10 cose sull’etichetta comportamentale giapponese
<— pagina precedente
6. Serate alcoliche con i colleghi
I giapponesi quando escono a bere, solitamente bevono sempre troppo. Anche perché in media geneticamente reggono meno l’alcol rispetto ad altri popoli. Uno dei pochi momenti nella giornata in cui un giapponese può mollare i freni e lasciarsi andare, abbandonando la timidezza e le regole sociali, è la sera dopo il lavoro.
Canale TELEGRAM! > Unitevi per rimanere aggiornati!
Per questo è così diffusa l’usanza di uscire a bere con i colleghi, è uno sfogo. Oltre che utile per conoscersi meglio ed essere meno ingessati rispetto ai rigidi ambienti di lavoro. E ovviamente per fare squadra. In queste occasioni è tollerato anche ubriacarsi molto, fino a stare male vomitando o stramazzando al suolo. Nessuno verrà giudicato male per questo, nemmeno dai superiori. Quello che succede durante una serata alcolica solitamente il giorno dopo viene dimenticato da tutti.
7. Galateo dei soldi
In Giappone solitamente non si mostrano mai apertamente i soldi. Se dobbiamo ridarli a qualcuno ad esempio, perché magari ce li ha prestati, dobbiamo metterli rigorosamente dentro una busta di carta. Se non abbiamo una busta possiamo anche avvolgerli in un pezzo di carta normale, senza toccarli con le dita.
Quando invece dobbiamo pagare qualcosa in un negozio, mai consegnare le banconote o le monete direttamente nelle mani del cassiere o del negoziante. Si devono sempre poggiare in un apposito vassoio che troveremo sempre nella zona cassa.
8. Anche sedersi ha delle regole
I giapponesi hanno un modo molto particolare ed antico di sedersi che si chiama “seiza”. Sicuramente lo avrete già visto in anime e film. E’ una posizione in cui si sta inginocchiati che i giapponesi amano molto ma che è difficile da sostenere per lungo tempo se non si è abituati fin da bambini come loro.

9. Galateo dei regali
I giapponesi adorano fare regali. In moltissime occasioni e ricorrenze li fanno. Ma anche questo gesto così spontaneo in Giappone ha qualche regola. Soprattutto se un occidentale riceve un regalo da un giapponese c’è una differenza sostanziale da come ci comportiamo noi.
10. Galateo degli inchini
In Giappone l’inchino è una vera e propria arte che i bambini imparano fin da piccolissimi. Esistono diversi tipi di inchini in base alle diverse situazioni:
– Inchino di saluto: si chiama eshaku, ha un inclinazione di 15° e si fa tra persone di pari grado professionale e sociale.
– Inchino di rispetto: si chiama keirei, ha un’inclinazione di 30° e si fa agli insegnanti o al proprio capo.
– Inchino profondo e riverente: si chiama saikeirei, ha un’inclinazione di 45° e si fa quando vogliamo chiedere scusa o per riverire una personalità importante.
– Prostrarsi a terra: si chiama dogeza e si fa quando ci si scusa per qualcosa di molto grave o quando si chiede un grosso favore a qualcuno.
Solitamente i turisti stranieri non sono tenuti ad inchinarsi, perché i giapponesi capiscono che non fa parte della nostra cultura. Invece sicuramente durante un viaggio in Giappone ci capiterà più volte di ricevere degli inchini di vario tipo rivolti verso di noi.
Post consigliato > 10 cose del sistema educativo giapponese che fanno invidia al resto del mondo