Gli Spokon moderni anni 2000-2014
Se vi siete persi i due capitoli precedenti di questa rassegna di titoli Spokon (contrazione letteralmente di ‘tenacia sportiva’) raggruppati in ordine cronologico, questa è la prima trance > Anime e manga di genere: Spokon storici anni 60′-70′ Questa la seconda trance > Anime e manga di genere: gli Spokon anni 80′-90′
Nuovo canale TELEGRAM! > Unitevi! 😉
E ora siamo finalmente giunti all’ultima parte, un’epoca più recente de Gli Spokon moderni anni 2000-2014. E’ sempre stato un tema prolifico e amato ma ultimamente e’ rinata la passione e il successo di questo genere cosi’ glorioso e caratteristico del Giappone. Gli vengono proprio bene i manga e gli anime che parlano di “sacrificio sportivo” non c’e’ che dire! 🙂 Questa raccolta e’ sempre frutto di gusti personali, e parlo solo di cose che ho letto/visto io stessa. Pronti? Via!
2000, Tetsuwan Girl, manga sul baseball (ebbene si, ancora, dicesi sport nazionale in Giappone..). Ma in realta’ lo sport e’ solo un pretesto, un contorno. Non ci sono difficili partitone di baseball infinite da seguire passivamente. Forse e’ anche per questo che ho adorato questo manga. Lo sfondo storico e’ il secondo dopoguerra del perdente Giappone ad opera dell’America. Un popolo umiliato e sottomesso da una nazione che vede i giapponesi alla stregua di animali inferiori. Le donne, se possibile, valgono ancora meno, considerate oggetti sessuali o servette dai mariti compatrioti.
Tome Kano, la protagonista, è una ragazza orgogliosa e femminista. Quando viene coinvolta per giocare in una squadra di baseball femminile si crea una situazione assurda per l’epoca: giapponesi che praticano uno sport americano? Per di più una squadra femminile? Tome lo vede come un modo per riscattare se stessa, tutte le donne e tutto il popolo giapponese dagli scherni della odiata America! Evvai! (anche per questo amo questo manga!). Edito in Italia da Star Comics, in 9 volumi. Straconsigliato.
2002, Eyeshield 21, manga sul football americano. In questo caso siamo di fronte ad uno Spokon in tutto e per tutto. Dal punto di vista della trama e delle esagerazioni lo possiamo benissimo accostare ad un Capitan Tsubasa (Holly e Benji) ma del football americano. La differenza pero’ la fanno i disegni fantastici e dinamici e il lato commedia e gag divertenti che danno uno sprint in piu’ a questo famoso e osannato manga shonen (per ragazzi).
A dare ulteriore qualità all’opera anche una rosa di personaggi ben caratterizzati e una trama fatta per appassionare anche chi di questo sport non ci capisce o non gliene frega nulla (io). Power up, esagerazioni, mosse assurde, avversari carismatici, partite epiche, il tutto disegnato con qualita’ cinema, dettaglio e dinamismo, faranno amare gradualmente a tutti, anche ai profani come me, questo sport sconosciuto ai piu’. Edito in Italia da Planet Manga, in 37 volumi (forse il suo unico difetto, quello di essere lungo).
2002, Katsu!, manga sulla boxe. Siamo di fronte ad un altro Spokon del mangaka forse piu’ prolifico del genere: Mitsuru Adachi. Ho omesso di parlare del suo manga precedente perche’ secondo me e’ il piu’ debole sia come trama che come disegni: Rough, manga sul nuoto. Una storia alla Romeo e Giulietta tra un nuotatore e una tuffatrice.
Qui invece il livello secondo me e’ piu’ alto sia grafico che nella storia. I personaggi sono simpatici e la storia d’amore e’ quella di un ragazzo che vuole fare colpo sulla figlia di un famoso campione di boxe iscrivendosi alla sua palestra, ignorando pero’ che in realta’ la ragazza che ama odia profondamente questo sport! Indubbiamente consigliato, edito da Flashbook Edizioni in 16 volumi.
2003, S, manga sul Badminton (forse piu’ conosciuto da noi col nome di volano, cioe’ la strana pallina farfalluta che viene usata). Protagonisti sono due amici che giocano a questo strano sport nella sua versione di coppia. La loro amicizia pero’ viene incrinata quando dopo una sconfitta uno dei due decide di rompere il sodalizio e formare una nuova coppia di badminton con il giocatore vincente della partita in questione.
