Uomo giapponese arrestato per tentato matrimonio con una donna a sua insaputa
Per alcune persone arriva un momento nella vita in cui c’è un forte desiderio di “sistemarsi“. Che nel pensiero comune significa praticamente sposarsi e mettere su famiglia. Per arrivare al matrimonio però si devono attraversare necessariamente una serie di passaggi. Ci vuole pazienza, dedizione e tempo da investire per questo obiettivo finale. Il primo passo è quello di cercare un potenziale partner chiedendogli di uscire. Ma questo in Giappone spesso è più difficile del normale a causa del carattere timido e riservato di molte persone.
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Non sarebbe bello saltare tutta la prima parte in un rapporto? Poter eliminare la costante paura del rifiuto e andare direttamente alla luna di miele? Questo è probabilmente quello che ha pensato un uomo di 39 anni di Isesaki, città nella prefettura di Gunma. Pagandone però il prezzo con un arresto.
Qualche mese fa l’uomo si è recato nell’ufficio del governo locale e ha presentato i documenti necessari per registrare il suo matrimonio con una donna. Tutto era perfettamente in ordine e firmato da entrambi i futuri coniugi nel modo tradizionale giapponese, ovvero con il tipico timbro hanko. Tutti in Giappone usano questa modalità per firmare i documenti importanti.
Però esistono anche dei timbri di riserva, che possono essere facilmente acquistati nei negozi di cancelleria nipponici. Servono per firme meno importanti, come ad esempio quelle sui pacchi ricevuti o gli avvisi dalla scuola. Sebbene un tale tipo di timbro non regga se contestato in tribunale, in questo caso è stato sufficiente per superare il primo controllo per la certificazione di matrimonio.
Sopra ecco un classico espositore di timbri con centinaia tra i cognomi giapponesi più comuni che si possono trovare in vendita. Ovviamente non sono quelli per i documenti ufficiali.
Quando la “moglie a sua insaputa” ha scoperto quello che l’uomo aveva fatto ovviamente ha chiamato subito la polizia. La registrazione di matrimonio è stata subito annullata e l’uomo arrestato con l’accusa di falsificazione di documenti. Si dice che abbia ammesso candidamente la sua colpa giustificandosi con la frase: “volevo sposarla perché mi piaceva…”
I commenti dei nipponici a questa notizia hanno puntato soprattutto sul fatto che una cosa così grossa sia stata relativamente facile da fare:
“Quel ragazzo è pazzo.”
“So come ci si sente, è qualcosa che tu immagini di fare”.
“Avrebbe funzionato se la donna fosse stata Hatsune Miku (Idol virtuale).”
“È troppo inquietante”.
“Sono un po’ invidioso, perché non ho mai incontrato qualcuno che mi piacesse tanto da arrivare a questo”.
“La parte spaventosa è che il governo aveva accettato il matrimonio…”
In passato ci sono state storie di “divorzio senza consenso” in Giappone. Chiedere il divorzio senza che l’altro coniuge lo sappia. Ma un tentativo di matrimonio senza consenso forse è la prima volta che capita, almeno nel Sol Levante. Per questo è difficile dire quale tipo di sanzione può attendere il colpevole.
Si spera sia abbastanza dura da dissuadere dei prevedibili futuri emulatori. Si sa come funzionano queste cose, ovunque. Il messaggio deve essere chiaro: “non puoi andare in giro a sposare le persone a tuo piacimento“. In Giappone per fare questo esiste la realtà virtuale…
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Fonti: @TBSNews e @soranews24
