si sta in famiglia. Seconda per importanza è la Golden Week (settimana d’oro) che va dal 29 aprile al 5 maggio, nella quale i giapponesi che si concedono le ferie solitamente viaggiano. Poi c’è Obon, la festa delle lanterne, dal 13 al 15 agosto, l’equivalente dei nostri giorni dei santi e dei morti a novembre. Nelle restanti piccole festività i giapponesi lavorano sempre.
La società Staff Service Holdings ha chiesto agli intervistati se fosse semplice per loro chiedere di prendere le ferie nel loro posto di lavoro. Il 70,2% ha risposto di si. Addirittura il 76% dei lavoratori più giovani, della cosidetta Generazione Z, ritengono che sia facile chiedere delle giuste vacanze.
Alla domanda: “Com’è l’atmosfera sul posto di lavoro in merito alla richiesta di andare in ferie?”, ecco qui sotto il grafico delle risposte che hanno dato, suddivise per fasce di età. In rosso ‘facile da chiedere’ fino al grigio ‘difficile da chiedere’.
Dal grafico si capisce anche in base a cosa il Giappone suddivide le diverse generazioni di lavoratori: Generazione Z (18-27 anni), Millenial (28-42 anni), Era glaciale dell’occupazione (43-52 anni) ed infine Bolla economica (53-62 anni).
Anche se la maggioranza degli intervistati dichiara di sentirsi a proprio agio nel presentare una richiesta di ferie, ben il 43,7% di loro invece si sente a disagio. Ecco il grafico della domanda: “Come ti senti quando devi chiedere all’azienda di poter andare in vacanza?” La scelta era tra a tuo agio oppure non a tuo agio. Qui i Millenial sono quelli che patiscono di più il disagio di dover chiedere le ferie.
Il risultato è che solo il 18,8% degli intervistati ha preso tutte le ferie annuali retribuite. E anche tra quelli della generazione della Bolla economica, che si sono classificati al primo posto per aver preso il 100% dei giorni di ferie, la cifra era solo del 22,6%. Al contrario, il 42,5% ha utilizzato meno del 40% delle ferie retribuite. Dimostrando che per molte persone la bilancia pende più sul lato del lavoro che della vita privata e dello svago.
Fonte: @nippon.com
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