Perché pavimenti e marciapiedi in Giappone sono disseminati di strisce gialle?
Se siete stati in Giappone, o guardate spesso video girati lì, sicuramente avrete notato che strade, marciapiedi, centri commerciali, stazioni e aeroporti, sono ricoperti di vistose strisce gialle. E non sono lisce ma hanno linee e punti in rilievo, particolare che spesso irrita quando dobbiamo trascinarci dietro delle valigie che ci si incastrano. In Giappone sono ovunque, negli ultimi decenni hanno cominciato a comparire anche nelle grandi città di tutto il mondo ma non così capillarmente. Sono un’invenzione tutta nipponica che risale al lontano 1965 ma.. a cosa servono?
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Ho sentito spesso persone chiedersi: ‘sembrano dei LEGO a grandezza naturale.. perché in Giappone sono ovunque?’ Questi mattoncini gialli sono chiamati 点字ブロック cioè blocchi Tenji. Tenji è la parola giapponese che sta per linguaggio braille, ovvero la scrittura per i non vedenti. Ora forse si può già intuire il loro reale civilissimo scopo.
Aiutare persone con disabilità visive o completa cecità a transitare, agevolmente ed autonomamente, negli spazi pubblici di una città è il motivo della loro presenza. Il colore giallo non è casuale ovviamente ma è stato scelto perché più visibile di altri, soprattutto in chi distingue poco i colori o è ipovedente. Ma il colore è solo un lato dell’utilità di questa segnaletica: perché una sua parte altrettanto importante sono proprio le scanalature e i puntini dei blocchi Tenji.
Chi cammina accompagnandosi da un bastone grazie a questi segni può “leggere” il suolo come fosse un libro. Le linee indicano la direzione in cui va un percorso. I bottoncini indicano invece gli incroci e le zone in cui ci si deve fermare per questioni di sicurezza. Per lo stesso motivo in Giappone ogni singolo semaforo ha anche una segnaletica uditiva per aiutare i non vedenti a capire quando è verde.
Queste simboliche vie di mattoncini gialli in stile Mago di Oz attraversano strade e marciapiedi e tracciano percorsi in tutte le città giapponesi, perfino all’interno di edifici e labirintiche stazioni della metropolitana. Oltre ad aiutare le persone non vedenti a farsi strada nelle affollate e frenetiche aree urbane e commerciali nipponiche, i blocchi Tenji sono anche un’importante guida che ti permette di arrivare proprio nel punto esatto in cui aspettare un treno alla giusta distanza di sicurezza dai binari.
In grandi megalopoli come Tokyo, tantissime linee ferroviarie e metropolitane stanno installando da tempo anche dei cancelli automatizzati davanti ai binari che si aprono solo quando il treno è già arrivato sulla banchina. Potrebbe essere potenzialmente pericoloso, soprattutto per un non vedente, avere davanti i binari aperti nei quali inavvertitamente cadere giù o far cadere qualche effetto personale. Tali cancelli in Giappone sono diventati anche un’importante misura di prevenzione del suicidio, dato che molte persone purtroppo scelgono di togliersi la vita buttandosi sotto i treni…
Nelle zone meno centrali delle città giapponesi però, dove ancora non sono presenti ovunque i cancelli davanti ai binari, i blocchi gialli Tenji sono fondamentali per i ciechi. Forniscono informazioni essenziali su dove sostare alla giusta distanza di sicurezza tra banchina e treni in arrivo a grande velocità.
Avere arti, valigie o borse troppo vicini ai binari quando arriva un treno o una metropolitana è sempre pericoloso. Anche solo per il grosso spostamento d’aria che si crea e che potrebbe sbilanciare le persone e farle cadere sui binari, soprattutto se non vedenti.
Il creatore dei blocchi Tenji si chiama Seiichi Miyake. L’idea per realizzarli gli è venuta volendo aiutare un caro amico che stava purtroppo cominciando a perdere la vista. Miyake, per poter rendere reale questa sua brillante invenzione, all’inizio ci ha investito i suoi stessi risparmi.
Poi i blocchi Tenji sono stati brevettati e sono entrati in uso il 18 marzo 1965 partendo dalla città di Okayama. La loro prima collocazione è stata attorno al perimetro di una scuola per non vedenti. Tutti sono rimasti entusiasti della loro estrema utilità e da allora si sono diffusi praticamente in ogni angolo del Giappone e non solo. Ora si possono trovare anche in tutto il resto del mondo.
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