Cittadino straniero arrestato in Giappone per aver gettato rifiuti
In Giappone si sa, esistono moltissime regole comportamentali. Ogni azione intrapresa da uno straniero sprovveduto potrebbe potenzialmente scioccare e offendere un giapponese. Gettare i rifiuti in una cassetta delle lettere però è inconcepibile ovunque. Anche perché queste sono abbastanza simili in tutto il mondo, è difficile sbagliarsi. Nonostante questo, è successo veramente. E così un cittadino straniero è stato arrestato in Giappone per aver gettato rifiuti in una cassetta postale.
Canale TELEGRAM! > Unitevi per restare aggiornati 😉
Il fattaccio è accaduto nella bellissima città costiera di Kamakura, a sud di Tokyo. Un 37enne britannico, Anthony Tanaka, è stato arrestato con l’accusa di violazione della legge giapponese sulla gestione dei rifiuti. Legge che ovviamente vieta anche lo scarico illegale di rifiuti personali, oltre che industriali.
Tanaka, dopo aver consumato un tipico bento giapponese, pranzo in contenitore da asporto, lo ha buttato via. Assieme a bacchette usa e getta e una bottiglietta di plastica. Il problema è che ha gettato tutto nella cassetta delle lettere del municipio di Kamakura…
L’uomo si è difeso sostenendo di aver pensato davvero si trattasse di un bidone della spazzatura. Invano. Il simbolo dei servizi postali in Giappone, questo 〒, potrebbe non essere immediatamente riconoscibile da persone di altri paesi. Ma le cassette postali hanno spesso anche la scritta in inglese POST bella grande davanti.
Inoltre, la chiusura da tempo dei confini del Giappone ai turisti a causa della pandemia, suggerirebbe che Tanaka è nel paese da molti mesi. E’ improbabile quindi che la cassetta postale del municipio di Kamakura fosse la prima incontrata. La conclusione è stata: colpevole. In violazione della legge giapponese sulla gestione dei rifiuti, si prevedono pene fino a cinque anni di carcere e una multa fino a 500.000¥ (quasi 3.900€).La vicenda evidenzia anche una delle cose che i non nativi trovano più sorprendenti del Giappone: la mancanza quasi totale di cestini e bidoni della spazzatura. Questo è dovuto al fatto che i giapponesi non sono abituati a mangiare o bere negli spazi pubblici. La pausa pranzo solitamente la fanno o dentro le scuole o in ufficio, dove possono smaltire facilmente la loro spazzatura nei bidoni presenti.
Se da turisti ci troviamo a mangiare qualcosa al parco, all’angolo di una strada o in qualche luogo pubblico, anche se spesso è vietato farlo, dobbiamo valutare che non troveremo mai un cestino. Quindi dovremo premunirci di un sacchetto o una borsa di qualche tipo, nella quale mettere i nostri rifiuti e poi portarceli dietro.
A questo punto le opzioni sono due: o andiamo nei pressi di un Combini, minimarket aperto h24, che ha i bidoni della differenziata davanti all’entrata, oppure ci portiamo la spazzatura a casa/albergo e la smaltiamo nei nostri bidoni.
Post consigliato > Bambola di silicone scambiata per cadavere in Giappone: salvata comunque