Il rituale per placare la volpe a nove code della roccia assassina

Il rituale per placare la volpe a nove code della roccia assassina

Uno strano segno, sarà positivo o negativo? Dopo la cerimonia di purificazione della roccia maledetta che conteneva la volpe a nove code spaccata a inizio mese, cala improvvisamente una fitta nebbia. Un fenomeno incredibile che ha inquietato ulteriormente i giapponesi. Che vuol dire? Il demone si è placato? Oppure è il presagio di un altro evento nefasto che deve ancora succedere? Ricordiamo che durante la spaccatura della roccia era appena iniziata la guerra in Ucraina e qualche giorno dopo c’è stato un grosso terremoto di 7.3 gradi nella baia di fronte alla martoriata Fukushima.

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In Giappone in tanti si sono spaventati dopo che si è scoperto che la famosa roccia Sessho-seki (assassina) a Nasu, nella prefettura di Tochigi, si era rotta in due parti. Questo perché questo masso secondo una leggenda popolare molto diffusa nel paese, ospitava il temibile spirito della volpe a nove code.

Questi demoni del folklore giapponese sono apparsi in passato in numerosi racconti e opere d’arte. E da allora fanno parte dell’immaginario collettivo nipponico. Tanto che al giorno d’oggi sono protagonisti di molti manga e anime famosi che parlano della volpe a nove code. Naruto tra tutti.

La volpe sigillata nella roccia di Nasu non è considerata per nulla uno spirito amichevole. La leggenda narra che si trasformò in una donna che si introdusse nella capitale per uccidere l’Imperatore Toba. Per sfuggire alla punizione poi fuggì a Nasu. Qui cambiò forma in una pietra che cominciò a diffondere miasmi velenosi che uccidevano persone e animali che le passavano accanto. Per questo si guadagnò nel tempo la nomea di ‘roccia assassina.

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La pietra maledetta e il suo spirito vendicativo di volpe, sono stati poi purificati e sigillati con una corda sacra shimenawa da un sacerdote del santuario locale. Quando la pietra si è recentemente spezzata in due, è stato di nuovo chiamato un monaco a celebrare una cerimonia speciale chiamata:

Messaggi in memoria della pietra assassina di Nasu, della volpe a nove code e cerimonia di preghiera per la pace“.

Questo tipo di rituale viene definito commemorativo perché invece di richiudere fisicamente il masso con la corda shimenawa e interferire con qualsiasi forza naturale o innaturale che abbia portato alla rottura della pietra in due, il sacerdote offre preghiere per mettere lo spirito a riposo. Assieme allo spirito della volpe, alla cerimonia hanno presenziato anche dei curiosi personaggi in costume. Probabilmente per esorcizzare la paura con il loro aspetto rassicurante da cosplay.

Questa cerimonia è avvenuta il 26 marzo. Molti partecipanti si sono uniti al sacerdote chinando il capo mentre lui recitava le sue preghiere davanti all’altare. Sono state deposte molte tipiche offerte rituali come sakè e frutta fresca. Il sacerdote quindi è salito sui gradini che portano fin davanti alla roccia e lì ha sventolato il tipico bastone fatto con strisce di carta chiamato haraegushi per purificare in sito.

Tutta la cerimonia è stata accompagnata dal suono ritmico di un tamburo taiko. Una volta terminate le formalità Kyubi, la mascotte locale yuru-chara di Nasu e la versione da cosplayer amichevole della volpe a nove code, hanno posato per delle foto assieme anche al pubblico presente.

L’Associazione Turistica di Nasu ha la sovrintendenza del famoso luogo turistico e ha organizzato la cerimonia. Spera ovviamente che la purificazione religiosa plachi la “bestia divina” e la aiuti a diventare un presagio di fortuna che porti pace e prosperità nella zona.

Se il rituale ha funzionato davvero per placare il demone, o lo ha fatto arrabbiare di più, ancora però è da vedere. Qualche effetto visibile comunque lo ha lasciato. Le persone che erano presenti alla cerimonia, si sono molto meravigliate ed inquietate quando hanno visto comparire all’improvviso una misteriosa nebbia sulla zona, subito dopo terminata la purificazione.

Ecco una foto dell’improvvisa visibilità azzerata. Non rende leggibile il cartello di avvertimento della zona che dice: “Roccia Assassina”

Anche la passerella che va verso la pietra è quasi totalmente nascosta dalla nebbia.

Ed ecco la pietra maledetta spaccata in due avvolta dalla nebbia.

La presenza della nebbia ha sicuramente aggiunto un ulteriore e suggestivo “alone” di mistero alla vicenda. Un segno evidente che lo spirito della volpe a nove code ha lasciato la zona? Un inquietante segno dell’arrivo di una prossima sciagura devastante e con la guerra in atto tra Russia e Ucraina fa tremare?

Probabilmente è stata solo una strana coincidenza. Ma spesso la natura è capace di suggestionare perfettamente con cose come queste. E i giapponesi sono molto superstiziosi e si fanno molto prendere da queste antiche credenze. A noi non resta che aspettare per vedere se il segno “nebbioso” sarà di buon auspicio o meno. Dita sempre incrociate.

Post precedente consigliato > In Giappone roccia maledetta si spacca in due: c’era sigillata la ‘volpe a nove code’ 

Fonti: @yomiurishimbun e @soranews24


Il rituale per placare la volpe a nove code della roccia assassina