5 cose che i giapponesi fanno a Capodanno
Il giorno di Natale non ha un significato poi così importante in Giappone. Dopo averlo passato con i fidanzati a mangiare una torta di fragole e panna, già la sera del 25 dicembre (giorno lavorativo), le luminarie e gli alberi di Natale in giro per le città vengono allegramente smontati.
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Questo perché si avvicina la festività autoctona giapponese più importante dell’anno: lo Shogatsu 正月, letteralmente “mese giusto, adatto”, ovvero il Capodanno. Per fare gli auguri di Buon Anno però non si usa questa parola, bensì l’espressione Akemashite Omedetou 明けましておめでとう.
I Giapponesi trascorrono questo periodo molto speciale ed atteso in famiglia mangiando e guardando programmi a tema in tv, soprattutto gare canore (stile Sanremo). Praticamente fanno le cose che noi facciamo a Natale, il Capodanno è il loro Natale per importanza. Mentre il giorno di Natale lo vedono prevalentemente come una festa per coppiette.
1. Fanno i Bonenkai
L’ultimo giorno lavorativo prima delle vacanze di fine anno, uno dei pochi periodi di festività continuativa in Giappone, è il 28 dicembre. Ma già durante tutto il mese di dicembre si organizzano i Bonenkai. Cosa sono? Letteralmente Bonenkai 忘年会 significa “raduno di fine anno”. Sono party alcoolici organizzati da gruppi di persone, soprattutto colleghi di lavoro, per festeggiare in allegria la fine del vecchio anno. Anche i colleghi dello Studio Ghibli festeggiano per l’occasione nell’immagine qui sopra. XD
2. Fanno grandi pulizie e decorano la casa
Finito il lavoro, dal 28 fino al 30 dicembre inizia un frenetico periodo dove le persone dedicano anima e corpo alle grandi pulizie annuali. Noi le facciamo in primavera, loro alla fine dell’anno. La parola giapponese che identifica l’attività di questi giorni è Osusuharai お煤払い (susu=polvere, harai=spazzare).
Poi si addobbano le case con delle decorazioni chiamate Kadomatsu 門松, letteralmente “pino all’entrata”. Quindi comincia il momento della preparazione anticipata del cibo per i giorni di festa del Capodanno nei quali poi non ci sarà tempo per cucinare. Si dice anche che porti sfortuna cucinare e pulire il primo dell’anno quindi ci si avvantaggia con tutto prima.
3. Mangiano soba e cibo in scatole laccate
Il cibo tipico della cena giapponese del 31 dicembre prevede che ogni alimento consumato abbia un significato ben preciso, ispirato alla sua forma. Uno di quelli più gettonati è la Toshikoshi-soba 年越し蕎麦 dato che i suoi kanji sono quelli di anno “toshi” e venire “koshi“. La lunghezza tipica degli spaghetti di soba è perfetta come simbolo per l’augurio di una lunga vita.
Un tempo nelle officine giapponesi degli artigiani dell‘oro e dell’argento si usava la pasta di soba per raccogliere i frammenti dei preziosi che cadevano a terra durante la lavorazione. E’ rimasta da allora la credenza che la Toshikoshi-soba porti ricchezza e fortuna nel nuovo anno.
4. Mangiano dolcetti chiamati Mochi
Una delle preparazioni più tipiche in questo periodo sono i Mochi 餅, tipici dolcetti sferici ripieni di svariati gusti. Si tratta di riso che nella tradizione giapponese veniva pestato a mano con un grosso martello di legno. Poi bollito e ridotto in piccole palline.
Possono essere di diversi colori e ripieni di altrettanto diversi gusti. Quello più comune è il ripieno di Anko, la famosa marmellata di fagioli rossi Azuki. Ma il loro aspetto tradizionale è quello di due mochi bianchi di misura diversa posti a piramide sormontati da delle arance amare. Questo è il tipico mochi di Capodanno.
5. Dopo 108 rintocchi vanno al Tempio
Al termine del cenone del 31, appena superata la mezzanotte, c’è la tradizionale Hatsumode 初詣, cioè la prima visita dell’anno al tempio. Il tempio può essere sia buddhista che shintoista a seconda del proprio credo. In questa importante occasione molte persone indossano abiti tradizionali giapponesi o abiti normali ma comunque eleganti. Si vede spesso questa ricorrenza negli anime.
I templi e i santuari rimangono chiusi fino a mezzanotte, momento in cui cominciano a risuonare le grandi campane. Queste fanno 108 rintocchi, perché questo è il numero massimo di peccati che l’uomo si porta dentro e che devono essere purificati in vista dell’anno nuovo. Appena finiti i rintocchi, tutte le persone in rigorosa coda, arrivano davanti all’altare, battono le mani due volte per richiamare gli dei e recitano una breve preghiera accompagnata da una offerta.
Una delle cose che preferisco del Capodanno in Giappone è il fatto che non esiste l’usanza di fare pericolosi botti casalinghi. Avendo in casa degli animali domestici poi so quanto possono essere spaventosi per alcuni di loro. Mi piacerebbe proprio che questa pratica scomparisse ovunque.
Giappone. Usi, costumi e tradizioni
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Allora BUON ANNO anzi, Akemashite Omedetou!
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