Azienda giapponese inventa la ‘porta nella porta’
In Giappone capita spesso di ritrovarsi nel bel mezzo di un terremoto, anche di discreta potenza. E’ un paese notoriamente molto sismico ma niente panico. Fortunatamente gli edifici sono tutti antisismici da anni e anni e quindi i giapponesi sono abituati a ballare senza scomporsi più di tanto. Se sono impegnanti in qualcosa o stanno lavorando è molto probabile che nemmeno si alzino dalla sedia.
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In caso sia particolarmente intenso invece, un paio di settimane fa c’è stato un terremoto di 7.3 gradi al largo di Fukushima, molti giapponesi potrebbero reagire facendo una cosa apparentemente inspiegabile. In un momento in cui nel resto del mondo ci si precipiterebbe fuori dall’edificio in cui ci troviamo, loro andrebbero verso il portone ma non per andarsene, bensì solo per aprirlo. Perché fare questo invece di darsela a gambe?
Ebbene in caso di terremoti molto forti gli edifici giapponesi oscillano e sobbalzano molto pur non crollando. Sono progettati apposta per resistere a forti sollecitazioni. Può capitare però che così i telai di metallo delle porte si deformino intrappolando le persone all’interno degli edifici. E così appena comincia un terremoto la prima cosa che fa un giapponese è aprirla per essere sicuro che, in caso mano a mano si intensifichi come capita spesso, abbia una via di fuga certa.
Qualcuno però ha fatto notare che nei momenti in cui ci sono terremoti particolarmente frequenti, non è agevole lasciare il portone di casa sempre spalancato, soprattutto in inverno. Anche per ragioni di sicurezza certamente ma in Giappone questo è un problema meno sentito dato che i ladri d’appartamento sono molto rari.
Ed è qui che arriva l’idea dell’azienda giapponese di infissi Shin Nihon Entrance di Tokyo. La sua invenzione si chiama Tasukaru Door (letteralmente Porta Salvavita) ed è semplicemente una porta nella porta. Guardate il video qui sotto e capirete meglio.
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Tecnicamente si tratta di un tipo di porta chiamata taishin (porta sismica) e la sua caratteristiche è quella di prevenire il rimanere bloccata in caso di deformazione da terremoto. Al centro di una normale porta di metallo tipica giapponese, c’è una porta più piccola che ha una intercapedine tra i bordi e il telaio. Nel caso in cui la porta grande si pieghi è improbabile che il telaio di quella interna faccia lo stesso e ne impedisca l’apertura. Lo spazio dell’intercapedine è protetto da una membrana piatta che corre lungo tutti i lati per non far entrare il freddo e le intemperie nel caso in cui il portone sia esterno.
È un’idea piuttosto intelligente, perfetta in un paese sismico ma antisismico come il Giappone. Per questo l’azienda produttrice dei ‘portoni salvavita’ appena si è messa sul mercato ha ricevuto in pochi giorni 290 richieste di installazione nella sola prefettura di Saitama. Questi portoni, data l’estrema serietà ed accuratezza con cui i giapponesi affrontano la questione della sicurezza in caso di terremoti, molto presto potrebbero diventare obbligatori in qualunque appartamento/abitazione nipponica.
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Fonti: @shinnihonentrance e @soranews24