Anime e manga “musicali” ultimi 10 anni
Ecco la 3° parte dell’articolone faticaccia dedicato agli anime e manga di genere musicale (o comunque che hanno la musica come elemento centrale o legante dellastoria): gli ultimi 10 anni cioè dal 2005 ad oggi 2015.
Se vi siete persi la prima parte con anime e manga musicali storici, dagli anni 70′ a fine anni 90′, la trovate qui —> Anime e manga di genere : “musicali” storici (1°parte). La seconda parte invece qui –> Anime e manga di genere : “musicali” primi anni 2000 (2°parte).
Ovviamente non sono tutti gli anime esistenti incentrati sulla musica. Molti di quelli più recenti hanno soprattutto la musica pop e gli idol come protagonisti, ma non incontrano molto i miei gusti musicali. Prediligo assolutamente la musica di un certo spessore (classica e jazz) ma soprattutto i gruppi o le band che suonano veramente. Quindi è una selezione fatta in base ai miei gusti personali (sia musicali che grafici); consiglio solo serie che reputo più originali e valide della media.
Detroit Metal City
- 2005, Detroit Metal City, manga musicale in 10 volumi edito in italia da Planeta DeAgostini, dove stavolta si affronta, con assoluta demenzialità e sberleffo, il mondo estremo della musica Death Metal. Devo ammettere che non sono mai stata una fan del Metal, soprattutto non della sua versione Death ma questo manga sia per gli estimatori che per coloro che lo odiano è assolutamente imperdibile. Esiste anche un anime OAV del 2008 di 12 episodi brevi (circa 10 minuti ciascuno) che se non avete mai visto vi consiglio caldamente dato che il manga non è ancora concluso, ma attenzione: può provocare convulsioni e attacchi di rotolamento per terra dalle risate, io vi ho avvisato. Solitamente i manga e anime musicali sono sempre piuttosto “impegnati” nel senso che le trame sono avvincenti ma generalmente serie. Non è questo il caso. Qui siamo di fronte ad una vera e propria parodia sia della musica Death Metal assoluta protagonista, che del suo opposto rappresentato da un assurdo “pop svedese” estrema e altrettanto spassosa sua antitesi: tutto è incentrato sul contrasto tra l’indole innocua del protagonista Negishi e il suo “costretto” alter-ego leader della band DMC, il demoniaco Krauser II. Irriverente, cattivo, volgare, fuori da ogni schema: questo è DMC (Detroit Metal City). O lo ami o lo odi. La trama è assolutamente assente e i disegni e le animazioni altrettanto assenti dal punto di vista qualitativo. Ma non è questo l’intento di questo prodotto, bensì quello di fare ridere sguaiatamente dall’inizio alla fine con la scusa del Metal!
K-On!
- 2009, K-On!, anime incentrato sulla musica, più precisamente su un club scolastico della musica pop giapponese (continuando per estremi dopo Detroit Metal City, K-On! e’ perfetto!) Ah, quanto mi sono fomentata la prima volta che ho visto questo anime non si puo’ spiegare. Già dalla sigla mi si erano alzate le antenne vedendo un gruppo totalmente femminile (eheh) e come erano disegnati e animati gli strumenti! Poi proseguendo nella visione di puntata in puntata (esiste anche una seconda serie del 2010 K-On!! (con 2 esclamativi) mi sono piano piano ridimensionata fino a capire che la protagonista vera di questa serie non è la musica bensì le musiciste e la loro vita quotidiana. Infatti la trama di K-On! appena terminata la sigla (uno dei rari casi in cui suonano) ti spiazza, e forse anche qui sta la sua originalità e di conseguenza, il suo stratosferico successo. Infatti non ci sono drammi, rivali, sfide, ambizioni, rivalse, gelosie, amori; le ragazze sono delle pucciose asessuate e non si vede e si sente parlare di ragazzi neanche di sfuggita. Niente di tutto quello che c’e’ di solito nella stragrande maggioranza degli anime, soprattutto in quelli musicali e sportivi, si trova in K-On! E questo devo ammettere che a lungo andare manca un pochino agli estimatori di questi due generi (io). Ma poi appena si capisce che siamo di fronte ad uno slice of life puro, quasi un documentario sulla vita di 5 studentesse che frequentano il club di musica leggera del loro liceo allora lo spirito cambia. K-On! va preso per quello che è, la grafica e le animazioni sono buone, i character design sono “carini e coccolosi” (capostipiti del “moe”) ma la trama non si può certo definire avvincente…anzi! Praticamente non succede mai nulla di eclatante, le ragazze frequentano il club, bevono the (il loro gruppo si chiama Ho-kago Tea Time cioè più o meno “the del dopo scuola”). Qualche volta, raramente in effetti, fanno le prove e altrettanto raramente fanno dei concertini, sempre a scuola. Però nonostante tutto devo ammettere che ho amato molto questo anime, non so neanche spiegare il perchè… Sarà stato il gruppo femminile? Sarà stata Ritsu la batterista che mi piaceva tanto? Chissà 😉
