In Giappone esistono tantissime Isole dei gatti
La diatriba su quale animale sia migliore tra cane e gatto c’è ovunque. Sono due fazioni distinte e in generale nel mondo le preferenze sono più o meno 50/50. In Giappone no. La percentuale pende abbondantemente a favore dei felini. I giapponesi hanno una vera e propria adorazione per i “neko“, non c’è paragone con i cani. Li considerano quasi degli animali sacri al pari delle mucche in India.
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Se esistessero delle isole con cani liberi, praticamente randagi, in Giappone non avrebbero lo stesso successo che hanno le “isole dei gatti“. Dei veri e propri luoghi di culto che vengono visitati da tonnellate di turisti ogni anno. E sono tante, sparse nelle numerosissime isolette che compongono l’arcipelago giapponese.
I gatti sono animali più silenziosi, puliti ed indipendenti rispetto ai cani. E sono proprio queste caratteristiche che li rendono così amati dal popolo giapponese. L’indole di un gatto è così ammirata che, se ci pensate, viene praticamente imitata dai nipponici nei loro comportamenti.
1. Enoshima, prefettura di Kanagawa
Per i residenti e i visitatori della zona di Tokyo, l’isola dei gatti più vicina da raggiungere si trova nella prefettura di Kanagawa. Enoshima è collegata con un ponte alla terraferma, che si può fare anche a piedi. Basta scendere alla stazione di Katase Enoshima, ed è subito vicino.
L’intera isola è famosa non solo per la presenza di tantissimi gatti in giro ma anche per essere dedicata alla dea Benten. C’è infatti un famoso santuario, il palazzo del drago “Ryugu-jo”, situato all’interno di una grotta. La leggenda narra dell’amore tra questo drago a cinque teste e la dea Benten. Ma oltre a questo ci sono anche altri suggestivi santuari dedicati alla dea e al mare.
Anche le spiagge della zona rendono l’isola una destinazione estiva molto popolare tra surfisti e bagnanti. I gatti ovviamente sono più defilati rispetto alle zone turistiche. Per incontrarli basta addentrarsi con un sentiero segnalato verso la cima dell’isola.
2. Okishima, prefettura di Shiga
Non tutte le isole dei gatti giapponesi sono in mare. Okishima in realtà è un’isola nel mezzo del lago Biwa, la più grande riserva di acqua dolce di tutto il Giappone. E’ un lago davvero enorme che si trova a metà strada tra Nagoya e Kyoto.
Qui ci abitano solo 350 residenti, una piccola comunità di pescatori. La bicicletta è ovviamente il mezzo di trasporto preferito sull’isola, anche dai gatti. Così possono vivere tranquillamente senza paura di essere investiti dalle macchine.
3. Aoshima, prefettura di Ehime
Spostandoci ancora verso sud, si arriva nell’isola centrale dello Shikoku. La piccola Aoshima si trova ancora più a sud e fa parte della prefettura di Heime. E’ una delle più scarsamente popolate tra le isole dei gatti giapponesi.
E’ consigliato fare una gita di un giorno per visitarla dato che lì non esiste nemmeno un Hotel per passare la notte e gli abitanti sono pochi e anziani. Sorprendentemente per il Giappone, qui non c’è nemmeno un ristorante o un distributore automatico! Quindi meglio fare scorta di viveri prima di salire in barca.
4. Sanagishima, prefettura di Kagawa
E’ una delle numerose isole dei gatti del mare interno di Seto. Qui ci sono molti insediamenti di pescatori e il clima è mite dato che, essendo un mare interno, è riparato dallo Shikoku.
Sanagishima si trova, assieme a moltissime altre isolette, sulla costa di Kagawa, la più piccola prefettura del Giappone. Precisamente nel nord-est dell’isola di Shikoku.
5. Muzukijima, prefettura di Ehime
Molte isole dei gatti hanno prevedibilmente dei villaggi di pescatori. Non è il caso di Muzukijima. Quest’isola è invece completamente ricoperta di agrumeti. La prefettura di Ehime infatti è famosa per la coltivazione delle migliori arance del Giappone.