5 manga e film giapponesi che hanno ispirato la serie Squid Game
Squid Game è attualmente la serie Netflix più vista di tutti i tempi. Un risultato incredibile raggiunto in pochissimi giorni. Grazie soprattutto allo streaming multilingue che permette a tutti i paesi di vedere lo stesso show sottotitolato in contemporanea. Ma non tutti sanno che esistono 5 manga e film giapponesi che hanno ispirato la serie Squid Game.
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Nel caso di Netflix, le puntate di una serie vengono rese disponibili tutte in una volta, senza bisogno di aspettare uscite settimanali. Per questo, appena esce qualcosa di nuovo, tutti si buttano a capofitto in vere e proprie maratone visive (in gergo binge watching). E riescono a finire una serie intera, in questo caso di 9 puntate, in poche ore. Facendo salire le visualizzazioni alle stelle.
Chi è abituato a leggere manga e guardare serie giapponesi, probabilmente con Squid Game avrà avuto dei notevoli deja-vu. Come qualcosa di già visto. La formula vincente di questa serie sta infatti tutta nel suo genere, chiamato “Battle Royale” (battaglia reale): tutti contro tutti, ne rimarrà solo uno.
Il termine viene direttamente dal titolo, Battle Royale appunto, di un famoso romanzo giapponese del 1996, pubblicato nel 1999, di Koushun Takami. Diventato poi nel 2000 un altrettanto famoso manga scritto dallo stesso Takami e disegnato magistralmente da Masayuki Taguchi. E, sempre nel 2000, adattato anche in un film giapponese con Takeshi Kitano.
L’origine di questo genere, così definito in Asia (in occidente meno), ovviamente non può essere colto da tutti gli utenti di Netflix. Soprattutto da quelli che non conoscono molti anime e manga. Le persone si sono appassionate ad una serie coreana trovandola originale. Anche se in realtà non lo è. Ma essendo così variegati gli spettatori e i paesi del mondo in cui esiste Netflix ci sta. E’ normale che in molti non abbiano notato delle chiare, anche dichiarate, ispirazioni. E noi siamo qui apposta per renderle palesi a tutti.
Ecco alcuni film, serie e anime giapponesi che hanno visibilmente ispirato Squid Game. Due di questi lo stesso creatore della serie Hwang Dong-hyuk ha dichiarato di averli presi come riferimento. E sono manga giapponesi: il primo il già citato Battle Royale, ideatore del genere. L’altro il meno conosciuto Liar Game. Avendoli letti entrambi, a me questa serie non ha sconvolto più di tanto. Ma andiamo a vedere nel dettaglio tutte e 5 le opere “ispiratrici”.
1. BATTLE ROYALE
Battle Royale, nato come romanzo, è addirittura il libro più venduto di tutti i tempi in Giappone! Poi è diventato un seinen manga (per giovani adulti) edito anche in Italia da Planet Manga. Queste opere hanno creato un genere ed ispirato innumerevoli videogiochi, come ad esempio il famoso Fortnite, oltre che serie Tv e film. Anche la saga americana di Hunger Games è ispirata a Battle Royale, anche se non viene dichiarato.
Trama: Degli studenti estratti a sorte, con la scusa di una gita, vengono portati in un’isola remota. Sono fatti salire su un autobus e poi narcotizzati. Al risveglio apprendono che dovranno prendere parte ad una Battle Royale, ovvero un crudele gioco di sopravvivenza, nel quale dovranno uccidersi a vicenda. Solo l’ultimo sopravvissuto potrà tornare a casa. Se allo scadere dei tre giorni di gioco ci saranno più partecipanti in vita, saranno tutti uccisi facendo esplodere il collare elettronico che si sono ritrovati al collo. Ogni concorrente ha in dotazione una bussola, una mappa dell’isola, viveri per 3 giorni e un’arma casuale tra mitragliatrici, bastoni, balestre, accette…
2. LIAR GAME
Oltre a Battle Royale, il regista di Squid Game Hwang Dong-hyuk ha citato il manga Liar Game del 2005 (sempre seinen, in Italia edito da J-pop), come ispirazione per la sua serie di successo. Esiste anche il relativo telefilm (dorama) giapponese composto da due stagioni del 2007-2010.
I protagonisti di questa vicenda come in Squid Game sono attirati in un gioco con la possibilità di vincere una grossa somma di denaro. Ok, qui non ci sono teste che esplodono o gente mitragliata, manca la parte splatter. Ma i personaggi si ritroveranno con 100 milioni di ¥ di debiti se perderanno delle sfide. Il fattore avidità e tradimenti è ben presente anche qui.
