La polizia di Kyoto sta usando pubblicità mirate sul web per spaventare i guardoni

La polizia di Kyoto sta usando pubblicità mirate sul web per spaventare i guardoni

Il reato di fare foto e video di nascosto, soprattutto a giovani ragazze, purtroppo non è una novità in Giappone. Ma ultimamente questa pratica illegale sembra essere particolarmente in crescita nella prefettura di Kyoto.

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Secondo il dipartimento per la sicurezza pubblica locale, gli arresti di voyeur (in giapponese 盗撮 Tōsatsu, cioè guardoni), che scattano foto e registrano video all’insaputa delle persone, sono aumentati del 25% rispetto allo scorso anno. E siamo ancora solo ad ottobre.

Di conseguenza, le autorità competenti hanno deciso di prendere in mano la situazione con un approccio drastico. E così hanno pensato di realizzare uno spot pubblicitario di sei secondi da mandare sul web, con un messaggio semplice ma chiaro:

Il voyeurismo è un crimine. Qualcuno ti sta osservando! La punizione sarà severa.

Questo annuncio è cominciato ad apparire come pubblicità non ignorabile ad alcuni utenti giapponesi su YouTube, siti di streaming e social media vari. Sotto trovate anche un video di un canale di news giapponese che ne parla.

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E’ uno spot targettizzato che va a colpire capillarmente uomini sopra i 18 anni che hanno usato parole chiave come “sbirciare” o “piccola telecamera” nella loro cronologia delle ricerche web. In altre parole, usano le pubblicità mirate, spesso criticate perché possono violare la privacy, contro le stesse persone che vorrebbero o stanno violando la privacy del prossimo nel mondo reale.

La polizia di Kyoto sta usando pubblicità mirate sul web per spaventare i guardoni

I commenti degli utenti web giapponesi una volta appreso dell’esistenza di questi spot, sono stati discordanti. Molti hanno pensato fosse una buona idea per combattere una fastidiosa piaga tutta nipponica. Altri però hanno visto in questo tracciamento della cronologia, una grave violazione della privacy che può colpire tutti, non solo dei criminali.

“Quindi stanno sbirciando nelle cronologie di ricerca per far smettere di sbirciare?”
“Capisco che è possibile farlo e potrebbe anche funzionare, ma non mi piace.”
“Spero che questa cosa non sfugga di mano ed inizino a sorvegliare le persone in base alle cronologie anche per altre cose”.
“Non è possibile che anche delle persone normali possano cercare sul web delle mini-fotocamere?”
“Finalmente un buon uso degli annunci mirati.”
“Sento che la società di sorveglianza prevista nel futuro, ora sta davvero arrivando”.
“Non è come quegli avvertimenti che passavano nelle VHS negli anni 90′ per dissuadere le persone a fare delle copie? Beh, non hanno mai funzionato”.

Gli annunci mirati a scovare i guardoni giapponesi e a spaventali per farli desistere dai loro intenti, verranno pubblicati sul web fino a metà novembre. Katsushi Nishida della polizia di Kyoto ha dichiarato:

Vogliamo che le persone alle quali appare l’annuncio provino paura. E che pensino di essere stati scoperti e presto catturati.

Ovviamente è difficile valutare quanto potrà essere efficace questo metodo. Ma è sicuramente abbastanza inquietante per tutti, non solo per i voyeur, constatare che i nostri computer e smartphone volendo possono far sapere a terzi tutta la nostra vita online.

Fonte @soranews24

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