5 motivi per vivere in Giappone
Trasferirsi all’estero non è facile per nessuno, soprattutto all’inizio. Bisogna avere un’indole avventurosa e uno spiccato spirito d’adattamento per riuscire a passare agilmente da una cultura ad un’altra. Viaggiare per il mondo è un’avventura e visitare un paese che magari si è sognato per molto tempo, è molto bello e appagante. Ma la vita da turista e quella da residente sono sempre molto diverse, a prescindere dal paese.
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Una recente classifica di Remitly, servizio di money transfer globale, ha rivelato che il Giappone è il secondo paese più popolare in cui le persone vorrebbero trasferirsi. Al primo posto il Canada. È interessante notare che, nonostante la pandemia, c’è stato un aumento delle ricerche online su come trasferirsi all’estero negli ultimi anni. Sono in moltissimi a sognare di visitare il Giappone almeno una volta nella vita ma sono in tanti anche quelli che vorrebbero di più. Come fare il grande salto e provare a viverci allettati dai tanti lati positivi che io in primis sbandiero spesso su questo blog.
Il Giappone da residente e lavoratore però non è tutto rosa e fiori come lo è invece da turista. Ho già fatto un post approfondito su 5 motivi per NON vivere in Giappone. Adesso direi che è arrivato il momento di fare il contrario e vedere i vantaggi che questo comporta.
1. Paghi le tasse per servizi perfetti
Pagare le tasse in Giappone non solo è un dovere che tutti danno per scontato ma, a detta di molti residenti anche stranieri, è addirittura un piacere. Dal punto di vista di un qualsiasi paese del mondo, solitamente con dei servizi pubblici in media abbastanza mediocri (come il nostro..), ciò è abbastanza assurdo vero?
Invece in Giappone i servizi che lo Stato, le prefetture (l’equivalente delle nostre regioni) i comuni, addirittura i quartieri offrono ai cittadini giapponesi in cambio di tasse sono tanti, efficienti e puntualissimi. Inoltre in Giappone il rapporto stato–cittadino dal punto di vista fiscale, è basato sulla reciproca fiducia e collaborazione. Non sul reciproco sospetto e vessazione come in molti paesi come il nostro. Per capirci lì non è mai esistito l’equivalente di Equitalia, perché non serve. Un sogno utopico.
2. Trasporti pubblici eccellenti
Il trasporto pubblico in Giappone è una delle eccellenze per antonomasia. Ci sono poche ragioni per possedere un’auto privata in una grande o media città giapponese. Tutti i tipi di trasporti, dagli autobus ai treni, ai tram, alle monorotaie, ti porteranno ovunque tu voglia andare. La metropolitana in particolare passa in genere ogni 2 minuti e linee e stazioni coprono capillarmente tutti i luoghi d’interesse lavorativo e/o turistico sia nelle gigantesche metropoli che nelle zone più periferiche. Per non parlare della puntualità dei mezzi pubblici. Prendendo uno Shinkansen, treno ad alta velocità, si può benissimo fare la prova cronometro alla partenza: si rimane veramente basiti dalla perfezione del timing con l’orario scritto nel proprio biglietto. Quasi fantascienza per noi.
Il livello di pulizia di trasporti pubblici e stazioni poi rasenta davvero la perfezione. Ogni giorno tutti i treni passano almeno una volta in enormi autolavaggi che li lucidano pure con la cera. Per non parlare del perenne splendore degli interni che vengono non solo puliti maniacalmente ma anche mantenuti dagli utilizzatori sempre come nuovi. Niente vandali all’orizzonte in Giappone. Un treno giapponese è considerato quasi un luogo sacro, paragonabile ad un tempio. C’è un silenzio ed un rispetto del prossimo assurdi, molti ci dormono bene per questo. Nessuno parla al telefono, i pavimenti luccicano, i sedili e gli arredi sono sempre in perfetto stato. Ne ho parlato approfonditamente anche in questo post Quanto sono puliti i treni in Giappone? 10 foto che lo dimostrano.
3. Sicurezza e pulizia nelle strade
Si sa che il tasso di criminalità in Giappone è molto basso. E’ uno dei pochi paesi al mondo in cui le persone possono camminare alle 2 di notte in un centro città e sentirsi al sicuro. O dimenticarsi il portafoglio sopra una panchina e ritrovarlo ancora lì dopo un’ora. Oppure al più vicino posto di polizia, nessuno ruba mai nulla. Sul come sono riusciti a raggiungere tutto questo ne ho già parlato approfonditamente in questo post > 10 cose che rendono il Giappone un paese sicuro.
I giapponesi poi sono bravissimi nel riciclaggio e nessuno butta la benché minima spazzatura per terra. Nemmeno le cicche di sigaretta, dato che se vuoi fumare all’aperto ci sono delle zone apposite con enormi portaceneri. Inoltre, cosa cruciale per avere strade senza mozziconi, è vietatissimo fumare mentre si cammina. Oltre che pericoloso: nelle sovrappopolate città giapponesi transitano continuamente molte persone vicinissime sui marciapiedi e ci sarebbe il rischio di bruciarle.
Cosa ancora più incredibile, in Giappone non esistono i cestini per strada e nelle zone verdi. E allora come fanno ad avere strade e parchi puliti senza i cestini? Magia? No. Se un giapponese ha qualcosa da buttare mentre è in giro e si trova lontano da un conbini (fuori dai minimarket aperti h24 ci sono sempre i bidoni della differenziata), semplicemente se lo mette in tasca o in borsa. Poi se ne trova uno per strada bene, altrimenti una volta tornato a casa lo butta nei propri bidoni. Facile no?