Alla scoperta del padiglione Giapponese di Expo 2015
So bene che questo argomento, soprattutto a pochi giorni dall’apertura ufficiale, genera pareri ed entusiasmi contrastanti. Ho deciso però di mettere da parte, il tempo di una pagina di blog, tutte le polemiche sui lavoratori detti “volontari” ma in realtà “sfruttati volontariamente” per far funzionare l’Expo di Milano 2015. Questa cosa molto “italiana” se vogliamo, vanifica in un lampo l’intento stesso di questo evento che, incentrandosi sul cibo, ha come slogan quello di “nutrire il pianeta” ma che così facendo nutrirà solo se stesso…che assurdità. Ma non inoltriamoci troppo in questa zona spinosa, (anche se comunque l’ho voluta sottolineare all’inizio del post!) non è questo l’argomento che invece voglio affrontare, bensì il barlume di positività che, da nippofila, vedo nell’occasione di poter visitare il promettente Padiglione giapponese di Expo 2015.
Infatti per tutti quelli che non possono andare fisicamente nel Sol Levante e per quelli che vorrebbero tanto tornarci (io) il Padiglione giapponese di Expo 2015 sarà una gran bella consolazione, soprattutto culinaria! Non solo, è stato annunciato addirittura un Japan Day per l’11 Luglio 2015 che non sarà solo un evento mangereccio ma vedrà molte altre iniziative speciali, sia ovviamente culinarie, che artistiche e culturali. Verrà valorizzato molto il cibo tipico territoriale e tradizionale nipponico, che si diversifica da zona a zona (come per noi è la cucina regionale). Una occasione unica questa esposizione universale per assaggiare dei piatti che altrimenti sarebbe difficilissimo provare nel nostro paese, dato che i cibi giapponesi che arrivano in Italia nei ristoranti, sono prettamente legati al mondo del sushi e a poche altre pietanze.
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Qui c’è anche un articolo dedicato alla nostra visita ad Expo e sotto un video girato da noi a giugno proprio dentro il Padiglione Giappone! *__*
Alla scoperta del padiglione Giapponese di Expo 2015
La struttura del padiglione giapponese di Expo 2015
Il padiglione giapponese di Expo 2015, progettato dal Prof. Atsushi Kitagawara, uno dei più noti architetti nipponici, interpreterà il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, rappresentando tutta la conoscenza, l’esperienza e le tecniche racchiuse nel cibo e nella cultura alimentare del paese. Concettualmente rappresenterà la “Diversità Armoniosa“, per enfatizzare come nelle diversità appunto, in armonia con la natura, si possano trovare grandi potenzialità per contribuire ai problemi alimentari. Architettonicamente il padiglione si presenterà con una griglia in legno di 4.170 metri quadrati che simbolicamente racconta l’armonia, la ricchezza e la sostenibilità appunto della cultura alimentare giapponese. L’elemento caratterizzante del padiglione sarà il legno di larice, scelto dai progettisti non solo come elemento strutturale, ma anche come metafora della vegetazione, della foresta e della “saggezza della Natura“. Avrà un’ampia entrata e uno sviluppo in lunghezza, come una delle case tradizionali di Kyoto. Oltre a materiali naturali come bambù e legno, non mancano tecnologie informatiche e sistemi per il risparmio energetico.
Il padiglione si sviluppa su due piani, al primo si trova lo Spazio Eventi. Qui, si terranno workshop, spettacoli, proiezioni ed esposizioni di prodotti locali, insomma tutto ciò che rappresenta al meglio la fantastica cultura alimentare del Giappone. Mescolerà tradizione e tecnologia avanzata nel rispetto dell’ambiente unita alla proverbiale perfezione estetica nipponica. E quello della sostenibilità non è un tema da poco: il Sol Levante si appresta a dimostrare a tutto il mondo perché la sua cucina può essere una risposta convincente alla fame nel mondo. Non a caso il governo giapponese sta lavorando sul tema da un decennio, cercando di promuovere l’educazione dei più giovani e delle famiglia alla consapevolezza alimentare. Oltre agli spazi sulla ricerca, il Giappone punterà sulla dimostrazione pratica, con un’ampia sezione dedicata alle cucine meno conosciute; l’amore del mondo nei confronti del sushi è ormai cosa nota, ma con l’Expo i giapponesi vogliono dimostrarci quanto la loro offerta gastronomica sia varia.
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Sette ristoranti per assaporare il Giappone all’Expo
Ed eccoci arrivati all’area gastronomica del padiglione, suo vivo fulcro: ci sarà una sala ristorante vera e propria, curata dallo storico locale Minokichi, e poi una “food court” di 470 metri quadrati con sei stand gastronomici (e 160 posti a sedere) che permetteranno di assaggiare moltissimi piatti. Quindi in tutto saranno sette i ristoranti, alcuni dei quali si alterneranno per tre mesi, che ci guideranno alla scoperta dei piatti più tipici (e meno conosciuti) e delle novità in fatto di alimentazione nel padiglione giapponese all’Expo 2015.
