10 cibi davvero strani che si mangiano in Giappone
La cucina giapponese non è solo sushi e sashimi. Esistono una moltitudine di piatti che in Italia non ci possiamo nemmeno immaginare. Un po’ come la nostra cucina regionale tradizionale che chi pensa all’Italia (da fuori) come patria della pasta e della pizza, ignora completamente.
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Se si ha in programma un viaggio in Giappone sarebbe bene conoscere in anticipo certi tipi di pietanze nelle quali potremmo imbatterci, per non avere brutte sorprese. Infatti non è sempre tutto oro quello che luccica, anche se la curiosità di assaggiare può prendere il sopravvento. Meglio essere preparati perché ci sono cose davvero particolari e alcune indubbiamente per stomaci forti.
1. NATTO
Parto con uno dei cibi più difficili da capire per gli occidentali e anche per i giapponesi stessi, che spesso non lo gradiscono. Il natto è il prodotto dalla fermentazione dei fagioli di soia e contiene quelli che vengono chiamati “batteri natto” ovvero i bacillus subtilis, responsabili del suo poco rassicurante aspetto filamentoso.
Incredibilmente viene di solito consumato a colazione accompagnato da una ciotola di riso bianco giapponese. Lo si può anche trovare come ripieno di un sushi maki al ristorante in Giappone. Mi è capitato!
2. SHIRAKO
Questa cosa bianca abbastanza inquietante si chiama shirako ed è, attenzione, liquido seminale di pesce (detto più volgarmente sperma), all’interno dei suoi stessi testicoli!Si tratta di un piatto speciale, di quelli che in genere vengono riservati alle feste o alle giornate particolari e non c’è amante della cucina giapponese che non lo abbia sperimentato. Principalmente si usa quello di pesce palla o di salmone e si consuma incredibilmente crudo, accompagnato da verdure e riso bianco.
3. UMIBUDO
Anche se sembrano uova di pesce verdi simili all’ikura, gli ovetti rossi trasparenti che spesso troviamo nel sushi, l’umibudo in realtà un’alga commestibile. Tecnicamente chiamata Caulerpa lentillifera.
È prodotta e particolarmente apprezzata nelle paradisiache isole giapponesi di Okinawa. Il nome Umibudo in giapponese significa letteralmente uva di mare ed infatti è un’alga che ha l’aspetto di un piccolo grappolo. Molti sostengono che il suo consumo sia molto salutare e che sia la causa dell’incredibile longevità degli abitanti dell’isola giapponese.
4. INAGO NO TSUKUDANI
E’ un piatto popolare tipico delle città di Nagano, Yamagata e Gunma e in questo caso direi che è difficile che possa trarre in inganno. Si vede benissimo, purtroppo, di cosa si stratta.
L’Inago no tsukudani è un tipo di cavalletta che viene servita bollita in salsa di soia zuccherata che praticamente la glassa. Di solito si mangia come snack dolce o assieme al solito riso bianco.
5. TAMAGOGANI
Anche questo è difficile che tragga in inganno, dato che il suo aspetto è palese. I tamagogani sono semplicemente piccoli granchietti essiccati e croccanti che si mangiano come snack.
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Si trovano nel reparto patatine fritte e sono imbustati come se lo fossero… occhio perchè potrebbero trarre in inganno se non guardate bene la busta o la foto che li ritrae!