Cowboy Bebop: il primo incredibile trailer
Cosa ho appena visto? Cowboy Bebop in carne ed ossa ha finalmente un trailer ed è davvero spiazzante. Dopo mesi di notizie, foto e la sigla fotocopia della iconica opening originale Tank! del gruppo giapponese Seatbelts, arriva il primo teaser “The Lost Session”.
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Finalmente possiamo vedere all’opera John Cho nei panni di Spike Spiegal, Danielle Pineda nei panni di Faye Valentine e Mustafa Shakir nei panni di Jet Black. Finora molto criticati dai fan duri e puri della serie anime che li reputano tutti e tre un casting sbagliato per i rispettivi ruoli.
Il teaser trailer, che trovate sotto, ci mostra una giornata tipo da cacciatori di taglie spaziali del trio. Anche se di spaziale si vede ben poco, solo una scena. Ma andiamo con ordine. Innanzitutto è il trailer doppiato in italiano. L’abitudine al doppiaggio della serie animata che passò su Mtv Anime Night nei primi anni 2000, costringerà tutti a vederla non in lingua originale. Anche se ad orecchio direi che solo la doppiatrice di Faye è la stessa dell’anime.
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Ecco anche il trailer ufficiale vero e proprio uscito una settimana dopo:
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Siamo nel 2071, a bordo dell’astronave Bebop, che da anche il titolo all’opera. Jet, Faye e Spike ricevono l’ingaggio per una nuova taglia. Partono quindi all’inseguimento del bersaglio e si vedono una serie di combattimenti rocamboleschi con in sottofondo le stesse stupende musiche originali dell’anime composte dalla fantastica Yoko Kanno. Anche Shinichiro Watanabe, regista illuminato della serie animata, ha collaborato a questo live-action come consulente.
In questo breve trailer abbiamo uno stile visivo e una regia d’impatto, con ripetuti effetti di split-screen che sfondano la quarta parete. Oltre che una evidente atmosfera “tarantiniana“ (da Quentin Tarantino) e da B-movie anni 70-80. Tutto è molto ironico, praticamente comico, con battutine da tipico action movie americano. Ed è forse qui la vera e propria spaccatura, più che negli split-screen, che possiamo notare dall’opera originale.
Anche l’anime Cowboy Bebop è scanzonato e divertente. Ma ha anche quel fondo di estetica malinconia, tipica praticamente di quasi tutti gli anime: esistenzialismo, noia, solitudine e influenze dal passato. Tutto questo rende gli anime così diversi dai prodotti americani. Solitamente meno profondi e più, passatemi il termine, “cazzoni”.
Sicuramente da un breve trailer non si può capire una serie intera che sarà di 10 episodi. Soprattutto perché le puntate prevedibilmente non avranno lo stesso stile visivo e registico del teaser. Per scoprire se stavolta le cose saranno diverse dai passati disastrosi adattamenti live-action di anime, non ci resta che attendere il 19 novembre su Netflix.
L’anime Cowboy Bebop ha ottenuto negli anni un ampio riscontro di critica, sia in Giappone sia a livello internazionale. E’ stato premiato con numerosi riconoscimenti sia per le animazioni del celebre studio Sunrise che per la trama fantascientifica originale. Apprezzatissimo per stile, personaggi, storia, animazioni e colonna sonora.
Un vero e proprio capolavoro dell’animazione nipponica sotto tutti i punti di vista che, pur essendo del 1998, è invecchiato benissimo. Se non avete mai visto la serie anime o se volete rivederla (non senza una lacrimuccia di nostalgia) in attesa del remake, la potete trovare legalmente in streaming su VVVVid con qualche pubblicità. Oppure recuperarla come si deve in versione Bluray > QUI
Manca ancora all’appello la hacker bambina Ed che apparirà forse nella seconda stagione. Non dimentichiamo che la serie anime conta ben 26 episodi mentre questa in carne ed ossa solo 10. Ancora non si sa se seguiranno le stesse trame di quelli animati o se sarà tagliato qualcosa. Oppure se appunto ci sarà bisogno di una seconda stagione.
Intanto aspettiamo il 19 novembre e vediamo come andrà. Non senza quel pizzico di paura che si prova quando vengono rimaneggiate opere storiche che amiamo alla follia.
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