Museo Ghibli avvia una campagna donazioni per evitare il fallimento

Museo Ghibli avvia una campagna donazioni per evitare il fallimento 

In Giappone esiste già un sistema chiamato furusato nozei cioè “tassa della città natale”. Si tratta di una tassa di soggiorno che i lavoratori sono tenuti a pagare al proprio comune di residenza. Che in realtà è tecnicamente un sistema di donazione e credito d’imposta.

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Nato nel 2008, il furusato nozei consente ai privati ​​di effettuare donazioni alle imprese in difficoltà. Una parte di queste possono poi essere reclamate a credito nelle tasse da pagare a fine anno. Molte volte c’è anche una sorta di ricompensa per chi ha fatto la donazione. I furusato nozei delle aziende agricole ad esempio offrono carne, frutta o verdura di alta qualità ai loro donatori.

Per quanto riguarda la parte della “città natale”, inizialmente le aziende alle quali era possibile offrire sostegno erano piccole imprese nelle aree rurali. Questa settimana però nell’elenco è apparsa a sorpresa un’organizzazione di alto profilo e situata in una grande città: il Museo Ghibli di Mitaka City a Tokyo!

Il post è apparso nell”account Twitter ufficiale del Museo Ghibli, accompagnato da un link alla pagina delle donazioni, recitando:

“Abbiamo avviato una campagna furusato nozei per chiedere fondi per il Museo Ghibli di Mitaka. Chiediamo umilmente il vostro sostegno”.

Normalmente il Museo dedicato ai capolavori animati dello Studio Ghibli è una macchina da soldi. Anche se il biglietto ha il prezzo di soli 1.000¥ (crc. 7.70€) e l’entrata è scaglionata per evitare il sovraffollamento, il bar in loco guadagna bene. E ovviamente anche il negozio di souvenir fa affari d’oro.

Eppure anche il fortunato museo non ha resistito alla crisi dovuta alle lunghe chiusure causa pandemia. E anche se attualmente è aperto al pubblico, le presenze annuali sono state pochissime rispetto alla norma. Anche a causa del numero ridotto di visitatori consentiti all’interno delle sale per garantire il giusto distanziamento sociale.

Per questo il Museo Ghibli è stato costretto a rilasciare tale dichiarazione:

Attualmente stiamo operando in rosso. A marzo, abbiamo ricevuto una sovvenzione dalla città di Mitaka per sostenere le spese operative ma nonostante ciò, dovremo consumare i fondi che avevamo pianificato per le riparazioni e la manutenzione. La pandemia sembra che durerà ancora per molto tempo. Se continueremo ad attingere alle nostre riserve finanziarie, il funzionamento della struttura e la manutenzione programmata saranno a rischio”.

Museo Ghibli avvia una campagna donazioni per evitare il fallimento

Giovedì scorso è stata così lanciata una campagna furusato nozei per il Museo Ghibli. Come già accennato, tali campagne includono spesso una sorta di ricompensa per i donatori.

Ma nonostante l’ampio catalogo di prodotti esistenti a marchio Ghibli, il Museo afferma che l’unica cosa che i sostenitori riceveranno sarà un biglietto di ringraziamento. Inoltre, la campagna chiede a coloro che scelgono di donare, una cifra non inferiore a 5.000¥ (crc. 38€).

L’obiettivo della campagna era il raggiungimento di 10 milioni di ¥ (crc. 76.000€) ma la raccolta è andata oltre le aspettative superando i 12 milioni in meno di 24 ore dal tweet del Museo Ghibli.Museo Ghibli avvia una campagna donazioni per evitare il fallimentoI 12.106.031¥ (crc. 93.000€) provengono da 1.478 donatori. Questo significa che la media è di circa 8.190¥ a persona (crc. 61€). Edit: Al 25 ottobre 2021 le donazioni sono arrivate a superare i 31 milioni di ¥.

Qui trovate la pagina del crowdfounding aggiornata > https://www.furusato-tax.jp/gcf/1287.

Secondo i termini della campagna, qualsiasi importo donato che supera l’obiettivo di 10 milioni di ¥ sarà devoluto alla Tokuma Memorial Cultural Foundation for Animation, operatore legale del museo di cui il co-fondatore dello Studio Ghibli Hayao Miyazaki è presidente.

Il furusato nozei per il Museo Ghibli durerà fino al 31 gennaio 2022. Quindi i fan hanno ancora moltissimo tempo per aiutare la struttura a superare la crisi di budget causata dall’ormai scontato, maledetto Covid-19.

Fonti: @soranews24 e @furusatochoice


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