L’economia giapponese è in declino ma per i turisti stranieri è una buona notizia
Nel terzo trimestre del 2022, tra luglio e settembre, l’economia del Giappone ha registrato una forte contrazione, come non se ne vedevano da molti anni. Questo ha fatto aumentare i prezzi medi e di conseguenza diminuire i consumi. Secondo i dati ufficiali dell’ufficio di gabinetto giapponese pubblicati martedì scorso, la terza economia più grande del mondo ha registrato una diminuzione del proprio prodotto interno lordo (PIL) dello 0,3% in tre mesi.
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Come molte altre nazioni compresa la nostra, il Giappone è stato colpito duramente dalla distruzione della produttività industriale e dell’assenza totale di turismo per quasi tre anni a causa della pandemia. Il calo dello Yen giapponese rispetto ad altre valute, in particolare dollaro USA e Euro, è attualmente un altro grosso problema per il paese. Lo è di meno per i turisti che invece possono approfittare del momento propizio e fare buoni affari in Giappone. Un anno fa 1 € valeva circa 128 ¥. Oggi ne vale attorno ai 145 ¥!
I grandi esportatori giapponesi, come la casa automobilistica Toyota e quella di videogiochi Nintendo, in un primo momento hanno beneficiato della debolezza dello Yen. Ora però, con l’aumento del costo delle importazioni, anche le esportazioni ovviamente stanno calando. Lo Yen debole è pessimo per le importazioni e il Giappone importa praticamente tutto il suo petrolio e la maggior parte del cibo. Il tasso di inflazione del Giappone rimane al 3%, un dato molto buono rispetto a quello attuale di Usa ed Europa. Ma gli aumenti di prezzo che sta vivendo, dagli snack confezionati alle tariffe dei taxi, sono evidenti.
Negli ultimi decenni il Giappone si è crogiolato in una ottima deflazione, ovvero un persistente calo dei prezzi generali. Quindi ora potrebbe ritrovarsi impreparato agli aumenti. Soprattutto perché negli anni appena passati la crescita salariale è stata più lenta di quelli precedenti.
Un impatto significativo hanno avuto anche le restrizioni pandemiche applicate alle risorse provenienti dalla Cina. Nonostante attualmente i limiti sono stati allentati, il Giappone vive ancora nella paura di una nuova ondata di infezioni. La sua attuale carenza di chip per computer e altri componenti d’importazione per l’elettronica e l’informatica, è la prova che le restrizioni hanno danneggiato negativamente molti settori produttivi nipponici.
Ora che le frontiere sono aperte, probabilmente l’economia giapponese migliorerà nei prossimi mesi. Ma è ancora vulnerabile alle misure economiche della Cina e ai problemi geopolitici. Soprattutto a causa dalla guerra in Ucraina e dei freddi rapporti tra Stati Uniti e Cina. Da circa un mese e mezzo, cioè da quando il Giappone accoglie di nuovo i turisti dopo quasi tre anni di totale isolamento, i segnali di miglioramento della situazione economica già si percepiscono. Anche se ancora il valore dello Yen rimane molto basso rispetto agli anni pre-pandemici.
Secondo Hiroyuki Ueno, economista presso SuMi Trust:
“Il deprezzamento dello Yen offre ai turisti stranieri un miglior rapporto qualità-prezzo, rendendo il Giappone molto attraente come destinazione per un viaggio di piacere”.
Grazie Ueno-san, lo avevamo già capito. Infatti qui abbiamo già prenotato voli per il Giappone da tempo. Nella speranza però che questa situazione monetaria vantaggiosa per noi europei resista ancora un po’ per permetterci di fare almeno un viaggio più low-cost. Poi potrà tornare tranquillamente come prima! XD
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