La città di Nara vieta a turisti e locali di nutrire i cervi
Il Parco dei cervi di Nara è uno dei luoghi turistici più popolari del Giappone. Qui si può camminare tra i maestosi animali che sono liberi di scorrazzare per tutta la città. Sono abituati all’uomo, attraversano la strada sulle strisce pedonali e si inchinano educatamente ai visitatori in cambio di cracker di riso > senbei. Ma da adesso la città di Nara vieta a turisti e locali di nutrire i cervi affamati con cibo non adatto a loro.
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Nella zona sono soliti trovarsi molti chioschetti che vendono pacchetti di crackers appositi per cervi, gli Shika Senbei. Questi animali sono troppo abituati a nutrirsi facilmente grazie a questi biscotti e probabilmente non riescono tutti a procacciarsi il cibo da soli in loro assenza.
Per questo si sono trovati da un momento all’altro, causa Covid, senza i preziosi turisti che li sfamavano. Vedendo moltissimi cervi vagare disperatamente anche lontano dal parco in cerca di cibo, molte persone del posto si sono preoccupate e hanno cominciato a dare loro avanzi vari pur di sfamarli.
Ma la Nara Deer Preservation Foundation, la fondazione che si prende cura di questi animali, ha subito specificato che questi i cervi non devono mangiare il cibo umano che può essere dannoso per la loro salute. Per questo hanno cominciato ad installare dei cartelli tutto intorno al parco. Si chiede ai visitatori di non nutrire assolutamente i cervi, soprattutto con del cibo diverso dai loro appositi cracker di riso.
Questa vera e propria campagna di proibizione alimentare è cominciata questo febbraio 2021. I cartelli di divieto installati sono stati in totale 16, ma aumenteranno nei prossimi giorni. Gli addetti stanno pattugliando i terreni anche di notte per assicurarsi che i cervi affamati non mangino anche da soli cibi impropri trovati in giro. La fondazione ha anche comunicato quali tipi di cibo sono vietati: verdure, pane, bento e snack come le patatine. Ma chi dà le patatine ai cervi?
Hanno anche cominciato a diffondere informazioni specifiche sui cervi Sika, la razza specifica di Nara. Questi animali vivono selvaggi a Nara da oltre 1.300 anni. Possono sopravvivere tranquillamente cibandosi di erbe, foglie e ghiande, devono solo riabituarsi a farlo.
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E nel frattempo, fino a quando i turisti non torneranno, quelli in difficoltà saranno nutriti dagli addetti con il loro cibo specifico. Secondo la fondazione, i cracker per cervi sono stati utilizzati dai turisti nel parco sin dal periodo Edo (1603-1868) e vanno bene per gli animali ma come supplemento alla loro dieta naturale.

Quando si potrà finalmente tornare a visitare la stupenda città di Nara ed incontrare i fantastici cervi Sika, dobbiamo ricordarci però che sopravvivono da secoli senza sussidi umani. E forse sarebbe più giusto per loro mangiare molte meno gallette prese dai turisti.