5 tipologie di abiti tradizionali che vengono ancora usati in Giappone

Per quanto il Giappone sia un paese popolare per le sue tecnologie pionieristiche, è anche molto legato alle sue tradizioni secolari. Tra le pratiche tradizionali che resistono ancora oggi, c’è quella di indossare degli abbigliamenti specifici durante le festività. Ecco 5 tipologie di abiti tradizionali che vengono ancora usati in Giappone e che possiamo vedere sia nella loro vita di tutti i giorni che in occasioni speciali.

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I costumi tradizionali giapponesi sono da sempre un simbolo peculiare della cultura nipponica. Persone provenienti da tutto il mondo programmano il loro viaggio in Giappone in coincidenza di occasioni speciali come i Matsuri (festival estivi) o l’Hanami (festa della fioritura dei ciliegi) per poterli osservare, oltre che assaporare la loro atmosfera e i cibi tipici.

5 tipologie di abiti tradizionali che vengono ancora usati in Giappone

1. Kimono e Yukata

Kimono e Yukata sono spesso accomunati da chi non li conosce, invece hanno delle differenze. Per fare un semplice confronto, il Kimono utilizza solitamente un tessuto spesso e di qualità come la seta, impreziosito da dettagli decorativi sfarzosi. Lo Yukata invece è più comodo per l’uso quotidiano e durante l’estate essendo di cotone e quindi più leggero, semplice e pratico.

Anni fa era molto più comune rispetto ad adesso incontrare persone in giro in Kimono e Yukata in Giappone. Oggi se ne vedono poche e sicuramente a Kyoto di più che a Tokyo. Ma in caso di eventi come festival estivi o raduni religiosi, ancora gli abiti tradizionali vengono indossati, anche dai giovani. Un esempio sono i Furisode, una variante del Kimono con maniche molto lunghe, che le giovani ragazze indossano tutt’ora durante la loro festa per la maggiore età (20 anni) chiamata ‘Seijin no Hi‘.


5 tipologie di abiti tradizionali che vengono ancora usati in Giappone

2. Hakama

L’Hakama è un indumento tradizionale giapponese che somiglia ad una larga e lunga gonna-pantalone. Originariamente lo indossavano solo gli uomini ma al giorno d’oggi lo portano anche le donne in occasioni speciali, tipo durante la cerimonia di laurea.

Nel periodo Edo era indossato dai nobili giapponesi e in particolare dai famosi samurai. Viene spesso erroneamente riportato che erano soliti usare l’Hakama per nascondere i piedi e confondere l’avversario durante un combattimento. In realtà il samurai si rimboccava questa gonnellona nella cintura, lasciando scoperti i piedi, per potersi muovere più agilmente. Al giorno d’oggi i ragazzi indossano ancora l’Hakama durante la festa dei maggiorenni ‘Seijin no Hi‘ al posto dei banali giacca e cravatta.


5 tipologie di abiti tradizionali che vengono ancora usati in Giappone

3. Uchikake

I matrimoni tradizionali al tempio sono un evento estremamente sacro in Giappone, come in molti altri paesi del mondo. Questo tipo di antica cerimonia prevede che si indossino rigorosamente degli abiti molto particolari. L’Uchikake è praticamente una specie di mantellona rossa brillante e finemente decorata che la sposa mette sopra il suo kimono durante il rito. Al giorno d’oggi, sempre più spose scelgono un uchikake bianco invece che rosso, per essere più simili alle spose occidentali. Spesso infatti, finita la cerimonia in stile giapponese, molte si cambiano e indossano un normale abito bianco alla occidentale che considerano più moderno e bello.


5 tipologie di abiti tradizionali che vengono ancora usati in Giappone

4. Happi ed Haori

L’Happi, una vestaglia corta di cotone, era originariamente l’abbigliamento usato dai domestici nelle ricche case giapponesi. Questo spiega il perché hanno solitamente tutti dei kamon (simboli araldici giapponesi) sulla schiena che contenevano le iniziali della famiglia in cui lavorava l’inserviente.

In epoche più moderne, organizzazioni e negozi hanno iniziato a utilizzare gli Happi sostituendo le iniziali delle famiglie con il logo dei loro gruppi e aziende. Sono diventati così una sorta di cartellone pubblicitario umano. Anche i vigili del fuoco in passato indossavano degli happi e sulla schiena avevano stampato il simbolo della loro organizzazione. Una variante più elegante degli Happi sono gli Haori che non hanno simboli sulla schiena e vengono usati come delle semplici giacche.


Tra usanze e pratiche tradizionali che sono rimaste ancora oggi, c'è quella di indossare degli abbigliamenti specifici durante le festività.

5. Fundoshi

Il Fundoshi è il tradizionale indumento intimo da uomo giapponese. In passato era comunemente indossato dai conducenti di risciò e da diversi tipi di lavoratori del Giappone antico. Oggi vediamo uomini che indossano questa specie di strani mutandoni fascianti, durante i Matsuri o le processioni religiose. Ma si usano anche nelle attività sportive tradizionali che mettono alla prova forza e resistenza fisica, come ad esempio il Sumo.

Sebbene i modelli e gli stili di abbigliamento possano essere modificati nel tempo, rimarranno sempre simbolo delle tradizioni del loro luogo di origine. Il Giappone è un paese con un enorme patrimonio che viene celebrato, ricordato e promosso anche dal loro abbigliamento assolutamente peculiare.

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5 tipologie di abiti tradizionali che vengono ancora usati in Giappone