Il Giappone userà gigantesche turbine sottomarine come nuova fonte di energia

Il Giappone userà gigantesche turbine sottomarine come nuova fonte di energia 

Dal tragico incidente nella centrale nucleare di Fukushima nel 2011, il Giappone è continuamente in cerca di nuove fonti di energia, preferibilmente green/rinnovabili. Bloomberg riferisce che l’azienda giapponese di attrezzature pesanti IHI Corp sta testando un nuovo prototipo di turbina delle dimensioni di un aeroplano in grado di generare energia elettrica dalle correnti delle acque dell’Oceano Pacifico.

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Questa nuova promettente fonte di energia pulita ha il vantaggio di non dover dipendere dalle giornate di sole come con il fotovoltaico o da quelle ventose come con l’eolico. Inoltre è assolutamente a impatto paesaggistico zero, dato che tutto il marchingegno sta completamente sott’acqua.

L’ultimo prototipo ideato dall’azienda giapponese si chiama Dragonite, come il famoso Pokémon drago! E’ perfino dello stesso colore! Pesa ben 330 tonnellate ed è come un grande scafo che collega due ventole a turbina contro-rotante. Questo tipo di enormi apparecchiature possono essere installate sul fondo del mare, galleggiando tra i 30 e i 50 metri sotto la superficie.

Il Giappone userà gigantesche turbine sottomarine come nuova fonte di energia

Le turbine verranno posizionate dove passano alcune delle correnti più forti al mondo, al largo della costa orientale del Giappone. I test hanno dimostrato che si potranno generare circa 100 kilowatt di potenza costante. Secondo le previsioni potranno arrivare in futuro anche a 2 megawatt costanti. L’operatività potrebbe essere già possibile nel 2030.

Il Giappone userà gigantesche turbine sottomarine come nuova fonte di energia

Questa idea non è l’unica opzione che il Giappone sta sviluppando per cercare energia alternativa ed ecologica. Soprattutto perché ha dichiarato di non voler fare più affidamento sulle risorse della Russia. Oltre allo sfruttamento delle maree sta progettando anche di utilizzare l’energia termica generata dell’oceano.

Gli ingegneri stanno lavorando da tempo per assicurare un processo sostenibile che possa anche soddisfare la domanda energetica del Giappone. Che non è affatto bassa essendo un paese abituato all’illimitato nucleare. Secondo l’esperto di energia oceanica Angus McCrone:

“La più grande difficoltà con le attuali turbine oceaniche è la capacità di progettare un sistema in grado di generare elettricità a basso costo, anche da correnti marine di media intensità”.

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Fonte: @thesciverse


Il Giappone userà gigantesche turbine sottomarine come nuova fonte di energia