Annullata la Loggia dell’archistar giapponese Isozaki a Firenze
La Loggia Isozaki è un progetto di architettura contemporanea che avrebbe dovuto essere realizzato a Firenze, all’uscita del famoso Museo degli Uffizi. Vincitore del bando internazionale istituito nell’ormai lontano 1999, è stato il famoso architetto giapponese Arata Isozaki (morto nel 2022 a 91 anni), assieme al suo collaboratore italiano Andrea Maffei.
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Arata Isozaki è un archistar nipponico di fama mondiale. In Italia le sue opere più famose sono la Torre Allianz di Citylife a Milano e il Palasport Olimpico di Torino. I suoi progetti sono spesso caratterizzati da un’architettura pulita che si confronta con il passato. La sua Loggia Isozaki è un esempio di questo approccio, un’opera contemporanea che si ispira all’architettura rinascimentale.
La costruzione di Isozaki sarebbe dovuta essere una struttura in acciaio e pietra, sostenuta da quattro colonne rivestite di travertino. La sua forma richiama quella della Loggia dei Lanzi, il celebre edificio rinascimentale ad archi situato in Piazza della Signoria a Firenze.
Nonostante le polemiche però, il progetto fu approvato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Firenze nel 2003. Così i lavori iniziarono un anno dopo, poi sospesi nel 2008 a causa di problemi finanziari. Nel 2017 il progetto venne ripreso, ma nuovamente sospeso nel 2020 a causa della pandemia. Per essere poi definitivamente abbandonato nel 2023, ponendo fine a una vicenda durata quasi 25 anni!
Il presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Andrea Crociani fa notare l’assurdità della cancellazione, dato che esiste un regolare concorso vinto da Isozaki ed un progetto già approvato ed avviato. Anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, dà ragione a Crociani.
“Firenze fa una figuraccia internazionale azzerando il progetto di Isozaki” commenta il sindaco. “Bisogna capire quanto questa figuraccia ci è costata”, ha incalzato. “Come ha detto l’Ordine degli Architetti di Firenze, con l’annullamento del progetto Isozaki, uno dei più grandi architetti del mondo, Firenze fa una pessima figura. E’ sempre peggio dover mettere una toppa a una figuraccia internazionale che portare in fondo i progetti”.
La prevedibilmente tagliente replica di Sgarbi non si è fatta attendere:
“Chi ha consentito questo mostro?” ha affermato Sgarbi. “Nardella mi ringrazi, si è risparmiato di essere ricordato come il sindaco della pensilina. Quella sì, una vergogna per secoli. Accostare Isozaki a Brunelleschi? Si potrebbe pensare che non stai bene”.
In questo quadro di polemiche, spicca l’assenza di dichiarazioni da parte di due dei protagonisti. Uno è il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, l’altra la nuova soprintendente Antonella Ranaldi. Entrambi al momento preferiscono non commentare e lasciare i battibecchi ai politici. Di sicuro la figura con i giapponesi, da sempre turisti innamorati di Firenze e finanziatori di tantissimi restauri di opere nei musei e in giro per la città, per ora non è per niente bella…
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