Tadashi Yanai è attualmente l'uomo più ricco del Giappone

Tadashi Yanai è attualmente l’uomo più ricco del Giappone

Sono anni che i miliardari là fuori fanno fortuna nel mondo della moda. Noi in Italia fortunatamente ne sappiamo qualcosa, basta citare Armani, Prada o Luxottica. In Giappone invece se parliamo di ‘moda e miliardari’ esce fuori il nome di Tadashi Yanai. Ma chi è costui e come ha fatto a fare la grana?

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Tadashi Yanai è l’uomo dietro uno dei marchi di moda più alla ribalta negli ultimi anni: Uniqlo. E’ sbarcato ormai da un po’ anche in Italia a Milano, a Roma solo da pochi mesi. Da noi l’espansione è solo all’inizio, data la forte concorrenza con altri brand presenti da anni nel nostro paese. L’intenzione del magnate giapponese però è quella di aprire in futuro nuove filiali in altre città italiane, la prossima probabilmente sarà Firenze. Nel resto del mondo invece esistono già da tempo circa 2.100 negozi Uniqlo sparsi ovunque, è uno dei marchi di abbigliamento più popolari.

Yanai, colui che ha creato il brand, è attualmente la persona più ricca del Giappone, con un patrimonio netto di 33 miliardi di €. Il suo ruolo effettivo è quello di fondatore e presidente della società madre della catena Uniqlo, chiamata Fast Selling.

Tadashi Yanai è attualmente l'uomo più ricco del Giappone

La storia di Tadashi Yanai 

Tadashi nasce il 7 febbraio 1949, in una comunità mineraria della città di Ube, prefettura di Yamaguchi, nel sud dell’isola principale giapponese, l’Honshu. Suo padre possedeva un negozio di abbigliamento maschile chiamato Ogoroi Shoji, quindi ha iniziato seguendo le sue orme. I figli in Giappone, soprattutto se primogeniti maschi o unici come lui, devono ereditare le attività dei padri. Anche se non è la loro vera aspirazione per il futuro. Così, dopo il diploma di scuola superiore, Yanai si iscrive alla Waseda University di Tokyo alla facoltà di Scienze Politiche ed Economia.

Quando da giovanissimo iniziò a farsi le ossa in una grande azienda della città su consiglio del padre, non era per niente motivato, preferiva giocare a Mahjong. Ed infatti dopo solo un anno lasciò il lavoro e tornò a casa. Il futuro miliardario, che allora aveva solo 23 anni, tornò nella sua città natale Ube e decise di iniziare a lavorare nel negozio di vestiti del padre.

Due anni dopo il suo ritorno, il padre lasciò l’azienda nelle sue mani. Da banale negozio di abbigliamento classico maschile, Yanai cominciò a cambiare un po’ di cose. Ad esempio cominciò a vendere prodotti di qualità ma a prezzi più accessibili per tutti. Voleva attrarre una clientela più giovane, come era lui.

Tadashi Yanai è attualmente l'uomo più ricco del Giappone

L’ascesa di Uniqlo

Nei primi anni 80′ Yanai si concentrò esclusivamente sull’abbigliamento casual, rispetto alle cravatte e agli abiti eleganti che vendeva Ogoroi Shoji quando c’era ancora suo padre. A questo punto decide di aprire una nuova impresa, chiamata Unique Clothing Warehouse, ispirandosi alle grandi catene di abbigliamento degli anni 80′ come Benetton e Gap. Così nel 1984 nasce il suo primo negozio ad Hiroshima. Racconta Yanai:

“L’obiettivo era creare un luogo in cui i clienti potessero essere liberi di osservare e toccare la merce da soli, senza più un bancone e un venditore. E soprattutto acquistare abbigliamento di qualità a prezzi equi”.

I successivi quattro anni videro l’apertura di centinaia di punti vendita in tutto il Giappone. Yanai ha indubbiamente avuto la fortuna di aver ereditato un’attività già avviata dal padre ma poi ci ha messo tanto del suo. Nel 1988 cambia il nome dell’azienda ed è qui che nasce Uniqlo, contrazione di Unique Clothing. Circa tre anni dopo, cambia anche il nome della società madre da Ogoroi Shoji a Fast Retailing Co. Ma fu il lancio della sede di Harajuku, mecca dello shopping giovane, ad essere la svolta definitiva e la consacrazione nazionale del brand.

Il loro articolo di punta, quello che ha fatto veramente moda negli anni 90′ giapponesi, è stato la felpa in pile. Secondo Business Insider, nel 1998 sono state la grande mania del Giappone, 1 persona su 4 ne possedeva una. L’azienda Fast Selling è al giorno d’oggi il rivenditore di abbigliamento più quotato al mondo dal punto di vista finanziario. Comprende Uniqlo, GU, TheoryPrincesse Tam-Tam e altri marchi che insieme hanno addirittura superato il fatturato annuo del colosso Zara.

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