L'artista giapponese che 'anima' l'arte sacra italiana

L’artista Giapponese che ‘anima’ l’arte sacra Italiana

Hiroshi Mori, l’artista Giapponese che ‘anima’ l’arte sacra Italiana. Gli anime e i manga per voi sono “sacri”? Sono la vostra nuova religione? Anche per l’artista giapponese Hiroshi Mori. Tanto che ha pensato (genialmente) di reinterpretare la nostra tipica arte religiosa, tra il 200 e il Rinascimento, in stile anime manga, cioè pop contemporaneo giapponese. Dato che mi piace l’arte e l’ho studiata in tutte le sue sfaccettature da sempre, non potevo farmi sfuggire questa chicca.

Strano che non è venuto in mente prima a nessuno di fare questo mix tra due stili visivi apparentemente distantissimi l’uno dall’altro ma che miscelati insieme stranamente funzionano! Infatti Mori descrive così la sua arte: “mi interessa il divario tra la cultura “chiusa” di manga e animazioni giapponesi, e l’aura di autorità assoluta che avvolge l’arte tradizionale giapponese e la pittura religiosa classica. Combinando le immagini delle due realtà, sia gli appassionati di Belle Arti che chi ammira animazione e manga potrà guardare i miei lavori e, spero, capire l’irriverente umorismo che cerco di raffigurare.”

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Hiroshi Mori, l’artista Giapponese che ‘anima’ l’arte sacra Italiana.

L'artista giapponese che 'anima' l'arte sacra italiana

Leonardo da Vinci – Cenacolo 1497


 

L'artista giapponese che 'anima' l'arte sacra italiana

Beato Angelico – Annunciazione 1435


 

L'artista giapponese che 'anima' l'arte sacra italiana

Simone Martini – Annunciazione 1333


 

L'artista giapponese che 'anima' l'arte sacra italiana

Gentile da Fabriano – Pala Strozzi 1423


Hiroshi Mori

Hiroshi Mori (classe 1977) in principio fu influenzato dalla scuola Rimpa della pittura tradizionale giapponese ma in seguito si è appassionato molto alla cultura moderna pop giapponese di manga e animazione. Da qui tenta con forza di coniugare i due antipodi, arte tradizionale ed espressione e tecnologie moderne, al fine di esprimere l’ansia verso la realtà e le speranze per il futuro con immagini piene di ricche metafore simboliche. Le sue opere sono oggi molto acclamate dal mondo dell’arte giapponese e mondiale: nel 2013 e 2014 ha tenuto diverse mostre in Giappone e Taiwan. Ha vinto anche molti premi tra cui lo “Shigeo Goto Prize of 7 Tagboat Award” nel 2012 e il “Kunio Motoe Prize of Shell Art Award 2010”. Fu anche tra i primi cinque finalisti del “Young Art Taipei-Young Art Award” del 2011.

L'artista giapponese che 'anima' l'arte sacra italiana

Tecnicamente ad Hiroshi Mori piace sempre fare nuovi tentativi. Durante le sue ultime creazioni ha provato ad utilizzare le tecnologie digitali per dare il tono di base in oro alle sue opere senza l’utilizzo della tradizionale (e costosa) foglia oro usata nelle pale lignee occidentali. Dopo tanti test, ha finalmente trovato una soluzione che gli permettesse di fondere le nuove tecnologie nelle sue opere d’arte. Mori spiega “come artista moderno voglio fare uso della tecnologia, per lasciare un testamento che dimostri ai posteri che ho vissuto in questa epoca.” Che altro dire, un genio! 🙂

L'artista giapponese che 'anima' l'arte sacra italiana

Consigli cartacei per approfondire:

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Lo zen e il manga. L’arte contemporanea giapponese

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L’artista Giapponese che ‘anima’ l’arte sacra Italiana

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