La nuova testimonial di un popolare tè verde giapponese non esiste. E' fatta con l’AI 

La nuova testimonial di un popolare tè verde giapponese non esiste

Se siete stati in Giappone sicuramente avrete visto e molto probabilmente bevuto, questo tipo di tè o uno simile. Magari sarete anche rimasti delusi perché per i gusti dolcificati degli occidentali risulta abbastanza insapore. Il tè verde giapponese sencha in generale, sia freddo che caldo, in Giappone è sempre non zuccherato. Perché è una bevanda versatile che si accompagna a qualsiasi pasto, salato e dolce, spesso al posto dell’acqua. Nello specifico, il tè in bottiglia è anche tra i più diffusi in vendita all’interno delle famose ed onnipresenti vending machine nipponiche.

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Proprio il produttore di uno dei tè commerciali più apprezzati in Giappone, Ito En, ha recentemente ampliato la sua popolare linea con il nuovo tè verde Oi Ocha Catechin. Per sponsorizzarlo ha realizzato la  pubblicità che trovate qui sotto. Notate nulla di strano?

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“Il mio futuro inizia da adesso” dice la voce narrante. Una donna dai capelli grigi appare sullo schermo in un paesaggio futuristico, con in mano la bottiglia di tè verde Oi Ocha Catechin. Viene verso la telecamera e poi, improvvisamente ritorna giovane e nel presente. A suggerire che bevendo questo tè si rimane giovani e in salute e che riduce il colesterolo. I giapponesi vedendo questo spot si sono subito chiesti chi fosse l’affascinate e sconosciuta testimonial scelta. Scoprendo in seguito che non si tratta di una persona vera, ma di una ragazza ‘senza nome’ ideata dall’intelligenza artificiale.

Inoltre, lei non è l’unica parte creata con una AI. Ito En ha utilizzato l’intelligenza artificiale anche per generare immagini per l’etichetta del tè verde. Il programma ha sviluppato molte opzioni di come sarebbe dovuta apparire la bottiglia. Facendo di fatto in pochi minuti, il lavoro di molte ore di un grafico.

La nuova testimonial di un popolare tè verde giapponese non esiste. E' fatta con l’AI A questo punto, ai progettisti umani è bastato solo scegliere quelle più accattivanti e migliorarle. Ed infine optare per quella definitiva e finalizzarla. Praticamente quasi l’intero lavoro pubblicitario per la bibita è stato fatto dall’AI.

La nuova testimonial di un popolare tè verde giapponese non esiste. E' fatta con l’AI 

Il design astratto dell’etichetta sembra il genere di cose che farebbe proprio un’intelligenza artificiale, quindi qui nessuna sorpresa. La cosa che ha sconvolto di più i nipponici è stata ovviamente la testimonial, che appare molto realistica. Tutti inizialmente l’hanno scambiata per una ragazza vera, magari una star emergente come spesso accade. Per poi scoprire che fosse generata da un programma AI, simile a quelli che ormai tutti usiamo nel cellulare. Ecco alcuni commenti sotto il video:

“Quando è iniziato il video, ho pensato ‘Non riconosco questa attrice…’ poi ho scoperto che è stata creata dall’intelligenza artificiale! La tecnologia moderna è sorprendente”.

“Non potevo dire che non fosse una persona reale finché non ho visto come si muovono le sue labbra quando beve, anche i movimenti degli occhi sembrano un po’ innaturali. Ma la qualità è comunque incredibile.”

Ma non tutti sono convinti che dei testimonial fatti con l’intelligenza artificiale riescano a vendere bene come dei veri personaggi famosi o influencers. Ecco alcuni commenti negativi:

“L’intelligenza artificiale sembra essere davvero brava a creare volti dimenticabili.”

“Sì, la tecnologia è impressionante e tutto. Ma realizzare che questa persona non esiste davvero mi fa sentire un po’ vuoto dentro.”

“Sento che con l’avanzare della tecnologia dell’intelligenza artificiale, ci stiamo dirigendo verso una distopia. Tutti quelli che vediamo negli spot pubblicitari, nei programmi televisivi e nei mass media in generale, potrebbero in futuro diventare persone create con l’AI.”

Storicamente, man mano che una tecnologia avanza, diventa sempre più economica da utilizzare. Ed ovviamente una persona che non esiste non prende uno stipendio come una reale. Di conseguenza diventerà molto meno costoso, soprattutto nello spettacolo e nel marketing, avere delle AI al posto di artisti umani. Un certo numero di commentatori ha sottolineato anche un altro motivo per cui degli attori e personaggi virtuali potrebbero essere sempre più una scelta attraente per le società commerciali.

“Non c’è il rischio che vengano coinvolti in scandali che danneggiano la reputazione delle aziende che puntano su di loro per vendere.”

“Se sei arrabbiato per il fatto che le aziende utilizzano modelli di intelligenza artificiale, dovresti lamentarti con le celebrità che provocano scandali.”

Va sottolineato che Ito En non ha rilasciato alcuna dichiarazione sul fatto che la sua testimonial artificiale sia un tentativo di mitigare i rischi per la reputazione legati alle sponsorizzazioni da parte di esseri umani. Allo stesso tempo, questo vantaggio deve essere qualcosa di cui le agenzie pubblicitarie sono profondamente consapevoli al giorno d’oggi.

Il marketing giapponese quando usa delle celebrità, è quasi interamente incentrato sulla loro immagine pubblica. Quando quell’immagine per diversi motivi si sporca (scaldali, reati, droga), fa sprofondare l’intera strategia promozionale. Non sarebbe uno shock se il vantaggio di essere in grado di rinunciare a tutti questi rischi sia parte del motivo per cui Ito En ha scelto una testimonial fatta con l’AI.

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