10 frutti strani e pregiati da provare assolutamente in Giappone
Sicuramente avrete visto almeno una volta in foto delle angurie quadrate. Magari qualcuno avrà pensato ad uno scherzo. Ma in realtà in Giappone puoi comprare normalmente un’anguria quadrata. Addirittura si possono trovare anche a forma di cono, di cuore o con dei volti in rilievo. Ma sono semplici angurie. Qui troverete 10 frutti strani e pregiati da provare assolutamente in Giappone.
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Sebbene le angurie quadrate siano molto folkloristiche, sono dei normali cocomeri con una forma diversa da quella naturale. Principalmente inventata per aumentare la loro facilità di stivaggio dato che non rotolano. Ma in Giappone esiste anche l’anguria nera Densuke, che invece ha una forma normale ma prezzi esorbitanti perché se ne raccolgono pochissime ogni anno.
I frutti particolari che troverete in questo elenco invece potreste non averli mai nemmeno visti, figurarsi provati, se non siete mai stati in Giappone.
1. Kyohou
Il Kyohou è un tipo di uva che viene coltivata in Giappone fin dal 1937, incrociando le due qualità Ishiharawase e Centennial. Una delle caratteristiche di questo frutto più apprezzate dai giapponesi è che la sua pelle è molto facile da sbucciare.
Visitando il Giappone ci si rende conto infatti che i giapponesi non sono abituati a mangiare la frutta con la buccia. Sbucciano tutto, soprattutto mele, pesche e uva. Alcune persone tolgono persino la pellicina degli spicchi degli agrumi.
2. Hakuto
L’Hakuto è originaria della prefettura giapponese di Okayama. Anche quando è matura, la pelle della pesca Hakuto rimane di un colore biancastro. Per questo è conosciuta più comunemente come pesca bianca giapponese.
La sua caratteristica principale è quella di essere più dolce e meno acida delle normali pesche gialle. Ed è anche estremamente saporita e succosa. La sua stagione di raccolta va da luglio a settembre.
3. Biwa
Originario della Cina, il frutto biwa è conosciuto anche come nespola giapponese. Negli ultimi anni viene coltivata anche nell’Europa meridionale e nel Medio Oriente.
Le foglie dell’albero biwa sono anche utilizzate per scopi medicinali in Giappone sin dal periodo Nara (710-794 a.C.). I mesi ideali per mangiare il frutto biwa sono maggio e giugno.
4. Melone muschiato
I meloni muschiati sono originari del Regno Unito del 19′ secolo e importati in Giappone nel 1925. Molto popolari nel Sol Levante, in Inghilterra non vengono più coltivati ormai da tempo. Per mantenere l’alta qualità di questi frutti, ne viene fatto crescere uno ogni vite. Per questo motivo, un singolo melone muschiato giapponese può arrivare a costare fino a 250€.
La sua variante più pregiata poi, il famoso Yubari King, viene prodotto solo nell’isola più settentrionale del Giappone, l’Hokkaido. Questi meloni vengono lavati una volta al giorno e tenuti sospesi da terra per essere senza difetti esteriori. Ma anche il loro sapore è senza difetti, di una dolcezza incredibile. E’ di qualche anno fa il record: una coppia di meloni Yubari King particolarmente perfetti vennero venduti all’asta per 20.000€!
5. Hassaku
Lo Hassaku è un grosso agrume ed è originario del Giappone. Pur avendo le dimensioni di un pompelmo e la buccia molto spessa, tecnicamente si tratta di un’arancia.
Si ritiene che l’albero di Hassaku originale sia stato trovato la prima volta nel giardino di un tempio nella prefettura di Hiroshima nel 1860. La sua stagione di raccolta va da febbraio a marzo.