Il Giappone potrebbe essere entrato nella 9° ondata di Covid-19 secondo un esperto

Il Giappone potrebbe essere entrato nella 9° ondata di Covid-19

Il Giappone potrebbe essere appena entrato nella sua nona ondata di infezioni da Covid-19. E’ quello che ha appena dichiarato l’esperto che è stato il principale consigliere del governo nipponico sul coronavirus. Shigeru Omi lunedì scorso ha infatti sottolineato l’importanza di continuare a proteggere gli anziani e le persone più vulnerabili alla malattia.

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“Potrebbe essere iniziata una nona ondata”, ha detto ai giornalisti dopo aver incontrato il Primo Ministro Fumio Kishida per discutere del recente aumento delle infezioni a livello nazionale. Il governo nipponico ha ormai allentato da tempo le contromisure alla pandemia, incluso il declassamento dello status legale della malattia a semplice influenza lo scorso maggio 2023.

“Poiché le persone sono state sempre più in contatto le une con le altre, l’aumento delle infezioni era in un certo senso previsto”, ha affermato Omi. Sottolineando anche che chi è tra le categorie ad alto rischio di sviluppare sintomi gravi, dovrebbe essere al più presto vaccinato. Il Giappone infatti, a differenza di altri paesi duramente colpiti dalla pandemia, non ha effettuato mai vaccinazioni a tappeto. Sia perché le sue morti totali per Covid sono molto inferiori rispetto al resto del mondo, sia perché culturalmente la popolazione non ama i vaccini in generale.

“Non so se il numero di persone infette supererà quello dell’ottava ondata, ma dovremmo concentrarci sulla prevenzione delle morti e garantire la continuità delle attività sociali ed economiche”. Ha continuato Omi. Durante l’ottava ondata, quella osservata tra la fine di novembre e la fine di gennaio 2023, il Giappone ha registrato un picco di oltre 246.000 contagi giornalieri.

Il Giappone potrebbe essere entrato nella 9° ondata di Covid-19 secondo un esperto

Shigeru Omi che parla ai giornalisti dopo l’incontro con il PM Fumio Kishida

A seguito del declassamento dello status legale del Covid-19 ad influenza stagionale, il governo ha poi smesso di pubblicare il conteggio giornaliero dei pazienti. Attualmente il Ministero della Salute giapponese, rilascia solo il numero di pazienti segnalati da circa 5.000 istituzioni mediche sparse in tutto il Paese. Oltre che il numero medio di casi sempre proveniente da queste strutture su base settimanale.

Secondo gli ultimi dati rilasciati la scorsa settimana, la media di contagi fino al 18 giugno 2023, è sui 5,6 pazienti a settimana. Rispetto ai 5,1 riscontrati nella settimana precedente. La cifra proveniente dalla prefettura di Okinawa poi è notevolmente più alta, con 28,74 pazienti per struttura. Omi ha notato che in questa zona il sistema di assistenza medica è relativamente più debole che nel resto del Paese. Oltre ad avere dei bassi tassi di vaccinazione rispetto ad altre prefetture nipponiche.

Il PM Kishida ha aggiunto anche che il graduale aumento dei contagi sta arrivando in concomitanza con l’arrivo delle vacanze estive. E al relativo aumento di turisti stranieri in Giappone. Speriamo che la situazione non peggiori al punto di dover assistere nuovamente a qualche tipo di restrizione per i viaggiatori in entrata, o peggio a nuove chiusure delle frontiere.

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Fonte: @thejapantimes


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