Una delle cose sicuramente da non perdere sarà la cucina “Kaiseki“, una forma di pasto tradizionale giapponese, tipico di Kyoto, che include tante piccole portate in altrettanti piccoli piatti e disposte molto artisticamente. Sarà proposta dal rinomato ristorante Minokichi che, da maggio a ottobre, permetterà di assaggiare l’alta cucina giapponese racchiusa in 5 sapori: piccante, aspro, dolce, amaro, salato. Minokichi è stato fondato nel lontano 1700 a Kyoto e propone proprio l’arte culinaria cerimoniale della corte imperiale e la cucina Zen. Non a caso da circa 300 anni è frequentato dalla famiglia imperiale giapponese in persona.
Il ristorante Kakiyasu e la catena di ristoranti Ningyocho Imanahn si alterneranno durante i sei mesi nell’area degli stand detta “food court“, proponendo prettamente piatti per gli amanti delle carni stufate. Da maggio a luglio Kakiyasu proporrà un menu fatto di Sukiyaki, Wagyu e Bistecche. Ningyocho Imahan, catena di ristoranti specializzati in piatti a base di manzo dal 1895 (la sede storica è a Tokyo, vicino al palazzo reale), proporrà le stesse specialità di Kakiyasu e come piatto principale il Suriyaki, cioè fettine di manzo e verdure di stagione cotte in una salsa speciale. Sarà aperto nei restanti tre mesi, da agosto a ottobre.
La parte più “street food” sarà rappresentata, da maggio a luglio, dalla catena Mos Burger, che offre prodotti freschi e che prepara i cibi solo dopo l’effettiva ordinazione. Uno dei “must” dell’intera esposizione universale potrebbe essere il suo Rice Burger, un panino ripieno di tempura con il riso che sostituisce il pane. Sicuramente da provare!
Ma arriviamo al punto forte della cucina giapponese (almeno per me!): il pesce o meglio, il sushi! Da agosto ad ottobre la catena di ristoranti Kyotaru proporrà il sushi tradizionale stile Edo, l’inari sushi e il sushi Kyotaru (allo stile di Kyoto). Imperdibili!
La ormai sdoganata tempura, frittura leggera di pesce e verdure, sarà protagonista da maggio a ottobre dello stand Sagami, gruppo fondato nel 1970 e specializzato in questa gustosa tecnica culinaria. Sempre al prolifico stand Sagami ci saranno anche la soba (spaghetti di grano saraceno) e gli udon (spesse tagliatelle integrali) entrambi saltati alla piastra con carne, pesce o verdure. Invitante no?
Per chi invece vuol provare il tipicissimo e inimitabile curry giapponese c’e’ lo stand Coco Ichibanya anch’esso presente da maggio a ottobre. A sorpresa questo ristorante servirà piatti a base di questo mix di spezie, un ingrediente che, anche se non tipicamente di origine giapponese bensì indiana, è invece molto usato nella cucina nipponica! La Curry house Coco Ichibanya è nata nel 1978 e oggi conta oltre 1.300 punti vendita sparsi nel mondo. Qui potremo gustare il famoso curry rice, udon con curry e il kare pan, un caratteristico panino impanato e farcito con il curry. Mi stuzzica da morire!
Infine, menzione speciale per l’ambasciatrice ufficiale scelta per il padiglione giapponese di Expo 2015: nientepopodimeno che Hello Kitty, una delle icone pop giapponesi più famose nel mondo. Lo ha annunciato la stessa potente Sanrio, azienda nipponica che ha creato il personaggio già oltre 40 anni fa. Nell’annuncio precisa che “Salute e Edutainment”, ovvero “educare divertendo”, sono le parole chiave attorno alle quali ruota l’intervento del Giappone all’esposizione universale. Hello Kitty mostrerà tradizioni e patrimonio culturale accompagnando i visitatori nel loro tour all’interno del padiglione che vuole rappresentare la ricchezza e il sincretismo della cultura del Sol Levante. Per un’occasione così speciale la famosa gattina bianca indossa un kimono scarlatto, fissato da una “obi” color lime, con meravigliosi fiori di ciliegio bianchi sfumati in rosa pallido, simbolo di buon auspicio, felicità e amore. Alla cerimonia di apertura taglierà il nastro con altre autorità giapponesi dando il benvenuto agli ospiti. ^^
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Alla scoperta del padiglione Giapponese di Expo 2015
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