10 cose che forse non sappiamo sulla Geisha
La Geisha è da sempre vittima di fraintendimenti e stereotipi al di fuori del Giappone. E’ il simbolo del Sol Levante per eccellenza, anche al giorno d’oggi che sta praticamente sparendo. Come è già successo ad un altra icona giapponese ma maschile: il samurai. Negli anni ’20 del 1900 le Geisha in Giappone erano circa 80.000. Oggi oscillano solo tra le 1000 e le 2000 unità in tutto il paese. Ecco 10 cose che forse non sappiamo sulla Geisha.
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Il famoso film hollywoodiano Memorie di una Geisha e relativo romanzo di Arthur Golden hanno contribuito a far conoscere meglio questo mondo ormai quasi perduto. Ma essendo opere di autori e registi americani, molte cose sono imprecise o eccessivamente romanzate se pur godibili. Ma vediamo nel dettaglio 10 punti a riguardo.
1. Geisha (芸者) ha lo stesso kanji di Geiko (芸子) e Geigi (芸妓)
Tutte e tre hanno lo stesso carattere gei (芸), che significa intrattenimento. Qualcosa che richiede una certa abilità di esecuzione. Il secondo kanji di Geisha, sha (者) significa persona o cosa. In Geiko, altro nome delle apprendiste Maiko del quartiere di Gion di Kyoto, Ko (子) significa bambino.
In Geigi invece Gi (妓) è la donna che serve a un banchetto tradizionale giapponese. Tutti e tre i termini indicano una persona che intrattiene gli ospiti con danze, musica, conversazione o servizio ai tavoli.
2. In passato esisteva la geisha maschio
Durante il periodo Edo a Kyoto ed Osaka, la Geisha veniva chiamata Houkan (幇間), mentre Geiko (芸子) significava donna. Quello dell’Houkan era un lavoro di intrattenimento per gli ospiti svolto da uomini.
Una sorta di buffone di corte con vari talenti che assisteva anche le Geiko e le Maiko (舞妓 apprendiste geisha), nelle loro attività. Fu solo nell’era Meiji che la parola Geisha divenne una parola femminile.
3. Puoi distinguere una Geisha da una Maiko dai capelli
La Geisha è la professionista dell’intrattenimento fatta e finita. La sua pettinatura tipica si chiama mago shimada (島田髷) ed è solitamente una parrucca con decorazioni sobrie.
La Maiko invece è una geisha che ancora sta imparando il mestiere e la sua pettinatura, di capelli veri e con decori colorati ed elaborati, si chiama momoware (桃割れ).
4. Puoi distinguere una Geisha da una Maiko dal kimono
La Geisha indossa uno specifico kimono chiamato tsumesode (詰袖) privo di un’apertura sotto l’ascella. La Maiko invece indossa un kimono hikizuri (引きずり) simile al furisode, il kimono formale che le ragazze indossano durante il Seijin-no-hi, l’annuale giornata della maggiore età (21 anni in Giappone).
Entrambi i tipi di furisode hanno maniche molto lunghe ma gli hikizuri hanno anche degli orli imbottiti che le fanno arrivare a volte addirittura fino a terra. Anche i sandali geta che indossano sono diversi: le Maiko indossano gli Okobo, un blocco di legno scolpito scavato nella parte anteriore del piede.
5. Sia la Geisha che la Maiko utilizza l’oshiroi (白粉)
L’Oshiroi (白粉) è la famosa polvere bianca che usano Geisha e Maiko per coprire i volti e la parte davanti e dietro del collo. In passato questa polvere conteneva anche del piombo. In seguito, quando si scoprì la sua pericolosità per la salute, venne eliminato.
Il look del viso poi si completa con un eyeliner nerissimo, un tocco di ombretto rosso nella parte finale delle palpebre e labbra disegnate in modo da apparire piccole e sempre rosse.