Anziano giapponese arrestato per aver rubato quasi 50 statue di Tanuki
Se siete già stati in Giappone, o avete visto dei video, o qualche anime, sicuramente avete presente cosa sono i Tanuki. Se poi avete visto il film Studio Ghibli Pom Poko, allora ne sapete a pacchi. Per tutti gli altri che non conoscono questo strano animale e sono curiosi è presto detto. Il Tanuki è una creatura del folklore giapponese ispirata al cane procione. Ma la sua caratteristica più strana è che possiede degli evidenti e buffi testicoli.
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Il film Pom Poko ha come titolo proprio l’onomatopea del rumore che fanno le pance e i testicoli dei Tanuki, parti del corpo considerate sacre dalla religione shintoista. Nell’anime i personaggi li hanno infatti in bella mostra e c’è anche una scena memorabile con protagonista il loro esilarante scroto malleabile, che in alcuni paesi è stata censurata.
I Tanuki si lanciano sopra la polizia con dei paracadute fatti di testicoli ingranditi per protestare contro l’urbanizzazione selvaggia di Tokyo che sta distruggendo il loro habitat naturale (tema green del film). Poi, quando sono ancora in volo, li trasformano in enormi massi che piombano in testa ai poliziotti.
Anche le statue di Tanuki che si trovano sparse per il Giappone, anche nei giardini delle case, hanno tutte i loro peculiari testicoli in evidenza. E la scena dei testicoli giganti per attaccare, compare anche nelle stampe giapponesi d’epoca: guardate dove si sono ispirati quelli dello Studio Ghibli.
Il Tanuki è una creatura generalmente considerata bonaria in Giappone ma anche moralmente ambigua. Si pensa che questo animale, ispirato al reale cane procione, riesca a trasformarsi in qualunque cosa. Anche in un essere umano con lo scopo di truffarlo o fargli dei dispetti. Basta che, come si vede anche nel film Pom Poko, metta una foglia sulla testa.
Questi animali folkloristici, sotto forma di statuette, recentemente sono diventati l’obiettivo di molti furti nella città di Takaoka, prefettura di Toyama. Il 1 febbraio 2022, il signor Kiyoharu Okinishi di 74 anni, è stato colto in flagrante dalla polizia mentre rubava un Tanuki della zona.
Sospettando che l’uomo fosse responsabile anche degli altri furti denunciati, le autorità hanno deciso di perquisire la sua abitazione. E qui hanno trovato la sorpresa. Una refurtiva di oltre 50 Tanuki di ceramica, tutti rubati al vicinato. In mezzo a loro pure un gufo… chissà perché. Sotto il video del notiziario che ne ha parlato, con la curiosa collezione:
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Okinishi, come capita sempre in Giappone, ha candidamente confessato la sua colpa. Ma non ha spiegato cosa lo ha spinto a rubare proprio dei Tanuki. Si sa che i giapponesi non sono soliti prendere le cose degli altri, lo considerano disonorevole. Quindi ci deve essere stato un motivo sotto, che però non si è ancora capito.
I commenti online alla notizia si chiedono anch’essi cosa ha spinto una persona anziana a fare un gesto del genere, con un non troppo velato tono ironico. E’ ovvio che non c’entra il valore in denaro degli oggetti, sono delle comuni statue di ceramica.
“Ne ha rubati così tanti!”
“Gli piacciono molto i Tanuki oppure c’è un motivo diverso?”
“Perché anche un gufo?”
“Cosa ci avrebbe fatto con tutti quei Tanuki?”
“È diventata una dipendenza per lui”.
“Ho paura di finire come lui quando invecchierò.”
Certamente, trattandosi di questo tipo di creature, non si può escludere che l’uomo possa essere un Tanuki trasformato in essere umano. Magari il suo intento era di liberare i suoi simili prigionieri nei giardini. Tempo fa era accaduta una cosa simile ai Nani di Biancaneve ad opera del movimento autonomo Fronte di Liberazione Nani da Giardino. Chissà se c’entra qualcosa…
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