Cosplayer giapponese porta in vita la tipica scena tentacolare delle stampe Shunga
Ok, qui non c’entra l’amore culinario dei giapponesi per i polpi, vedi i Takoyaki. Siamo davanti all’esaltazione di un tipico stratagemma visivo giapponese usato da un certo momento storico in poi a causa della censura. Ma partiamo dall’inizio altrimenti chi non frequenta il genere ‘hentai tentacolare‘ potrebbe non capire l’intento artistico di questa audace cosplayer giapponese.
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Il governo giapponese dal 19° secolo ha introdotto una legge (tutt’ora attiva), contro le immagini pornografiche. II suo scopo era prendere di mira le famose stampe erotiche Shunga, nelle quali si cimentarono anche grandi artisti giapponesi come Hokusai e Utamaro. Da quel momento furono vietate e con il tempo la censura ha continuato a colpire anche media più moderni.
Dalle stampe poi i tentacoli sono arrivati ai giorni nostri, diventando un marchio di fabbrica dell’industria giapponese degli anime e manga ‘hentai‘. Infatti quelli con mostri giganti simil polpo/calamaro/piovra, sono ancora oggi un must del genere. In generale tutti i prodotti pornografici giapponesi, anche quelli live-action senza tentacoli, hanno tutt’ora censure sotto forma di sfocature e bande nere in punti strategici. La ‘colpa’ è di questa legge dell’800′!
Una cosplayer, food blogger e modella giapponese conosciuta come Namada, ha così pensato di rendere omaggio in modo non troppo spinto, al genere erotico dei ‘tentacoli birichini’. Per il suo progetto si è quindi procurata un vero polpo gigante del Pacifico settentrionale di oltre 8 Kg ed ha ingaggiato il fotografo professionista Kazan Yamamoto.
“È stato difficile fare le foto perché il polpo era davvero pesante!” ha raccontato Namada ad un giornalista del sito Tokyo Girls Update. Oltre che pesante la creatura (ovviamente morta), era anche comprensibilmente viscida e Namada ha raccontato che “tenerlo addosso per lungo tempo, mentre il fotografo era in cerca dello scatto perfetto, non è stato il massimo”.
“Lo slime del polpo si era attaccato alla mia pelle ed è stato difficilissimo lavarlo via. Ad un certo punto è uscito anche dell’inchiostro!” Ha aggiunto Namada. Alla domanda su che fine avesse fatto il polpo una volta finito lo shooting fotografico, la risposta è stata: “Prima lo abbiamo cotto, scoprendo che era molto fotogenico anche così. Poi lo abbiamo mangiato ovviamente. Era delizioso”.
A queste foto è seguita poi una sessione ad Harajuku con Namada in cosplay da polpo. Ma questo costume è apparso molto diverso e non all’altezza dello shooting. Per ovvie ragioni, non avrebbe potuto presentarsi in pubblico con un vero polpo attaccato addosso!
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