Come distinguere i giapponesi dai coreani o dai cinesi?
Spesso è difficile per un occidentale distinguere le varie etnie asiatiche, come anche quelle africane e sudmaericane. Per l’europeo medio gli asiatici sono tutti genericamente ‘cinesi‘ indistinguibili. Allo stesso modo per gli asiatici sono gli occidentali ad esserlo, mi è capitato spesso di sentire un giapponese confondere due attori americani che in realtà non si somigliano per niente. Per loro noi siamo genericamente biondi o castani e abbiamo dei nasoni sporgenti. Allo stesso modo per noi gli asiatici hanno tutti gli occhi ‘a mandorla‘ e il naso schiacciato. Quindi come distinguere i giapponesi dai coreani o dai cinesi? Un trucco particolarmente efficace esiste.
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Pochi asiatici riescono a capire se un occidentale è italiano, americano o russo. Come noi non riusciamo a distinguere non solo un cinese da un coreano o da un giapponese, ma neanche una persona dall’altra. Ma con un po’ di allenamento, viaggiando o guardando dorama (telefilm) asiatici, alcune caratteristiche fisiche peculiari possono farci distinguere un po’ meglio le tre opzioni. Di seguito un elenco di analogie e differenze fisiche per tentare di riuscirci.
Analogie fisiche
La pelle: giapponesi, coreani e cinesi condividono caratteristiche simili di colore e luminosità della pelle. In tutti e tre i casi è generalmente chiara e molto resistente all’età. Dato che gli asiatici in genere, soprattutto le donne, tengono molto alla cura della pelle e odiano abbronzarsi perché questo la fa invecchiare prima. E’ anche il motivo per cui i prodotti cosmetici nei paesi asiatici sono un must. Basandosi solo sulla pelle è praticamente impossibile distinguere un cinese da un coreano o da un giapponese. Bisogna considerare per forza altre caratteristiche.
Differenze fisiche
Caratteristiche facciali: se si guarda attentamente il viso di un giapponese, un coreano o un cinese, questi possono solo sembrare simili. Ci sono alcuni aspetti che una volta capiti ce li faranno distinguere meglio. La testa e la fronte di un giapponese tendono ad essere più grandi e la faccia più rotonda degli altri due. I coreani hanno teste e facce più lunghe e più piccole e zigomi e mascelle più pronunciati. I cinesi invece hanno la faccia in media più ovale e piccola.
Per quanto riguarda gli occhi asiatici, che noi generalmente chiamiamo tutti ‘a mandorla‘ (non in modo dispregiativo), sono leggermente diversi nei tre casi. Quelli di un giapponese sono mediamente più inclinati verso l’alto. Quelli cinesi invece più inclinati verso il basso e rotondi. I coreani invece tendono ad averli sempre verso il basso, più piccoli degli altri due e con sopracciglia più folte.
Anche i capelli, pur avendoli tutti mediamente scuri, si differenziano. I cinesi tendono ad averli più lisci e neri, mentre i giapponesi di solito li portano più mossi e castani. I coreani invece hanno le chiome più ricciolute.
Il modo di vestirsi: questa non è una caratteristica fisica, ma è interessante e molto utile per distinguere i tre diversi popoli in questione. Ovviamente parliamo di abiti da tutti i giorni, non di vestiti tradizionali che invece sono completamente diversi nei tre casi e quindi molto facili da distinguere.
La maggior parte dei coreani, contrariamente ai giapponesi, indossa abiti più vivaci e meno ingessati in ambito lavorativo. Comunque esistono le uniformi anche in Corea del sud, mentre gli abiti casual da uscita sono più in linea con la moda occidentale. In Giappone invece è difficilissimo vedere una giovane ragazza in giro in jeans, maglietta e scarpe sportive. Preferiscono sempre abiti che non mostrino la silhouette del corpo. Anche le minigonne che portano spesso, non sono mai attillate e le scarpe sono sempre molto femminili ed eleganti. In Giappone le donne amano vestirsi da donne.
I cinesi invece, a causa del fatto che sono numericamente in tanti e quindi hanno anche tantissime diversità culturali al loro interno, sono più difficili da catalogare. Diciamo che generalmente nelle grandi città hanno uno stile quotidiano molto casual e seguono tanto le mode occidentali. Essendo anche grandi produttori di articoli di vestiario e pelletteria a basso costo.
Ascoltarli parlare è il vero segreto per distinguerli
Ovviamente è quasi impossibile che una persona qualsiasi capisca il giapponese, il coreano e il cinese. Ma anche solo per i suoni ricorrenti di ogni lingua e soprattutto per il volume di chi stiamo ascoltando, si possono distinguere. E’ questo il trucco più efficace per sgamare la vera nazionalità di un asiatico. Un giapponese generalmente parla sempre a voce molto bassa, ha un tono gentile ed usa tante vocali.
Il cinese invece parla ad un volume più alto e scanzonato, ed il suono che emette è duro per la presenza di tante zeta. Il coreano è un misto tra le due lingue, meno cortese del giapponese ma non ciarliero quanto il cinese. Sicuramente è quello più difficile da distinguere perché meno diffuso globalmente. Ma gli onnipresenti gruppi k–pop tanto in voga negli ultimi anni, hanno dato una discreta mano nel fare l’orecchio al coreano. Che comunque ha alcune parole che suonano simili al giapponese, pur avendo un sistema di scrittura completamente diverso dai kanji.
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