Trama: Una giovane ed ingenua infermiera di nome Nao Kanzaki si ritrova in mano una valigetta contenente 100 milioni di ¥ in contanti. Deve restituirla entro un mese come concorrente in una competizione chiamata Liar Game. Nel gioco, ognuno è accoppiato con un avversario che può anche provare a rubare la valigetta. Se qualcuno riesce a prendere i suoi soldi e lei non è in grado di restituirli a fine mese, avrà un debito di 100 milioni con gli organizzatori del gioco. Nao scopre che il suo avversario è un suo ex insegnante e, sebbene all’inizio si fidi di lui, impara presto che sopravvivere al gioco significa diventare più spietata di quanto non sia mai stata.
3. AS THE GODS WILL
Giochi per bambini in cui i perdenti muoiono? Qui le similitudini con Squid Game sono quasi totali. C’è pure una bambola assassina, in questo caso una bambola Daruma, come nella serie coreana. E c’è pure un gioco che è la versione giapponese di Un, due, tre, stella (o stai là) chiamato “Daruma ga koronda” (Il Daruma è caduto) esattamente come in Squid Game.
Trama: Il liceale Shun Takahata è annoiato dalla sua vita quotidiana, così diversa dai videogiochi violenti con cui gioca sempre. Ma un giorno la sua monotonia viene stravolta. La testa del suo professore esplode e al suo posto compare una bambola Daruma che obbliga Shun e i suoi compagni di classe a giocare al gioco per bambini “Daruma ga koronda”. Con la differenza che se perdi muori. Presto Shun scoprirà che non solo la sua ma tutte le scuole stanno affrontando lo stesso destino e che il tutto è collegato alla comparsa di strani cubi bianchi nel cielo.
4. ALICE IN BORDERLAND
La famosa serie è tratta dal manga omonimo Alice in Borderland del 2010 di Haro Aso ed è diretta dal regista e designer di videogiochi Shinsuke Sato. Sebbene gli adattamenti live-action dei manga targati Netflix in genere non centrino mai il bersaglio, vedi il disastroso adattamento di Death Note, stavolta questo lavoro ha riscosso un buon successo sulla piattaforma.
Anche in questo caso la storia è ambientata in un mondo distopico in cui i protagonisti sono costretti a partecipare a dei pericolosi giochi di sopravvivenza. Una delle prime scene è ambientata nel famoso e solitamente affollato incrocio di Shibuya che invece è misteriosamente deserto. Da qui i partecipanti apprendono le sinistre regole del gioco che fanno capire chiaramente che non tutti ne usciranno vivi. Per approfondire Alice in Borderland qui trovate un post dedicato.
Trama: Un giorno Arisu, un giovane studente universitario appassionato di videogiochi, si incontra con i suoi due migliori amici a Shibuya per fare qualcosa insieme. Quando ad un certo punto attirano l’attenzione della polizia, i tre scappano in un bagno della stazione di Shibuya. Quando escono capiscono però che il mondo attorno a loro è cambiato, è completamente deserto. Scopriranno di essere stati catapultati in una sorta di mondo parallelo e di dover partecipare a delle partite stile videogioco. Se perdi però il game over è reale, cioè muori davvero.
5. GANTZ
Uno dei manga seinen che hanno fatto la storia dei generi death-game e horror fantascientifico, superando i quindici milioni di copie vendute. Esiste anche una serie animata del 2004 e due film live-action giapponesi: Gantz – L’Inizio, e Gantz: Revolution. Un terzo film animato in computer grafic, Gantz:0, è stato anche presentato al 73° Festival di Venezia (2016). E’ disponibile anche in streaming su Netflix.
Trama: Kei Kurono e il suo amico Masaru Kato nel tentativo di salvare un senzatetto spostandolo dai binari, muoiono entrambi travolti dal treno. I due ragazzi però, invece di morire, si ritrovano assieme ad altri “giocatori” in un appartamento a Tokyo dal quale è impossibile uscire. In mezzo alla stanza c’è una sfera nera, Gantz appunto, sulla cui superficie compare un testo che informa i presenti che le loro vite precedenti ormai non esistono più. Da adesso dovranno compiere delle missioni di caccia in giro per la città. Vestendo delle iconiche tutine nere, dovranno uccidere degli strambi alieni invasori della terra.