Giro di vite sui Maid cafè di Akihabara

Giro di vite sui Maid cafè di Akihabara

Il quartiere di Akihabara a Tokyo è conosciuto anche come la mecca degli otaku. Pieno com’è di negozi di elettronica, action figure, manga e videogiochi. Ma negli ultimi anni è diventato famoso anche per i suoi caratteristici Maid cafè, locali dove vieni servito da giovani ragazze vestite da cameriere vittoriane/francesi.

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Di solito non serve nemmeno entrare in uno di questi cafè per vederle. Nelle strade di Akihabara spesso ci sono delle Maid che fanno promozione distribuendo volantini. O semplicemente invitando i passanti ad entrare nel loro locale come delle specie di “buttadentro”.

Ma la situazione negli ultimi mesi, secondo quanto notato dalla gente del posto, è drasticamente mutata. Non solo a causa delle restrizioni per la pandemia. Nel quartiere si sono viste un numero molto inferiore di “cameriere cacciatrici di clienti” rispetto al solito. Questo cambiamento è avvenuto in seguito ad un recente inasprimento dei controlli della polizia sui Maid cafè gestiti illegalmente.

Giro di vite sui Maid cafè di Akihabara

Alcune testimonianze fotografiche delle strade recentemente orfane di Maid da Twitter:

Giovedì scorso, la polizia metropolitana di Tokyo ha arrestato cinque gestori di Maid cafè di Akihabara. L’accusa è stata violazione della legge sulla regolamentazione delle attività di intrattenimento per adulti.

In sostanza in Giappone ci sono diverse leggi da seguire a seconda che si gestisca un normale ristorante/bar (chiamato inshokuten) oppure un ristorante/bar sociale (chiamato shakou inshokuten). La differenza tra questi due locali è sostanzialmente che nei secondi, quelli sociali come dice il nome, i camerieri intrattengono anche i clienti oltre che servirli.

Secondo la legge giapponese, i ristoranti sociali sono tenuti a chiudere all’una di notte. I ristoranti normali invece possono rimanere aperti quanto vogliono. Questo perché la loro attività principale è quella di fornire cibo anche ai lavoratori che fanno i turni di notte e che potrebbero aver bisogno di mangiare al di fuori degli orari standard di colazione/pranzo/cena.

Quindi, a parità di condizioni, è meglio essere classificato come un normale ristorante, dal momento che puoi rimanere aperto e guadagnare anche dopo l’una. E infatti gli investigatori hanno scoperto che cinque Maid cafè di Akihabara, sostenevano di essere ristoranti regolari ma in realtà erano ristoranti sociali. E questo imbroglio ha provocato l’arresto dei loro gestori.

A questo punto si potrebbe obiettare che tutti i ristoranti che impiegano camerieri amichevoli possono essere classificati come sociali. Ma in Giappone c’è differenza tra il servizio con un sorriso e il sorriso che è il servizio stesso.

Si è scoperto che uno dei caffè collegati agli arresti, ad esempio, addebitava ai clienti fino a 7.000¥ (crc. 52€) per una bottiglia di cocacola che al combini costa solo 200¥ (crc. 1,50€). Questa maggiorazione c’è perché la cameriera, dopo averli serviti, si siede anche ad intrattenere i clienti.

Anche nel mese di aprile si erano verificati degli arresti nei Maid cafè per violazioni simili. Gli investigatori affermano che tale condotta è rimasta inalterata anche dopo un mese e continua tutt’ora a dilagare ad Akihabara.

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Fonte consultata @soranews24


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