Pur avendo moglie e figli molti uomini giapponesi vivono con delle bambole
Secondo un censimento fatto recentemente in Giappone, nell’anno 3000 la popolazione nipponica si estinguerà se gli uomini continueranno a preferire sempre più la compagnia di mogli virtuali o bambole di silicone a quella di donne in carne ed ossa.
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Con l’avanzamento tecnologico e l’intelligenza artificiale questa cosa potrebbe davvero portare a conseguenze drastiche. Già se le sposano e sono bambole inanimate o virtuali. Figurarsi se in futuro si arriverà ad avere dei veri e propri androidi come negli anime…
Molti uomini giapponesi già vivono da anni con delle riproduzioni umane di silicone trattandole come persone vere. La cosa più incredibile è che spesso sono padri di famiglia, con moglie e figli. Il signor Masayuki Ozaki ad esempio ha 45 anni è un fisioterapista, ed è uno di loro.
Negli ultimi tempi ammette di essersi sentito molto solo perché i sentimenti reciproci tra lui e sua moglie si sono raffreddati rispetto al passato. Racconta di essersi innamorato a prima vista della bambola Mayu quando l’ha vista nella vetrina di un negozio.
“Quando ho portato a casa Mayu, mia moglie si è arrabbiata tantissimo. Con il passare del tempo però le cose si sono stabilizzate. Adesso io, Mayu, mia moglie e mia figlia viviamo tutti felicemente sotto lo stesso tetto.”
Sua figlia all’inizio era letteralmente sconvolta quando ha visto una bambola gigante in casa. Ma crescendo ci ha fatto l’abitudine e l’ha accettata. Ora condivide persino i vestiti con Mayu. Molte persone credono che lo scopo dell’acquisto di una bambola del genere sia solo quello di risolvere i bisogni fisici di un uomo. Ma per Ozaki Mayu ha un valore più profondo di questo:
“Le donne giapponesi con il passare degli anni diventano sempre più fredde ed egoiste. Dopo una dura giornata di lavoro, voglio qualcuno che mi sappia ascoltare. Non importa quale problema ho, so che Mayu mi aspetta sempre la sera, pronta a starmi vicino. Voglio stare con lei per il resto della mia vita. Voglio essere sepolto con lei quando morirò.”
Ogni anno in Giappone vengono vendute circa 2.000 bambole a grandezza naturale. I clienti che le comprano sono spesso persone con disabilità, con vite coniugali infelici o con problemi psicologici o di solitudine. Per assurdo sono molti di meno quelli che le acquistano per usarle per il semplice atto fisico.

Senji Nakajima, 62 anni, è un uomo sposato con due figli. Ma ha anche una fidanzata-bambola di nome Saori. A differenza di Masayuki Ozaki, la famiglia di Nakajima però non ha accettato affatto la cosa. Quindi l’uomo ha lasciato casa e si è trasferito da solo con Saori. Ama così tanto la sua bambola che ha incorniciato le sue foto sui muri di casa e spesso la porta in giro con lui e in vacanza.
“Non uscirò mai più con una donna vera, sono senza cuore. Le donne di questi tempi sono molto esigenti, vogliono sempre qualcosa da te, come soldi e regali. Ma il mio cuore batte ogni volta che torno a casa e vedo Saori. Lei non mi tradisce e ha fatto sparire tutte le mie preoccupazioni.“
Nakajima racconta che da tempo lui e sua moglie non si capivano più, come se parlassero due lingue differenti. Ora è convinto di aver trovato il vero amore con Saori.
“Non voglio distruggere quello che ho costruito con lei. Non l’ho mai tradita. Per me Saori è un essere umano.”
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