Le Olimpiadi secondo il Times saranno cancellate ma il Giappone nega
Il Giappone è uno dei paesi industrializzati meno colpiti dalla pandemia al mondo con “solo” 5000 morti totali. Recentemente però un’ondata di nuovi casi lo ha portato alla decisione di chiudere i confini agli stranieri non residenti. E a dichiarare lo stato di emergenza a Tokyo e nelle principali città. Ieri è anche circolata la notizia che le Olimpiadi, secondo il Times, saranno cancellate ma il Giappone nega tutto.
Un recente sondaggio ha stabilito che l’80% della popolazione giapponese pensa che i Giochi Olimpici non dovrebbero tenersi quest’estate. Principalmente per paura che l’arrivo di atleti e turisti dall’estero possa diffondere ulteriormente il virus.
Il quotidiano britannico Times, citando le parole di un membro non identificato della coalizione di governo giapponese, ieri ha scritto: “Nessuno vuole essere il primo a dirlo ma un pensiero comune è che sarà difficile che quest’anno si riuscirà a fare le Olimpiadi di Tokyo.”
L’organizzazione dei Giochi non ha commentato subito questa rivelazione dell’autorevole giornale. Successivamente però il ministro giapponese responsabile di Tokyo 2020, Seiko Hashimoto, ha negato questa informazione nelle dichiarazioni rilasciate ai media giapponesi.
Anche il governo ieri ha insistito sulla sua idea di fare i Giochi Olimpici, precisamente dal 23 luglio. Hashimoto ha dichiarato: “Il governo farà ogni sforzo possibile per far sì che i Giochi Olimpici e Paralimpici si svolgano a luglio 2021.“ Ha aggiunto anche che “Il Giappone sta facendo il possibile per controllare la pandemia con tutte le misure necessarie per garantire dei Giochi in sicurezza.” 
Il comitato organizzatore si è allineato alle parole di Hashimoto. Aggiungendo che “Il governo sta conducendo una serie di riunioni di coordinamento per attuare drastiche misure anti-covid.“ Anche il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e il Comitato Paralimpico (IPC) si sono detti “Completamente concentrati sull’organizzazione dei Giochi quest’estate.”
Suga sostiene che i Giochi Olimpici a questo punto servono anche come un simbolo, una “Prova della vittoria dell’umanità intera sul Covid.”