Sakamichi no Apollon
- 2012, Sakamichi no Apollon (titolo inglese Kids on the Slope) e’ un anime di solo 12 episodi incentrato sulla musica: quale importante genere manca all’appello fin’ora? Ma come…il JAZZ!!!! Esiste anche il manga omonimo del 2007 pubblicato in Italia col titolo Jammin’ Apollon da Planet Manga che ahimè non ho ancora recuperato, quindi qui parlerò prettamente della versione animata. Sicuramente non riuscirò a parole ad esprimere il mio amore e la mia passione assoluta per questo anime, comunque ci provo. Tanto per cominciare vi dico solo che alla colonna sonora c’e’ Yoko Kanno e potrei finire qui con la mia opera di convincimento. Sakamichi no Apollon è una di quelle perle rare che la maggior parte degli pseudo-otaku amanti di anime giapponesi non conosce, accecata dalla mediocrità di prodotti commerciali e di scarso valore artistico. Se dovessi consigliare un anime bello sotto tutti i punti di vista, colonna sonora, storia e comparto tecnico, sicuramente e’ il primo che mi viene in mente degli ultimi 10 anni. Alla regia c’e’ un guru delle serie cult con colonne sonore epiche, Shinichiro Watanabe (Cowboy Bebop, Samurai Champloo, Zankyou no Terror) e i personaggi principali sono quanto di piu’ credibile e non patetico si possa trovare in un anime. In questo caso siamo davanti ad una storia dove la Musica e’ con la M maiuscola: è vera, palpitante, suonata divinamente e protagonista indiscussa. La trama che la sfrutta è però ugualmente stupenda, fila che è una meraviglia, non si perde in inutilità e melensaggini ed e’ davvero emozionante e sorprendente. Il tutto è ambientato nel 1966, (epoca d’oro del jazz americano) nella prefettura di Nagasaki e si sente dallo strano e simpatico accento nel giapponese parlato dagli abitanti. L’inizio è un classico per gli anime, un trasferimento causa lavoro del padre, di un nuovo studente del liceo che per questo non crea mai legami con i nuovi compagni: il protagonista è lo schivo pianista Kaoru. Ma stavolta la situazione sarà diversa dalla sua solita solitudine dato che verrà preso di mira proprio dal bullo della classe, il batterista Jazz Sentaro (il mio preferito ovviamente!). Ok, la mia parte l’ho fatta, ora sta a voi a non essere sciocchi e perdervi questo capolavoro dell’animazione giapponese e della buona musica (quella che si sente in questo anime è veramente bella musica jazz, delle pietre miliari del genere!) Per convincervi ulteriormente vi lascio anche il link della miglior versione subbata che potete trovare online ad opera dell’ottimo fansub NOSTRANO: ecco il link alla pagina con tutti i 12 episodi in download di questo anime im-per-di-bi-le.
Shigatsu wa Kimi no Uso
- 2014, Shigatsu wa Kimi no Uso (letteralmente Aprile è la tua bugia), è un anime tutt’ora in corso (siamo a 17 di 22 episodi usciti), trasmesso dal contenitore di anime di qualità della Fuji Tv noitaminA, incentrato sulla musica classica e i concorsi per violino e pianoforte. Ha però una trama ben fatta, non banale e una storia che fin’ora mi ha incollato allo schermo e mi ha lasciato piacevolmente sorpresa. Se non amate particolarmente le “lacrime strappastorie” allora non vi consiglio questo anime dato che si piange molto e la storia non è delle più allegre anche se ci sono sprazzi di scenette sdrammatizzanti (a volte servono per non scivolare nella tristezza..) Il comparto tecnico è molto buono, le animazioni pure, la musica è piacevolissima soprattutto se sapete apprezzare la classica e ci capite qualcosina. Ma non è una serie solo per musicisti, la storia ha molti livelli di interpretazione e può piacere ad un grosso ventaglio di spettatori. Sia a chi ama le storie d’amore tormentate e non corrisposte (un classico degli shojo) ma non insipide e patetiche come ce ne sono molte ultimamente. Sia a chi preferisce la parte più agonistica della musica dove ci sono rivalità e gare all’ultimo respiro. I personaggi sono ben caratterizzati e ben disegnati e durante gli episodi affrontano sfide, fantasmi del passato, crescono, si evolvono. Il tutto sempre impregnato dal magico mondo della musica classica al quale appartengono i due protagonisti: il pianista prodigio quattrocchi Arima e la bionda esuberante violinista Kaori. Se non lo conoscete (ma ne dubito, è uno degli anime di punta delle passate 2 stagioni) ecco dove poterlo scaricare dal valido fansub Shinsei-Kai: qui la pagina con i link torrent per tutti i 17 episodi usciti. E cosi’ ci avviamo tutti inesorabilmente alla conclusione di questa bella serie (mancano solo 5 episodi alla fine) e ho il sentore che ci vorranno altre scorte di fazzolettini!!! 🙂