Uomo giapponese riceve per errore gli aiuti Covid di un'intera città

Uomo giapponese riceve per errore gli aiuti Covid di un’intera città 

Aveva assicurato: ‘non scapperò’. Poi è scappato… Il mese scorso un uomo di 24 anni ha ricevuto un accredito sul suo conto di 46,3 milioni di ¥ (crc. 345.000 €) invece di 100.000 ¥ (crc. 745 €). La cifra totale doveva essere suddivisa per 463 famiglie della prefettura di Yamaguchi in difficoltà a causa della pandemia. Invece per errore sono andati ad una sola!

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Per scoprire cosa è successo il comune ha redatto un elenco di tutti i richiedenti denaro, ha inserito le informazioni su un floppy disk (si, avete letto bene..) e lo ha inviato alla banca che ha fatto il trasferimento. Prima di cominciare a prendere in giro l’incredibile utilizzo di una cosa così obsoleta come un floppy, sappiate che il Giappone è cronicamente indietro in alcune procedure burocratiche. Pensate che in molti enti ed aziende viene ancora usato il fax.

Da questo si intuisce il fatto che essendo un paese molto metodico, riuscire a far cambiare un automatismo nel quale ‘si è sempre fatto così’ è durissima. Comunque fin qui nessun errore, i dati sono arrivati giusti. Anche se è incomprensibile come possano ancora esistere nel 2022 dei pc in grado di leggere un floppy

Uomo giapponese riceve per errore gli aiuti Covid di un'intera città

Il problema è arrivato dopo, quando per errore insieme al dischetto è stato inviato online alla banca anche l’ordine di trasferimento per tutti i cittadini. Lì il conto dell’uomo in questione era in cima alla lista ma era formattato da sembrare un conto a cui inviare tutto il denaro prima che venisse poi spartito a tutti quelli che avevano fatto richiesta.

Quando l’uomo ha notato la manna nel suo estratto conto, probabilmente ha vissuto uno di quei momenti da cartone animato: su una spalla un angioletto e nell’altra un diavoletto. Indovinate chi dei due ha vinto? Così ha iniziato a spostare il denaro, 600.000 ¥ (crc. 4.500 €) al giorno, in un altro conto per non essere scoperto. Nel frattempo però qualcuno si è accorto dell’errore e ha iniziato a cercare i soldi. Ma ci ha messo troppo tempo prima di scoprire dove fossero finiti. Ormai erano già stati trasferiti tutti.

Una volta rintracciato, l’uomo ha confessato candidamente che i soldi li aveva ricevuti e che poi li aveva spostati in un altro conto. ‘Non scapperò. Pagherò per il mio crimine…’ disse. Ma tecnicamente non si trattava di un furto, i soldi erano arrivati da soli nel conto. Così sono stati interpellati degli avvocati e in seguito è partita una causa contro l’uomo per la restituzione della somma. Ma ormai era tardi. Nel frattempo aveva già avuto il tempo di scappare all’estero con il bottino.

Ha ripulito il suo conto in banca, ha lasciato il lavoro, la casa e se n’è andato. Si è poi scoperto che non era molto che viveva in Giappone, precisamente da ottobre 2020. Aveva approfittato del programma Vacant House Bank, che affitta case rurali con agevolazioni fiscali ai giovani, per ripopolare zone disabitate. In un notiziario hanno anche mostrato un video della casa in questione che, se pur sperduta nella campagna e le risaie, è molto bella!

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Il proprietario della casa che ha affittato al ragazzo, lo ha descritto come ‘un brav’uomo, giovane e bello’. Ha anche detto di aver ricevuto già l’affitto per tutto il mese di maggio. Di questa incredibile vicenda si è ovviamente molto discusso online, con commenti stupiti ed imbarazzati per il comportamento inconcepibile per un giapponese solitamente onesto. Nessuno lo ha anche solo minimamente giustificato, nemmeno scherzosamente.

“E’ una storia triste”.
“I funzionari gli hanno dato abbastanza tempo per scappare…”
“Se avesse avuto 70 anni potrei anche capire di scappare. Ma a 24 anni quei soldi non dureranno”.
“C’è qualcosa di molto sbagliato nel sistema se può accadere ciò.”
“Quando i soldi finiranno sarà ancora un fuggitivo”.
“Ci sono così tante telecamere là fuori, non credo che possa farla franca”.

Sembra che le probabilità di beccarlo siano molto alte. Al giorno d’oggi la polizia è in grado di rintracciare un uomo in una folla di migliaia di persone. La presenza di telecamere è capillare in molti paesi, non solo in Giappone. E comunque un aereo o una nave deve averla presa per forza. Dovrebbe rintanarsi anni e anni in qualche paese sperduto e fare una vita da selvaggio per non farsi trovare. Cosa che renderebbe inutile l’avere tutti quei soldi.

D’altra parte però, tecnicamente non ha commesso nessun crimine. Sarebbe difficile per la polizia giapponese andare in un paese estero per cercarlo. Secondo un avvocato intervistato in merito alla vicenda, la causa potrà andare avanti anche in sua assenza, ed è quasi garantito che vinceranno i cittadini. Dopo 10 anni però, l’ingiunzione al risarcimento dei danni non sarà più valida legalmente. Tutto quello che deve fare l’uomo è non farsi trovare per 10 anni. Scommetto che se riesce a raggiungere qualche paradiso fiscale questa cosa sarà più che fattibile…

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Fonte: @soranews24


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