Lo sport e’ importante in questa storia ma c’e’ spazio anche per l’amicizia tra ragazzi, con leggerissimi toni yaoi (genere manga sugli amori tra ragazzi gay). A tratti e’ un manga anche profondo e non banale ma non e’ certamente un capolavoro. A me e’ piaciuto abbastanza ma ammetto di averlo letto solo perche’ mi intriga questo strano sport e d’estate gioco a badminton sulla spiaggia e mi diverto molto. hehe 😉 Se volete dargli una chance e’ edito dalla Ronin Manga ed e’ composto da soli 3 volumi. Try.
2003, Melanzane, Estate Andalusa, film d’animazione sul ciclismo. E’ in realta’ un mediometraggio (dura solo 47 minuti) e ammetto che la prima volta che ho visto delle immagini e ne ho sentito parlare credevo fosse una produzione dello Studio Ghibli. E’ pressoche’ sconosciuto in Italia, credo che abbiano diffuso il dvd in una collana da edicola, pensa te. Eppure ha un acerto blasone dal punto di vista delle personalita’ che ci hanno lavorato! La mia impressione iniziale infatti non era infondata, la somiglianza con il Ghibli c’e’ e si vede soprattutto per il character design e gli sfondi eccelsi dati da personalita’ con curriculum egregi che ci hanno lavorato. Basti citare il regista Kitaro Kosaka che ha militato per anni presso lo Studio Ghibli lavorando come animatore a capolavori come Una Tomba per le lucciole, Laputa, Mononoke, Howl, La Citta’ Incantata e Ponyo. Niente insomma. 🙂 Ha anche lavorato agli anime tratti dai manga capolavoro Yawara e soprattutto Monster dell’immenso e venerabile Naoki Urasawa.
Per quanto riguarda la trama il protagonista Pepe e’ un ciclista gregario, (cioe’ di quelli che devono portare alla vittoria una altro ciclista designato), e lo vediamo da subito impegnato in una gara che si svolge nella sua terra natia, l’infuocata Andalusia. Durante la corsa capiremo che e’ spinto da motivazioni profonde percio’ non sarà semplicemente un seguire questa sua impresa sportiva, ma impareremo a conoscerlo grazie ai flashback e ai racconti degli altri personaggi. Io non sono una esperta di ciclismo e non lo seguo molto, ma questo film e’ davvero da vedere a prescindere da questo. Memorabile dal punto di vista della qualita’ dell’animazione soprattutto l’avvincente sequenza finale.
2006, Kiss & Never cry, manga sul pattinaggio artistico. Questo ancora mancava! Di questa autrice avevo gia’ letto “Sei il mio cucciolo” commedia sentimentale tra una donna adulta e un ballerino, il giovane “cucciolo” Momo. Con piacere ho notato che c’e’ una sua guestarring come insegnante di danza in questo manga! Ho adorato questo personaggio. Qui invece i toni sono molto piu’ seri, la storia sentimentale c’e’ ma e’ mixata con i generi sia spokon che giallo. La protagonista infatti da bambina rimane traumatizzata dopo aver assistito all’omicidio del suo insegnante di pattinaggio.
Da quel momento non riesce piu’ a superare lo shock subito e tutti i personaggi che ruotano attorno a lei sono desiderosi di aiutarla e di farle ritrovare il sorriso. Per quanto riguarda il lato grafico traspare subito una ricerca maniacale da parte dell’autrice sulle pose, prese, gesti tecnici, costumi, coreografie del pattinaggio artistico, tanto che le sequenze dei movimenti sono così accurate e dinamiche da sembrare reali. Il suo stile poi e’ molto personale e caratteristico, io personalmente lo adoro, ma e’ questione di gusti, c’e’ anche a chi non piace. Io lo consiglio. E’ edito da GP Manga e conta 10 volumi.
2008, Kuroko no Basket, manga sul basket (chiaro no?). Ritorna il basket dopo il definitivo Slam Dunk che ha fatto epoca. Ma qui siamo ad un livello inferiore dal punto di vista prettamente sportivo e realistico dato che ritorniamo alla fantascienza delle mosse assurde alla Holly e Benji. Ammetto che il manga non l’ho letto perche’ in questo caso ho preferito seguire l’anime del 2012 fin da subito, soprattutto perche’ ho notato che il manga e’ inferiore graficamente. La prima cosa che mi e’ piaciuta e’ il protagonista Kuroko, assolutamente atipico nel suo ruolo, un perfetto antieroe, infatti e’ una specie di uomo invisibile! Non invisibile veramente ma la sua presenza in campo e’ assente, non si fa notare, nessuno si accorge di lui e sta proprio in questo la sua forza spiazzante.
