L’Università di Kyoto scopre che gli alpaca sono la chiave
Ormai sono quasi tre anni che abbiamo a che fare con questa odiosa pandemia. E purtroppo, nonostante i cali periodici che fanno ben sperare nella sua prossima fine, poi torna sempre vestita da nuove varianti. Ultimamente i contagi sono di nuovo aumentati in tutto il mondo, compreso il Giappone e Tokyo soprattutto. L’incertezza che circonda la gravità delle nuove varianti e la nostra incapacità di prevenirle, nonostante i vaccini, rendono sempre più lontano e utopico un ritorno alla normalità. Anche per quanto riguarda i viaggi liberi a chiunque ed ovunque in Giappone.
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La speranza di trovare una soluzione che debelli il Covid una volta per tutte però è l’ultima a morire. Tantissimi ricercatori nel mondo dal 2020 non hanno smesso un attimo di tentare di architettare qualcosa per combattere il virus. E stavolta dal Giappone arriva una papabile soluzione sotto forma di animalone soffice e kawaii amatissimo da tutti: l’alpaca!
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Il 14 luglio scorso, alcuni gruppi di ricerca dell’Università di Kyoto hanno annunciato di aver scoperto negli alpaca degli anticorpi che sembrano efficaci nel combattere tutte le varianti di Covid-19. Si scopre così che per tutto questo tempo la più grande arma dell’umanità contro questa ostica malattia potrebbe essere stata sempre all’interno degli adorabili corpicioni di questi buffi animali.
Anche altri animali hanno anticorpi più piccoli dei nostri, come i cugini dell’alpaca, ovvero i cammelli e i lama. Ma anche gli squali. Naturalmente, tra eseguire analisi del sangue ad uno squalo o ad un alpaca la scelta è stata facile. Hanno quindi estratto circa 20 milioni di tipi di anticorpi dagli alpaca e ne hanno misurato l’efficacia contro il COVID-19 mediante simulazioni.
Hanno così trovato sei tipi di anticorpi che si legavano facilmente al coronavirus. E tra questi due che, una volta combinati, erano efficaci contro tutti i ceppi mutanti testati di COVID-19. L’unica variante che ancora non è stata testata è l’attuale Omicron 5 per ovvi motivi, è nuova di zecca. Ma sono fiduciosi che questa ricerca funzionerà anche contro di lei.
Il professor Akifumi Takaori ha detto che inizieranno le sperimentazioni cliniche sugli anticorpi degli alpaca dal prossimo anno. Sperano di avere pronto qualcosa per l’uso pratico in non più di due anni. Molti giapponesi hanno commentato la notizia, sottolineando il fatto che ora tutti vorranno tenere un alpaca in casa.
“Alpaca per tutti!”
“Gli alpaca possono salvare l’umanità! Che sorpresa!”
“Voglio avere un amico alpaca.”
“Sono più che carini, dopotutto.”
“Dov’è l’allevamento di alpaca più vicino?!”
“Ci vorranno due anni? Mi auguro che i governi e le aziende farmaceutiche collaborino per far sì che ciò avvenga più velocemente”.
Sfortunatamente, per motivi di sicurezza i test clinici richiedono tempo. Ma se si scopre che questi alpaca–anticorpi sono uno scudo perfetto per tutte le varianti di COVID-19, varrà sicuramente la pena aspettare. E se questa cosa funzionasse veramente sarebbe giusto innalzare dei monumenti al merito degli eroi alpaca in tutto il mondo. In Giappone scommetto che sarebbero i primi a farli!
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Fonti: @thesankeinews e @soranews24