Grazie a questa sua caratteristica riesce a fare passaggi assurdi (infatti non e’ uno che fa i punti) ai suoi compagni, soprattutto all’esuberante suo opposto, lo spaccone cestista Kagami il rosso. Molti esperti di basket non apprezzano questo anime che reputano troppo irrealistico ma io che non ne capisco molto di tecnica di gioco devo ammettere che mi sono incollata a vederlo per la curiosita’ di sapere chi vinceva ogni partita, appassionandomi moltissimo alle varie tecniche fantasiose che caratterizzano gli svariati personaggi apparentemente imbattibili di questo anime. Giocatore preferito il carismatico Aomine.
2008, Yowamushi Pedal, (letteralmente la pedalata del mingherlino) manga sul ciclismo. Anche in questo caso ho seguito l’anime del 2013 e non il manga. Inizialmente con qualche remora, lo ammetto, (mi sembrava noioso un anime sul ciclismo..) non ero convinta che potesse acchiapparmi, invece mi sono ritrovata ad aspettare ogni nuovo episodio con trepidante attesa.
Le continue sfide ti appassionano non c’e’ niente da fare. Le parti animate dei componenti e accessori delle biciclette da corsa poi sono davvero fatte bene e molto realistiche. I personaggi sono simpatici e caratterizzati bene, il solito protagonista strambo addirittura Otaku (!) che pero’ ha un grande talento e migliora di volta in volta grazie alla sua tenacia. Gli avversari sempre carismatici e “cattivi” come ogni spokon che si rispetti. Potremmo valutarlo banale da questi punti di vista ma la storia si fa seguire con vero piacere agonistico!
2013, Free! Un anime sul nuoto! Inizialmente vedendo immagini e sentendo rumors contrastanti mi ero convinta, come molte altre persone, che fosse uno dei soliti anime yaoi con ragazzi belli, poco vestiti ed effeminati che si corteggiano allegramente sullo sfondo di una piscina. Intendiamoci, non ho niente contro gli yaoi, anche quelli hanno il loro perche’ in base ai gusti di chi li guarda, ma qui di yaoi vero ce ne’ poco o nulla. Molto e’ stato piu’ che altro inventato e aggiunto dalle molteplici fan che hanno ricamato sopra questo anime dove i ragazzi hanno nomi femminili e sono sempre in costume da bagno (fanservice a gogo).
Free! in realta’ e’ uno spokon misto a slice of life dove si parla di amicizia e progetti per il futuro di un gruppo di nuotatori di un club scolastico. Le gare ci sono, le sfide pure e non manca certo la sana rivalita’ di ogni spokon che si rispetti ma il nocciolo della trama sono i diversi caratteri dei protagonisti e le loro reazioni rispetto alle vicende che si susseguono. A me e’ piaciuto molto, l’ho trovato originale e tecnicamente e’ davvero ben fatto. Esistono 2 serie Free! e Free! Eternal Summer la prima di 12 episodi e la seconda di 13 e non sono previste nuove stagioni, l’anime e’ considerato concluso.
2014, Haikyuu!! anime sul Volley! In realta’ e’ tratto da un manga del 2011 Haikyu!! – L’asso del volley che dicono sia molto valido e valga recuperarlo (Star Comics sono usciti 3 volumi fin’ora). Era dai tempi di Mila e Shiro che non sfornavano uno spokon sulla pallavolo, ci voleva! Ammetto infatti che appena ho visto le immagini promozionali ho notato una certa somiglianza tra il protagonista Shoyo Hinata e Mila Azuki. Stesso taglio e colore di capelli e stessa esuberante spocchia…sara’ un caso? Solo l’altezza e’ diversa perche’ in questo caso Hinata è un piccoletto intestardito a voler fare lo schiacciatore. Inoltre anche il suo rivale-poi-amico (stessa situazione) Tobio Kageyama è un alzatore come Nami Ayase. Sara’ sicuramente un omaggio alle celebri giocatrici.
Il lato grafico è molto piacevole e le sequenze di gioco dinamiche e animate finalmente in modo fluido e realistico, a tratti anche espressionistico. Ricordiamo bene le partite statiche dove Mila poi stava in aria prima di schiacciare un’oretta buona, ma erano altri tempi. Qui invece le partite sono seguibilissime e appassionanti come fossero vere. Niente gocce di ciclone o attacchi supersonici ma il volley vero con le regole e le tattiche vere. La trama e’ quella di uno spokon coi controfiocchi, difficolta’, sfide, avversari spaventosi, amicizie. Ma non mancano neanche le gag dato che la coppia di protagonisti sono fantastici e offrono diversi spunti comici.